Roma, 29 dicembre 2025 – Un viaggio enogastronomico lungo tutta l’Italia, da nord a sud: questa è la proposta che per tutto il 2025 mette sotto i riflettori eventi, piatti tipici e cantine di qualità. Le tappe principali? Le regioni storiche del vino – Piemonte, Toscana e Sicilia – ma anche i borghi più piccoli che, da gennaio a dicembre, accolgono turisti e appassionati con appuntamenti pensati per scoprire il vero patrimonio dei sapori italiani. Un percorso che vuole mettere in luce le eccellenze locali, tra degustazioni guidate, festival in piazza e incontri con chef e produttori.
Il tour parte dal Piemonte, terra di Barolo e tartufi. Tra febbraio e marzo si tiene la Fiera del Nebbiolo a La Morra. Qui, nei saloni storici delle cantine Gagliardo e Oddero, sommelier e produttori presentano le nuove annate e spiegano come i cambiamenti climatici influenzano raccolta e fermentazione. “Ogni anno è una sfida diversa”, racconta Enrico Rivetto, vignaiolo del posto.
Si prosegue verso la Toscana: ad aprile torna “Vini nel Borgo” a Montepulciano. L’evento attira centinaia di visitatori e addetti ai lavori. Tra le vie acciottolate si alternano degustazioni di Rosso e Nobile di Montepulciano, laboratori sull’olio extravergine locale e showcooking all’aperto. I produttori locali – Avignonesi, Boscarelli, Poliziano – aprono le loro tenute dalle 10 alle 19 per visite su prenotazione. Il biglietto medio si aggira sui 25 euro a persona.
In Sicilia invece si guarda già all’estate: a fine giugno parte “Cantine Aperte sull’Etna”, una manifestazione itinerante tra Milo e Castiglione di Sicilia. Come spiega Giovanna Di Bella, presidente della Strada del Vino Etna Doc, è un’occasione “per incontrare chi lavora in vigna tutto l’anno e capire il lavoro dietro ogni bottiglia”. Dalle 11 alle 20 si possono fare tour tra i vigneti lavici e gustare pranzi rustici con caponata e cous cous di pesce.
Oltre ai vini famosi, questo viaggio punta sulla cucina regionale. A primavera Parma ospita il “Festival del Prosciutto”, con visite ai prosciuttifici di Langhirano (il più antico è Galloni, attivo dal 1960) e assaggi nelle osterie del centro storico. Qui il tagliere tipico – servito tra le 13 e le 15 – include fiocchetto, spalla cotta e Parmigiano Reggiano. Il prezzo fisso è di 18 euro.
A Napoli cresce l’interesse per i giovani chef che rinnovano la tradizione. Da non perdere la rassegna “Pizza e Dintorni” prevista per settembre, con workshop sull’impasto ad alta idratazione – tra i relatori Ciro Oliva e Marzia Buzzanca – oltre a cene degustazione nelle pizzerie. “Sperimentare è parte della nostra storia”, dice Oliva; lo dimostrano le code già dalle 19 davanti alle pizzerie nel centro storico.
Più a sud ancora, tra novembre e dicembre torna l’attenzione sulla dieta mediterranea: a Paestum la rassegna “Sapori d’Autunno” celebra legumi locali e vini fiano. Nelle aziende agrituristiche dell’entroterra (come La Fattoria del Cilento) si trovano menù stagionali sotto i 30 euro, accompagnati da serate con musica popolare.
Al centro di questo viaggio ci sono le cantine, sempre più pronte ad accogliere turisti con esperienze che vanno ben oltre la semplice degustazione. Tante aziende offrono passeggiate nei vigneti al tramonto (molto gettonate quelle della Valpolicella Classica), visite ai vecchi impianti di vinificazione o corsi brevi su abbinamenti cibo-vino. È un trend in crescita: secondo l’Associazione Città del Vino, nel 2025 i visitatori dei wine resort italiani sono aumentati del 12% rispetto all’anno prima.
Non solo grandi nomi: anche i piccoli produttori aprono le loro porte per raccontare storie di famiglia. In Franciacorta la tenuta Monte Rossa organizza ogni sabato (dalle 11 alle 17) incontri con l’enologo per spiegare come nasce una cuvée. A Manduria invece i viticoltori del Primitivo accompagnano in tour tra filari antichi e bottaie sotterranee.
Dalla primavera all’inverno il calendario si riempie di eventi. Secondo gli operatori sentiti a Vinitaly 2025 (VeronaFiere), l’interesse per enogastronomia “continua a crescere anche tra chi arriva dall’estero”. Gli arrivi dagli Stati Uniti sono aumentati del 10%, quelli dalla Germania dell’8%, facendo salire la richiesta di visite guidate con interpreti.
Insomma, che si scelga una fiera del vino in Toscana o una domenica tra le colline umbre, il viaggio enogastronomico italiano resta uno degli appuntamenti più gettonati oggi. E forse – come raccontano molti visitatori – un modo diverso per conoscere davvero luoghi, sapori e persone di questo Paese.
Napoli, 29 dicembre 2025 – Nel cuore di Scampia, quartiere simbolo della periferia nord di…
Roma, 29 dicembre 2025 – Domenica 1° gennaio, alle 12:20, Michele Mariotti salirà sul podio…
Palermo, 29 dicembre 2025 – L’azzeramento del disavanzo della Regione Siciliana non è arrivato per…
Catania, 29 dicembre 2025 – Il cratere di Nord-Est dell’Etna, finito sotto i riflettori nelle…
Roma, 29 dicembre 2025 – L’associazione animalista Leal ha annunciato oggi che presenterà tre esposti…
Budrio, 29 dicembre 2025 – Lunedì sera, al teatro Consorziale di Budrio, è andato in…