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Lisistrata: le donne di Siracusa si ribellano alla guerra

La commedia “Lisistrata” di Aristofane ha trovato un nuovo palcoscenico al Teatro Greco di Siracusa, dove ha conquistato il pubblico grazie all’interpretazione di Lella Costa, diretta da Serena Sinigaglia. Questa nuova versione del classico greco, arricchita dalla traduzione di Nicola Cadoni, non solo intrattiene, ma invita anche a profonde riflessioni sul tema della pace e del potere femminile.

la trama e il messaggio di lisistrata

La storia di “Lisistrata” si sviluppa attorno all’idea audace di una donna che, stanca della guerra, decide di mettere in atto un piano radicale: le donne di Atene e Sparta si uniscono per negare i propri corpi ai mariti fino a quando non verrà dichiarata la pace. Questo tema, pur essendo stato scritto nel V secolo a.C., risuona con una straordinaria attualità. Come ha osservato Serena Sinigaglia: “Se le donne di tutti i fronti di guerra si unissero sotto la bandiera della pace, non cesserebbero gli scontri armati e le battaglie?”

la scenografia e la musica

La scenografia, curata da Maria Spazzi, presenta una grande struttura simile a un telaio, da cui si dipanano numerosi fili. Questi elementi non sono solo decorativi, ma rappresentano metafore del dialogo e dell’incontro, essenziali per tessere la pace. In un contesto di conflitto, l’importanza della comunicazione emerge come un messaggio chiave dello spettacolo.

Le musiche composte da Filippo Del Corno arricchiscono ulteriormente l’esperienza, creando un paesaggio sonoro che rappresenta i due universi, femminile e maschile, in conflitto. Queste sonorità diverse simboleggiano le tensioni e le armonie che si possono trovare anche nei momenti di scontro. Del Corno ha saputo catturare l’essenza di una storia intrisa di emozioni contrastanti, oscillando tra gioia e sofferenza, tra il desiderio di libertà e le catene della guerra.

i costumi e le coreografie

I costumi, disegnati da Gianluca Sbicca, offrono un ulteriore strato di significato. Pur richiamando l’immaginario antico, sono stati concepiti per riflettere anche il nostro contemporaneo, rendendo la storia di emancipazione femminile rilevante per il pubblico moderno. Questa fusione di stili aiuta il pubblico a connettersi con le esperienze delle protagoniste, rendendo il messaggio di “Lisistrata” ancora più potente e immediato.

Le coreografie di Alessio Maria Romano sono state pensate non solo per i personaggi principali, ma anche per il coro, che gioca un ruolo cruciale nell’equilibrio dello spettacolo. I movimenti evocano la fragilità dell’esistenza e il desiderio di pace, esprimendo un’intensità che colpisce gli spettatori. La danza diventa così un veicolo di comunicazione, un modo per esprimere sentimenti che a volte le parole non possono trasmettere.

La performance di Lella Costa nel ruolo di Lisistrata combina umorismo e drammaticità, rendendo il personaggio accessibile e profondo. La sua interpretazione invita il pubblico a riflettere sul potere delle donne e sulla loro capacità di influenzare il corso della storia, anche in un contesto di violenza e conflitto. La scelta di una figura femminile forte come protagonista rappresenta un chiaro messaggio di speranza e di lotta per l’emancipazione.

un’opera di grande attualità

In un panorama culturale dove le questioni di genere sono sempre più al centro del dibattito, “Lisistrata” si presenta come un’opera di grande attualità. La commedia di Aristofane affronta non solo la guerra, ma anche l’amore in tutte le sue forme, proponendo una visione laica e gioiosa di questo sentimento. La regista Sinigaglia ha cercato di costruire uno spettacolo senza tempo, mescolando riferimenti all’antico e al contemporaneo in un gioco continuo di citazioni e rimandi.

Lo spettacolo rimarrà in scena fino al 27 giugno, alternandosi con “Edipo a Colono” di Sofocle, per la regia di Robert Carsen. Dopo Siracusa, “Lisistrata” proseguirà la sua tournée al Teatro Grande di Pompei dal 18 al 20 luglio e al Teatro Romano di Verona l’11 e il 12 settembre. Queste rappresentazioni offriranno a un pubblico sempre più vasto la possibilità di confrontarsi con un testo che, pur scritto millenni fa, continua a parlare con forza delle sfide dell’umanità, della pace e dell’amore.

Con la sua capacità di mescolare elementi di comicità e riflessione profonda, “Lisistrata” non è solo un’opera teatrale, ma un vero e proprio manifesto contro la guerra, un invito a costruire un futuro migliore attraverso il dialogo e la solidarietà. Questi messaggi, così presenti nella versione di Sinigaglia, rendono la commedia un’opera imprescindibile per chiunque desideri comprendere le dinamiche di genere e il potere trasformativo dell’amore e della pace.

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