Palermo, 28 novembre 2025 – Questa mattina, a Palazzo d’Orléans, il presidente della Regione **Siciliana**, Renato **Schifani**, ha incontrato i principali **rappresentanti sindacali** dell’isola. L’appuntamento, fissato alle 10.30 nel Salone degli Specchi, è arrivato dopo settimane di tensioni sul lavoro pubblico e le pressanti richieste dei sindacati confederali. Il confronto è durato quasi due ore, in un clima definito “franco” dalle stesse sigle. Sul tavolo c’erano temi caldi: rinnovo dei contratti regionali, sicurezza nei luoghi di lavoro e il futuro dei precari.
## **Sindacati e Regione: un confronto sulle emergenze del lavoro**
La mattinata a Palermo ha visto la presenza dei segretari regionali di **Cgil, Cisl e Uil**. Un incontro molto atteso, soprattutto dopo settimane di mobilitazioni e richieste chiare sulla direzione che la Regione vuole prendere su **occupazione** e servizi pubblici. “Il presidente ha ascoltato con attenzione le nostre richieste”, ha raccontato Ignazio Baudo (Cisl Sicilia) uscendo da Palazzo d’Orléans poco dopo mezzogiorno. Al centro del dibattito – hanno spiegato i sindacati – le condizioni dei lavoratori negli enti locali e il destino di centinaia di precari che rischiano di perdere il contratto a fine anno.
Maurizio Lunetta (Uil) non ha usato mezzi termini: “Serve stabilità per i precari della pubblica amministrazione. Basta promesse: vogliamo fatti concreti”. Un chiaro riferimento alle trattative aperte da mesi con l’assessorato alla Funzione Pubblica e al blocco delle risorse per i rinnovi.
## **Contratti e sicurezza: nodi irrisolti**
Al tavolo con Schifani c’erano anche gli assessori Andrea Messina (**Funzione pubblica**) e Nuccia Albano (**Lavoro**). La loro presenza conferma che la convocazione era “pesante”, come l’hanno definita i sindacati. “Ci aspettavamo impegni chiari su tempi e soldi – ha detto Gaetano Agliozzo (Fp Cgil) – Non si può più rimandare il rinnovo dei contratti”. La Regione ha ribadito che è stato avviato un tavolo tecnico permanente, ma al momento non sono stati messi sul piatto fondi extra.
Caldo anche il tema della **sicurezza sul lavoro**, tornato al centro dell’attenzione dopo gli incidenti nei cantieri del Messinese e del Siracusano nelle ultime settimane. “Non vogliamo più lavoratori esposti al rischio senza tutele”, ha sottolineato Agliozzo. L’assessore Albano ha promesso un vertice entro dicembre per affrontare la prevenzione, coinvolgendo Inail e le aziende partecipate.
## **I precari della Regione: incertezza e attese**
Resta poi aperto il capitolo storico dei circa **7mila precari** della Regione e degli enti collegati. Parliamo di ex Lsu, Asu e lavoratori delle società in house che guardano con ansia al 2026. Secondo fonti dell’assessorato, una soluzione definitiva ancora non c’è. I sindacati chiedono “un percorso chiaro verso la stabilizzazione”, ricordando come già a fine ottobre siano state organizzate manifestazioni in diverse province siciliane.
“Il presidente ci ha chiesto qualche settimana per trovare risposte concrete”, hanno riferito fonti Cgil a margine dell’incontro. Il clima è meno teso ma resta sospeso: “Stavolta vogliamo fatti, non parole”, ha commentato una delegata Uil presente nella sala.
## **Reazioni sul tavolo: prudenza ma mobilitazione viva**
Al termine del faccia a faccia nessuna firma né comunicati congiunti. Solo un breve resoconto davanti ai cronisti e la conferma che il dialogo continuerà nei prossimi giorni. I sindacati si dicono “prudentemente fiduciosi” ma mantengono alta l’attenzione. Schifani ha sottolineato l’importanza di “mantenere un confronto continuo con le parti sociali”, rimandando però i dettagli operativi ai prossimi incontri tecnici.
Fuori dal Palazzo d’Orléans, intorno alle 12.30, un piccolo gruppo di lavoratori si è fermato in piazza Indipendenza per qualche minuto. Qualche cartello fatto a mano, una sigaretta accesa contro il freddo pungente. E la consapevolezza diffusa – come ripetono in molti – che tra promesse e risultati resta ancora molta strada da fare.
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