La magica dinastia degli Strauss: una saga in tempo di valzer - ©ANSA Photo
La musica del XIX secolo è indissolubilmente legata al nome Strauss, una dinastia che ha trasformato il panorama musicale europeo grazie al potere del valzer e delle mazurke. Il libro di Roberto Iovino, “Strauss. Una dinastia a tempo di valzer”, edito dalla Libreria Musicale Italiana, approfondisce questa affascinante storia di una famiglia che ha dominato la musica popolare per ben settantasei anni, dal 1825 al 1901, creando un impero artistico ed economico che ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale di Vienna e oltre.
La figura centrale della saga è Johann Strauss padre, un compositore che, con il suo spirito sanguigno ed esuberante, ha saputo elevare i balli tradizionali a un livello artistico mai raggiunto prima. Attivo fin dal 1825, Johann senior ha fondato diverse orchestre e ha iniziato a esibirsi nelle più prestigiose sale viennesi. La sua musica non solo ha incantato il pubblico, ma ha anche posto le basi per una nuova forma di intrattenimento che si sarebbe diffusa in tutta Europa e America.
Johann Strauss padre ha creato un repertorio che fondeva diverse influenze musicali, riuscendo a catturare l’essenza della vita viennese dell’epoca. I suoi valzer, come il famoso “Annen Polka”, non erano semplici brani da ballo, ma opere che riflettevano la gioia e la spensieratezza della società del tempo. La sua abilità di compositore e direttore d’orchestra gli ha permesso di ottenere un enorme successo commerciale, rendendolo un personaggio di spicco nel panorama musicale europeo.
Il testimone del successo musicale è passato poi ai figli di Johann, che hanno continuato a portare avanti l’eredità familiare. Johann Strauss junior, il primogenito, è stato il più grande esponente della dinastia, autore di capolavori come “Il Bel Danubio Blu”. A differenza del padre, Johann junior si contraddistingueva per una personalità più timida e riservata, ma la sua musica ha conquistato il mondo intero. La sua evoluzione artistica lo ha portato a emanciparsi dalla figura paterna, diventando il suo principale rivale nelle sale da concerto di Vienna.
Josef Strauss, il secondo figlio, inizialmente aspirava a diventare ingegnere, ma l’amore per la musica lo ha portato a comporre opere di grande valore. Purtroppo, la sua carriera è stata tragicamente interrotta dalla morte prematura, che ha lasciato un vuoto incolmabile nella dinastia. Eduard Strauss, il terzo figlio, pur essendo meno dotato artisticamente, ha dimostrato un grande talento nell’amministrazione e nella gestione delle orchestre. Sarà lui a prendere la decisione di sciogliere le orchestre Strauss nel 1901, segnando la fine di un’era che aveva portato gioia e festa a milioni di persone.
Il libro di Iovino non si limita a narrare la storia musicale degli Strauss, ma si addentra anche nelle loro vite personali, svelando amori, rivalità e le dinamiche familiari che hanno caratterizzato la loro esistenza. Questi aspetti umani rendono la saga degli Strauss così affascinante e degna di essere raccontata, come se fosse una serie TV che esplora le complessità delle relazioni umane sullo sfondo di una delle epoche più brillanti della musica classica.
In un’appendice particolarmente interessante, Iovino si sofferma sul Concerto di Capodanno, un evento che dal 1939 celebra la musica degli Strauss e che è diventato un simbolo della cultura austriaca nel mondo. Questo concerto, nato come una forma di rivalsa sull’occupazione nazista dell’Austria, ha visto alternarsi alla direzione grandi nomi della musica, come Klemens Krauss, Willi Boskovsky, Lorin Maazel e tanti altri. Sotto la direzione di Boskovsky, il concerto è diventato un evento di fama mondiale, trasmesso in mondovisione e capace di raggiungere milioni di spettatori.
Il Concerto di Capodanno ha mantenuto viva la tradizione musicale degli Strauss, portando la loro musica nelle case di persone di ogni parte del globo. Ogni anno, il Musikverein di Vienna si trasforma in un palcoscenico straordinario, dove i valzer e le polke degli Strauss incantano il pubblico, trasportandolo in un’atmosfera di festa e gioia.
Il libro di Roberto Iovino è un omaggio a questa straordinaria famiglia, che ha saputo conquistare il cuore di generazioni attraverso la sua musica. La dinastia degli Strauss non è solo una storia di successo commerciale, ma anche una testimonianza dell’importanza della musica come forma d’arte in grado di unire le persone, di evocare emozioni e di celebrare la vita. Con il suo approccio dettagliato e ricco di aneddoti, Iovino ci invita a scoprire un mondo in cui la musica era capace di superare le barriere culturali e geografiche, creando un legame profondo tra le persone.
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