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La riapertura della sezione distaccata di Panarea: un tesoro da scoprire nel museo di Lipari

Dopo la recente riapertura del sito archeologico di Filicudi, un’altra importante sezione del museo archeologico “Luigi Bernabò Brea” riapre al pubblico: quella di Panarea. Situata in un luogo suggestivo, sotto la piazza antistante la chiesa di San Pietro, questa sezione è stata allestita in due sale che in passato fungevano da cisterne o depositi. La sua inaugurazione risale all’estate del 2006, quando il direttore del museo era Riccardo Gullo, attuale sindaco di Lipari. Questo museo, di grande rilevanza per la storia e la cultura delle isole Eolie, si propone di preservare e valorizzare il patrimonio archeologico locale.

La prima sala: un viaggio geologico e storico

La prima sala della sezione distaccata di Panarea ha un carattere introduttivo e offre ai visitatori un affascinante viaggio attraverso l’aspetto geologico, vulcanologico e naturalistico dell’isola. Qui, un apparato didattico-illustrativo ben curato guida il pubblico nella comprensione della cronologia storica dell’isola, che ha visto una continua evoluzione nel corso dei millenni. I reperti esposti in questa sala risalgono a periodi storici cruciali, tra cui:

  1. Neolitico Superiore: seconda metà del IV millennio a.C.
  2. Media Età del Bronzo: dalla fine del XV secolo all’inizio del XIII secolo a.C.

Questi reperti non solo raccontano la storia di Panarea, ma offrono anche spunti di riflessione sulle pratiche culturali e quotidiane delle popolazioni che hanno abitato l’isola.

La seconda sala: l’eredità greca e romana

La seconda sala è dedicata ai materiali di età greca e romana, epoche che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla storia delle Eolie. Tra i pezzi più significativi ci sono le testimonianze dei rinvenimenti subacquei, un aspetto particolarmente affascinante per la storia marittima dell’arcipelago. Tra i reperti si trovano:

  • Anfore di tipo greco-italico risalenti alla seconda metà del IV secolo e all’inizio del III secolo a.C.

Questi oggetti provengono da un sequestro effettuato a danno di tombaroli e da recuperi effettuati su navi affondate nei pressi degli isolotti. Questo evidenzia non solo la ricchezza culturale e storica di Panarea, ma anche l’importanza della tutela del patrimonio archeologico.

Un’opportunità per il turismo sostenibile

La riapertura della sezione distaccata di Panarea si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e storico delle isole Eolie. Negli ultimi anni, le autorità locali hanno lavorato per migliorare l’accessibilità e l’attrattiva dei musei e dei siti archeologici. Questo sforzo è fondamentale non solo per preservare la storia locale, ma anche per attrarre turisti che desiderano scoprire l’autenticità e la bellezza delle isole.

L’arcipelago delle Eolie, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è caratterizzato da una straordinaria varietà di paesaggi naturali e culturali. Ogni isola ha la propria storia, le proprie tradizioni e peculiarità, e il museo archeologico “Luigi Bernabò Brea” gioca un ruolo fondamentale nel raccontare queste storie. La riapertura della sezione di Panarea rappresenta quindi un’opportunità per approfondire la conoscenza delle civiltà che hanno abitato queste terre, stimolando l’interesse di studiosi, appassionati di storia e turisti.

In un momento in cui la valorizzazione del patrimonio culturale è diventata prioritaria, la riapertura di spazi come quello di Panarea offre una significativa opportunità di riflessione sul valore della storia e della cultura. Questi luoghi non sono solo custodi di reperti, ma anche spazi di confronto e dialogo tra passato e presente. La sezione distaccata di Panarea, con i suoi reperti e le sue storie, invita tutti a esplorare le radici culturali di un territorio che ha molto da raccontare.

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