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MoMa omaggia Carlo Rambaldi: retrospettiva con 15 film iconici da E.T. a Alien

New York, 27 novembre 2025 – **Quindici film, un’unica grande passione.** Da ieri, il **Museum of Modern Art** (MoMA) di **New York** ospita una rassegna che celebra il cinema e gli **effetti speciali**, un viaggio affascinante tra arte e tecnologia. La mostra, intitolata “Re Special Effects”, mette in fila fino al 15 dicembre quindici pellicole che hanno segnato un’epoca e continuano a ispirare registi e appassionati. Un percorso nel tempo e nello spazio, che – come ha detto ieri sera la curatrice Judith Greer prima della proiezione inaugurale – ci porta “dentro l’officina della meraviglia”.

## Il cinema, laboratorio senza confini

Il programma è fitto e variegato. Dal leggendario **“2001: Odissea nello spazio”** di Stanley Kubrick alle immagini digitali di **“Jurassic Park”** firmato Spielberg. Dai mostri in stop-motion di Ray Harryhausen alle ultime sfide visive di **Denis Villeneuve** con “Dune”. Ogni titolo racconta un pezzo dell’evoluzione degli **effetti visivi**, spiega la direzione del MoMA, che ha dedicato due anni alla preparazione della rassegna. “I visitatori potranno ammirare materiali originali, storyboard, modellini e persino una parte della tuta usata in ‘Alien’”, racconta Greer, mostrando alcune teche esposte al piano terra. L’intento è chiaro: far vedere come i trucchi del mestiere siano cambiati – passando dalle soluzioni artigianali alle tecniche digitali – senza mai perdere quella magia capace di stupire.

## Da Méliès a Cameron: la storia degli effetti speciali

Chi conosce il MoMA sa che qui le retrospettive sono sempre qualcosa in più di semplici raccolte. Questa volta si parte dal classico intramontabile: il **“Viaggio nella Luna”** di **Georges Méliès** (1902), uno dei primi film a spingersi oltre i limiti del possibile con la cinepresa. Da lì si salta alla fantascienza visionaria di “Metropolis”, ai disastri grandiosi diretti da **Irwin Allen**, fino alla svolta tecnologica degli anni ’90 con James Cameron e i suoi capolavori “Terminator 2” e “Titanic”. Le proiezioni si tengono ogni giorno alle 15.00, 18.30 e con qualche replica notturna; orari e mappa degli oggetti esposti sono disponibili sul sito del museo.

Ieri sera in sala c’era una folla eterogenea: tanti studenti della New York Film Academy, qualche professionista arrivato da Los Angeles e gruppetti di fan con gadget di “Star Wars” e “Matrix”. Tra loro anche Roger Yuen, supervisore agli effetti speciali per una casa di produzione a Brooklyn. “Guardare questi film restaurati, con gli inserti dietro le quinte – racconta – è come tornare alle radici di quello che facciamo oggi”.

## Guardando avanti: workshop e incontri per tutti

Il MoMA non si limita alle proiezioni. In calendario ci sono anche workshop per studenti e conferenze con ospiti prestigiosi. Sabato prossimo alle 11.30 la sala media ospiterà una tavola rotonda su “Effetti speciali e narrazione”, con il regista **Doug Trumbull** e la designer Lisa Park tra i partecipanti. Il museo ha organizzato anche laboratori per le scuole newyorchesi: i più piccoli potranno provare a ricostruire la celebre scena della tempesta di “Ritorno al futuro” usando solo materiali riciclati e torce tascabili.

Secondo i dati raccolti dal MoMA nelle passate edizioni dedicate al cinema, il pubblico delle proiezioni speciali negli ultimi cinque anni è cresciuto del 28%. Segno che l’interesse per i segreti degli effetti speciali non riguarda solo esperti o cinefili incalliti. “Oggi più che mai – sottolinea Greer – capire come si costruisce un’immagine ci aiuta anche a interpretare il mondo digitale che ci circonda”.

## L’impronta indelebile degli effetti speciali nell’immaginario collettivo

Tra i corridoi del museo si vedono giovani armati di taccuino e smartphone: segnano nomi, confrontano le sequenze viste con gli schizzi nelle teche. Ma ciò che colpisce davvero è lo sguardo del pubblico più adulto: molti ricordano quando videro per la prima volta mostri in stop-motion o dinosauri creati al computer su uno schermo gigante. “È un salto nel passato ma anche un modo per capire quanto sia cambiato il nostro modo di sognare”, osserva Marjorie Kleinman, pensionata italo-americana del Queens.

Nei prossimi giorni sono attesi diversi ospiti internazionali – tra cui, dicono voci non confermate, uno degli effetti supervisor dell’ultimo “Blade Runner”. Il MoMA invita chiunque voglia scoprire i segreti dietro la magia del cinema a prenotare i biglietti online: la mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20; ingresso 25 dollari (gratis per gli under 16).

Un percorso pensato non solo per celebrare l’evoluzione tecnica degli **effetti speciali**, ma anche per riflettere sul loro ruolo nelle storie che raccontiamo oggi. Perché dietro ogni trucco c’è sempre una storia da scoprire — spesso diversa da quella mostrata sullo schermo.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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