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Musei Comunali Siciliani Inclusivi: Protocollo Aias e Anci Coinvolge 200 Strutture e 100 Comuni

Roma, 25 novembre 2025 – **Aias e Anci** hanno firmato oggi a Palazzo Senatorio un **protocollo d’intesa** che coinvolgerà ben **200 strutture sanitarie** e oltre **100 comuni italiani**. L’intesa, annunciata poco dopo le 11 durante una conferenza stampa molto partecipata, punta a rafforzare la rete dei servizi sociosanitari sul territorio. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: creare percorsi di inclusione e autonomia per le persone con disabilità. Una collaborazione nata da bisogni concreti – hanno sottolineato i firmatari – che vuole mettere in dialogo territorio, istituzioni e terzo settore.

## Obiettivi chiari, territori pronti

Nel dettaglio, il **protocollo** prevede che le strutture dell’**Aias** – l’Associazione Italiana Assistenza Spastici – presenti in regioni dal Piemonte alla Sicilia lavorino a stretto contatto con le amministrazioni locali rappresentate dall’**Anci**, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Gli enti coinvolti – si legge nell’accordo – dovranno promuovere progetti concreti, che partano dall’accesso ai servizi sanitari e arrivino fino all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. “È il momento di mettere insieme risorse e competenze per rispondere davvero ai bisogni delle famiglie”, ha spiegato il presidente Aias Giuseppe Bellia. “Gli interventi spot non bastano più: serve una rete stabile”.

Tra gli strumenti previsti ci sono la **mappatura dei bisogni**, la formazione del personale e l’apertura di sportelli informativi. Ogni realtà locale potrà adattare gli interventi alle proprie necessità. “Solo ascoltando il territorio si costruisce qualcosa che dura nel tempo”, ha sottolineato Mario Brambilla, sindaco di Cremona e delegato Anci al welfare. I 100 comuni coinvolti sono stati scelti perché già ospitano strutture Aias attive o in via di apertura, ma non si esclude di allargare la rete in futuro.

## Autonomia e inclusione al centro

Il fulcro dell’iniziativa sono le persone che ogni giorno si devono destreggiare tra pratiche, visite mediche e richieste di assistenza. **L’obiettivo**, hanno ribadito i promotori, è “rendere davvero accessibili i servizi”, superando non solo gli ostacoli burocratici ma anche quelli culturali. Nei prossimi mesi in alcune città – Milano, Napoli, Catania tra le altre – nasceranno i primi sportelli integrati dove operatori delle due associazioni lavoreranno fianco a fianco per accogliere e accompagnare gli utenti.

Non è solo un tema tecnico ma anche sociale. “Non basta fornire cure”, ha precisato Silvia Tersigni, direttrice di Aias Milano. “Vogliamo sostenere la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita della comunità”. In pratica significa orientamento al lavoro, supporto alle famiglie e percorsi educativi su misura. Per gli amministratori locali l’accordo è un’opportunità per “migliorare davvero la qualità della presa in carico”, come ha detto il vicesindaco di Catania Francesco Licata.

## Controllo costante e passi avanti

Il **protocollo** avrà una durata biennale con possibilità di rinnovo automatico se non arriverà disdetta. Verrà istituita una cabina di regia con rappresentanti di Aias e Anci che seguirà l’andamento dei progetti, raccoglierà dati sull’impatto delle misure e segnalerà eventuali problemi. I primi report pubblici sono attesi entro giugno 2026. Tra gli indicatori principali ci saranno il numero di utenti coinvolti, i nuovi servizi attivati sul territorio e la soddisfazione delle famiglie.

Per ora i fondi arrivano dai bilanci delle associazioni firmatarie e da alcune fondazioni private, ma i promotori sperano presto di accedere a risorse nazionali o europee. “Investire sull’inclusione non è solo un dovere morale: conviene a tutta la società”, ha ricordato Brambilla.

## Una sfida che parte dal territorio

La firma arriva in un momento delicato: la domanda di servizi per le persone con disabilità è cresciuta molto, soprattutto nei piccoli comuni dove la rete è più fragile. Secondo l’**Istat**, sono oltre 3 milioni gli italiani con forme diverse di disabilità; quasi un terzo vive in zone rurali o periferiche dove distanze e mancanza di centri specializzati rendono tutto più complicato.

Per questo l’accordo tra **Aias e Anci** viene visto come “un primo passo”. Molto dipenderà dalla capacità degli enti locali e del terzo settore di lavorare insieme: “Non esistono soluzioni facili”, ha ammesso Bellia a margine della conferenza. Ma oggi – almeno secondo chi c’era stamattina a Palazzo Senatorio – il segnale è chiaro. Ora resta da vedere se questa intesa saprà davvero cambiare la vita di chi ogni giorno affronta ostacoli spesso invisibili.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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