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La Scarabattola dei fratelli Scuotto: da Napoli al Palazzo Reale di Madrid con la Regina e i pastori

Napoli, 8 dicembre 2025 – I fratelli Scuotto tornano a lavorare per il Comune di Napoli. La bottega d’arte La Scarabattola ha appena ricevuto un nuovo incarico pubblico, annunciato ieri pomeriggio in via San Gregorio Armeno, poco prima che le botteghe chiudessero. Il progetto prevede una grande scultura urbana che sarà collocata in Piazza del Mercato entro la prossima primavera. L’assessore alla Cultura, Lucia Del Vecchio, ha spiegato che l’obiettivo è “restituire ai cittadini una parte della città storica, unendo arte popolare e memoria collettiva”.

Il ritorno di una storica bottega artistica

La notizia ha subito acceso la curiosità nel quartiere e tra gli appassionati del presepe napoletano. Non capita spesso che una bottega come quella dei fratelli Emanuele, Raffaele e Salvatore Scuotto, fondata nel 1996, riceva incarichi pubblici per opere da mettere negli spazi urbani anziché nei presepi o nelle collezioni private. Davanti alla vetrina colorata della Scarabattola si sono fermati turisti francesi, residenti e qualche studente di Belle Arti. Qualcuno ha chiesto dettagli sul soggetto della scultura; gli Scuotto, sorridendo tra statue e oggetti d’arte sparsi, hanno spiegato che il bozzetto resterà “top secret” fino a gennaio. “Non vogliamo rovinare la sorpresa”, ha detto Emanuele, mentre un gruppo di bambini guardava incuriosito una figura in terracotta a metà strada tra Pulcinella e un vecchio san Gennaro.

Tradizione e innovazione

L’assessore Del Vecchio ha voluto sottolineare il valore simbolico dell’operazione: “Abbiamo scelto la Scarabattola perché rappresenta la continuità della tradizione ma anche il coraggio di mescolare linguaggi e materiali diversi”, ha detto ieri sera in Consiglio comunale. I fratelli Scuotto sono noti per aver inserito nel presepe napoletano riferimenti attuali: personaggi della cronaca locale, simboli del calcio, santi accostati a icone pop. Negli ultimi anni avevano limitato le commissioni per dedicarsi a un lavoro più personale, esponendo in spazi come il Madre e collaborando con realtà internazionali. Questo nuovo incarico segna il loro ritorno alla dimensione cittadina. La scultura sarà alta circa due metri e realizzata con materiali misti (legno, resina, terracotta). L’installazione è prevista tra fine aprile e inizio maggio.

Un segnale per il centro storico

A Piazza del Mercato, la notizia ha creato qualche aspettativa. Le associazioni locali chiedono da tempo iniziative culturali capaci di ridare vita a uno spazio spesso dimenticato dai flussi turistici che animano altre zone del centro. Anna Marano, presidente del comitato civico “ViviMercato”, si è detta fiduciosa: “Serve attenzione vera, non solo eventi spot. Se questa opera ci aiuterà anche solo un po’ a farci guardare con occhi nuovi il nostro quartiere, sarà già un bel segnale”. Intorno alle 19 di ieri un gruppo di commercianti discuteva sotto i portici sulla possibile collocazione della scultura: “Speriamo non finisca coperta dalle bancarelle”, ha commentato uno scuotendo la testa.

Il percorso fino alla scelta

Tutto è partito a settembre con una consultazione tra artisti e botteghe artigiane del centro storico. Il Comune – secondo fonti interne – aveva selezionato pochi candidati, valutando soprattutto chi riuscisse a parlare alla città senza perdere il legame con il territorio. Gli Scuotto hanno presentato un’idea che intreccia la figura del mercato con le storie popolari raccontate tra i banchi, senza però anticipare altri dettagli. L’annuncio ufficiale è arrivato dopo l’ok al finanziamento – circa 18mila euro, coperti da fondi regionali.

I prossimi passi

Nei prossimi giorni inizieranno i lavori nel laboratorio della Scarabattola in via dei Tribunali; alcune fasi saranno aperte alle scuole primarie e medie della zona. “Coinvolgere i bambini significa costruire memoria condivisa”, ha detto ieri Salvatore Scuotto ai giornalisti locali. L’inaugurazione sarà accompagnata da una piccola cerimonia pubblica con performance musicali ispirate ai suoni tipici del mercato napoletano.

Mentre le luci delle botteghe si spengono su San Gregorio Armeno – che proprio in questi giorni è presa d’assalto per le festività – resta viva la curiosità attorno a questo nuovo progetto d’arte urbana firmato dai fratelli Scuotto: un ponte tra la storia viva dei vicoli e il futuro incerto delle piazze cittadine.

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