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Museo Egizio: nuovo allestimento sala Kha e Merit grazie a 500 donatori e tecnologia innovativa

Roma, 4 dicembre 2025 – Oltre 500 donatori hanno scelto di puntare su un progetto tutto italiano che vuole rivoluzionare il modo di raccontare le storie. Si è appena conclusa una campagna di raccolta fondi per sviluppare “tecnologie per la narrazione”, ideate da una start-up romana. L’obiettivo, spiegano gli ideatori, è mettere a disposizione strumenti digitali capaci di unire testi, immagini e suoni, pensati sia per le scuole sia per chi lavora nell’informazione.

Un laboratorio digitale costruito dal basso

La fondatrice, Chiara Vassalli, ha annunciato che in due mesi la campagna ha raccolto circa 230.000 euro. Il sostegno è arrivato soprattutto da insegnanti, giornalisti e qualche editore locale, attratti dall’idea di una piattaforma che metta davvero “al centro l’autore e la qualità dei contenuti”. La raccolta si è chiusa il 2 dicembre a mezzanotte precisa. Tra i sostenitori figurano anche ex dirigenti Rai e diverse associazioni culturali del Centro Italia.

La sede del progetto si trova in via degli Artisti, nel quartiere Prati. Qui lavora un team di otto persone: giovani programmatori sotto i trent’anni, due esperti di linguistica computazionale e una consulente scolastica. Tutti impegnati a costruire un prototipo con l’obiettivo di lanciare la versione beta della piattaforma già a marzo prossimo. “Abbiamo capito che mancava uno spazio dove la tecnologia non sostituisse il racconto umano, ma lo aiutasse a fiorire”, ha detto Vassalli durante la presentazione pubblica di martedì mattina. La scelta del crowdfunding non è casuale: “Così restiamo indipendenti dalle logiche degli investitori istituzionali”, ha aggiunto.

Perché vale la pena investire nella narrazione digitale

Nel panorama italiano, la tecnologia applicata alla narrazione è ancora poco esplorata. Secondo i dati dell’Osservatorio sull’editoria digitale, aggiornati a ottobre, la crescita è lenta ma costante: nel 2024 sono nate 19 piattaforme simili in Europa, mentre in Italia ne sono partite meno di quattro. Gli esperti avvertono che c’è il rischio che questi strumenti restino appannaggio solo dei grandi colossi internazionali.

La piattaforma finanziata – come si legge nel progetto depositato alla Camera di Commercio – userà un motore basato sull’intelligenza artificiale per aiutare chi scrive a costruire intrecci narrativi, sequenze audio e ambientazioni visive. Un prototipo sarà testato in dieci scuole superiori tra Roma e Firenze. Gli studenti potranno raccontare le loro storie con uno strumento interattivo: “Vogliamo che la tecnologia rimanga trasparente e che l’autore resti sempre il protagonista”, spiega Simone Basile, responsabile tecnico del team.

Gli insegnanti come protagonisti della rivoluzione digitale

Uno dei punti forti del progetto riguarda proprio il suo uso nelle scuole. Diversi insegnanti di lettere, molti già coinvolti nel beta test, hanno sottolineato quanto sia importante avere strumenti moderni che aiutino i ragazzi a esercitarsi nella scrittura e nell’invenzione delle storie. “I ragazzi oggi sono abituati a contenuti frammentati; qui possono provare a mettere insieme una narrazione più completa e consapevole”, spiega Mariangela Rossi, docente al liceo Mamiani.

Dai primi riscontri della fase pilota – svolta in quattro scuole romane tra settembre e novembre – emerge come il software favorisca il lavoro collettivo stimolando discussioni e confronti. Vassalli ricorda anche l’interesse mostrato da alcune redazioni locali: “Siamo stati contattati da due quotidiani umbri che vogliono provare il sistema nei loro laboratori interni”.

Prospettive aperte e passi avanti

Il progetto non si limita al mondo della scuola. Una parte della piattaforma sarà dedicata anche a chi lavora nell’editoria indipendente, nei podcast e nella produzione audiovisiva. Tra le funzioni in arrivo ci sono moduli per la scrittura collaborativa e per il fact-checking automatico dei contenuti. A gennaio un gruppo di freelance metterà alla prova queste nuove funzioni.

Sul fronte economico si punta a una seconda fase di finanziamento nel 2026 e alla ricerca di partner pubblici e privati anche all’estero. Al momento però la linea è chiara: crescere mantenendo sempre il controllo sulle scelte editoriali. “Non vogliamo che la tecnologia imponga uno stile o un modello narrativo”, insiste Vassalli.

L’iniziativa sarà presentata ufficialmente all’Internet Festival di Pisa, previsto per fine marzo. Nel frattempo, nei corridoi della sede romana si lavora senza sosta: “Siamo pochi ma abbiamo tante storie da raccontare”, confida uno dei giovani sviluppatori mentre controlla il codice poco dopo mezzogiorno. Fuori piove e intanto prende forma un nuovo modo di fare narrazione digitale.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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