Manovre pericolose in moto: video virali rimossi dai social media - ©ANSA Photo
Catania, 3 novembre 2025 – Acrobazie in moto, manovre pericolose e video condivisi sui social: è questo il quadro emerso nelle ultime settimane a Catania, dove un gruppo di giovani, molti dei quali minorenni, si è reso protagonista di una serie di azioni rischiose sulle strade della città. L’indagine, partita dal Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia Postale, ha preso il via dopo la segnalazione di una pagina social molto seguita soprattutto dagli adolescenti.
Gli investigatori hanno ricostruito come i ragazzi si filmassero mentre facevano acrobazie con le moto, spesso senza targa e senza le dovute precauzioni. I video, girati con i cellulari e poi messi online, mostrano impennate, guida su una ruota sola e addirittura giovani in piedi sulla sella. Tutto questo avveniva su strade molto trafficate come viale Mario Rapisardi e via Etnea. “Negli ultimi mesi abbiamo visto un aumento di questi video”, ha spiegato un funzionario della Polizia Postale, “e il fatto che a guardare fossero soprattutto minorenni ci ha fatto intervenire subito”.
Gli agenti hanno concentrato le indagini sulla pagina social che raccoglieva i filmati. Dopo un lavoro di controllo digitale, sono risaliti all’identità dell’amministratore: un giovane catanese che, messo davanti alle proprie responsabilità, ha tolto dal web i video più pericolosi. “Non pensavo potesse succedere qualcosa di grave”, avrebbe detto agli agenti durante il colloquio in questura. La pagina, secondo la polizia, contava migliaia di follower, molti studenti delle scuole superiori della zona.
Parallelamente all’attività online, la Polizia Stradale ha fatto diversi controlli in città per individuare i ragazzi ripresi nei video. Tra il 20 ottobre e il 1 novembre sono stati identificati vari giovani, tutti di Catania e tra i 16 e i 22 anni, che sono stati multati per violazioni al Codice della strada. In un caso è stato sequestrato un motorino senza assicurazione e targa; per altri veicoli sono scattati fermi amministrativi. “Non vogliamo solo punire”, ha spiegato un agente della Stradale, “ma soprattutto evitare incidenti che potrebbero avere conseguenze molto serie”.
La vicenda ha acceso i riflettori sul fenomeno dell’emulazione tra adolescenti, spinto dalla visibilità sui social. Gli operatori della Polizia Postale avvertono che la facilità con cui questi video circolano può spingere altri giovani a imitare gesti pericolosi. “Abbiamo letto commenti entusiasti sotto i post”, ha raccontato un investigatore, “con richieste di nuovi video e sfide sempre più rischiose”. Una situazione che preoccupa anche famiglie e scuole, già impegnate in campagne per la sicurezza stradale.
A Catania la notizia ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi chiede controlli più duri e chi invece punta sull’educazione. “Serve più dialogo con i ragazzi”, ha detto il preside di un liceo del centro, “la repressione da sola non basta”. Le autorità locali hanno ribadito l’importanza della prevenzione. “La sicurezza sulle strade riguarda tutti”, ha ricordato il comandante della Polizia Municipale, invitando genitori e insegnanti a tenere d’occhio i comportamenti dei giovani.
Solo così, forse, si potrà evitare che la voglia di visibilità online si trasformi in un pericolo reale per la vita dei ragazzi e di chiunque si trovi sulle strade.
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