Michael Douglas in visita a Taormina: le scuse di un attore per il suo Paese - ©ANSA Photo
Michael Douglas, icona del cinema americano e vincitore di due premi Oscar, ha recentemente fatto tappa a Taormina, un affascinante comune siciliano noto per il suo antico teatro e la sua bellezza mozzafiato. A ottant’anni, l’attore continua a dimostrare un carisma e una vitalità che sfidano il tempo, un fatto che non sorprende considerando la longevità della sua famiglia: suo padre, Kirk Douglas, è morto all’età di 104 anni. Durante la sua visita, Douglas ha ricevuto il prestigioso Taormina Excellence Achievement Award, un riconoscimento che celebra i contributi di artisti di spicco nel mondo del cinema.
La sua presenza al Teatro Antico ha attratto fan e media, e nel corso di una masterclass con studenti di cinema e comunicazione, Douglas ha condiviso aneddoti e riflessioni personali sulla sua carriera e sulla situazione attuale del suo Paese. La sua apparente rilassatezza è stata contrapposta da momenti di sincera introspezione, in cui ha affrontato temi delicati come la responsabilità sociale e le difficoltà politiche degli Stati Uniti.
“Nasci in un periodo difficile, come il 1944, e ti rendi conto che le cose sono peggiorate”, ha dichiarato Douglas agli studenti. Ha evidenziato come:
Douglas ha aggiunto: “Quando incontro persone di altre nazioni, mi scuso sempre per la situazione in cui ci troviamo”. Queste parole non solo riflettono il suo senso di responsabilità, ma anche una profonda comprensione delle dinamiche internazionali e delle sfide contemporanee.
Michael Douglas ha parlato anche della sua carriera, rivelando che il suo desiderio di affermarsi nel mondo del cinema è stato alimentato da un bisogno di rivalsa nei confronti dei suoi genitori, entrambi attori. “Essere un attore di seconda generazione comporta delle sfide. Devi dimostrare di avere talento e trovare la tua identità”, ha spiegato. È stata la vittoria del suo primo Oscar per “Qualcuno volò sul nido del cuculo” a segnare una svolta nella sua vita professionale, liberandolo dall’ombra del padre, Kirk Douglas, che, pur avendo ricevuto tre nomination agli Oscar, non era riuscito a vincere.
Uno dei momenti più memorabili della sua vita personale è stato senza dubbio il matrimonio con l’attrice Catherine Zeta-Jones. “Sposarla è stato il più grande colpo di fortuna della mia vita”, ha dichiarato Douglas. La loro relazione, che ha attirato l’attenzione dei media fin dai suoi inizi, è spesso vista come un esempio di amore e complicità nel mondo dello spettacolo.
Parlando di politica, Douglas non ha risparmiato critiche all’ex presidente Donald Trump, in particolare per il suo approccio all’immigrazione. “Trump ha creato un dramma attorno a questo tema, dipingendo gli immigrati come assassini e stupratori”, ha affermato. “L’immigrazione è un problema serio, ma è stata utilizzata come carburante per il suo potere politico”. Le sue osservazioni mettono in evidenza come la retorica politica possa influenzare l’opinione pubblica e la percezione della realtà.
Douglas ha anche condiviso ricordi legati a uno dei suoi film più iconici, “Basic Instinct”. Riferendosi alla famosa scena in cui Sharon Stone accavalla le gambe, l’attore ha raccontato che il regista Paul Verhoeven ha faticato a trovare un’attrice disposta a mostrare le proprie nudità. “Poi è arrivata Sharon, che è stata fantastica. Abbiamo provato per una settimana e tutto è andato alla grande, senza la presenza di un intimacy coordinator”, ha detto, sottolineando l’importanza della professionalità e della fiducia reciproca sul set.
Douglas ha anche espresso speranza per il futuro, in particolare riguardo alla Generazione Z. “Mio figlio minore fa parte di questa generazione, e nutro grandi speranze per loro. Spero che possano migliorare politicamente e ripulire il disastro che abbiamo creato”, ha dichiarato, evidenziando come le nuove generazioni possano portare avanti un cambiamento positivo.
Durante un’intervista, un giornalista ha chiesto a Douglas cosa gli avesse detto suo padre quando ha vinto il suo primo Oscar. La risposta è stata toccante: “Mi ha detto solo: ‘Se avessi saputo che avresti avuto così tanto successo, sarei stato più gentile con te'”. Questa frase riassume perfettamente il complicato rapporto padre-figlio, ma anche l’affetto e il supporto che, nonostante tutto, legano i due attori.
La visita di Michael Douglas a Taormina non è stata solo un momento di celebrazione della sua carriera, ma anche un’opportunità per riflettere su temi di rilevanza globale e sulle responsabilità che ogni individuo ha nei confronti della società. Con il suo carisma e la sua autenticità, Douglas continua a ispirare le nuove generazioni, dimostrando che il cinema può essere non solo intrattenimento, ma anche un mezzo per affrontare questioni importanti e stimolare il dibattito.
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