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K-way e i marchi che hanno rivoluzionato il modo di chiamare gli oggetti a milano

Milano, una delle capitali mondiali della moda, rappresenta un palcoscenico ideale per celebrare non solo l’eleganza e l’innovazione nel settore, ma anche l’evoluzione dei marchi che nel tempo sono diventati sinonimo di oggetti di uso quotidiano. Tra questi, K-way spicca come un esempio emblematico. Questo brand di abbigliamento sportivo ha saputo conquistare il cuore di generazioni di italiani e non solo. Durante la riapertura del suo flagship store a Milano, Lorenzo Boglione, Vice President del Gruppo BasicNet, ha condiviso interessanti riflessioni sul futuro del brand e sulla sua identità.

In un contesto in cui il consumismo e la moda veloce sembrano dominare, K-way si distingue per la sua proposta di valore. L’idea di Boglione di trasformare K-way in un marchio di lusso potrebbe sembrare paradossale, considerando che oggi ogni bambino ha nel suo armadio almeno un K-way, simbolo di praticità e accessibilità. “Se diventassimo un brand di lusso tra 10 anni, quel nome non ci sarebbe più,” ha affermato Boglione, sottolineando l’importanza di mantenere un’identità democratica e accessibile.

Un anniversario significativo

Quest’anno, il brand festeggia i suoi 60 anni, un traguardo significativo che sarà celebrato durante la fashion week di febbraio a Milano. In occasione di questo evento, K-way non solo presenterà una tradizionale sfilata, ma organizzerà anche una mostra al Museo della Permanente, dove il marchio sarà affiancato da altri nomi iconici che hanno lasciato il segno nella cultura popolare. Marchi come Bic, Chupa Chups, Rollerblade, Moon Boot, Pongo e Borsalino sono esempi di come il branding possa diventare parte integrante del linguaggio quotidiano, sostituendo termini generali con i loro nomi.

Un approccio innovativo

L’idea di Boglione di coinvolgere artisti per ogni marchio in un approfondimento culturale rappresenta un approccio innovativo e coinvolgente. Questa mostra non sarà solo un tributo al brand, ma un viaggio attraverso la storia di nomi che sono diventati parte della nostra vita. L’itinerario della mostra prevede tappe a livello internazionale, toccando città come Parigi, Seoul e Londra, ampliando così l’impatto del marchio K-way oltre i confini nazionali.

Espansione internazionale e autenticità

In questo contesto di espansione, K-way si prepara ad aprire un nuovo flagship store a Londra, in King’s Road. Questa apertura segna l’inizio di una fase di crescita internazionale, con un focus particolare sui mercati europei. Attualmente, i mercati principali del brand includono Italia, Francia e Belgio, ma l’obiettivo è di far crescere ulteriormente la presenza del marchio in altre nazioni.

Il gruppo BasicNet, che possiede marchi come Superga e Sebago, continua a cercare nuove acquisizioni che presentino storie forti e prodotti iconici. Boglione ha chiarito che la loro ambizione non è semplicemente quella di creare un prodotto di moda, ma piuttosto di mantenere la loro autenticità e il loro stile distintivo. “Ci piace l’idea di non fare un prodotto di moda,” ha affermato. “La nostra sfida è essere sempre noi stessi, con il nostro stile.”

Uno degli aspetti più affascinanti del brand K-way è la sua capacità di rimanere accessibile, anche con l’ingresso di investitori del lusso. “Il nostro core product è una giacca da 140 euro,” ha detto Boglione, ribadendo l’intenzione di mantenere il marchio alla portata di tutti. Questa scelta riflette non solo una strategia commerciale, ma anche una filosofia di inclusione che ha reso K-way un simbolo di praticità e versatilità.

Mentre il mondo della moda continua a evolversi, i marchi che riescono a mantenere la loro identità e a rimanere rilevanti nel tempo sono quelli che possono davvero considerarsi iconici. K-way, con la sua storia e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti, rappresenta un esempio luminoso di questo concetto. La mostra a Milano, insieme all’espansione internazionale, è un chiaro segnale che K-way non è solo un marchio di abbigliamento, ma un simbolo di un’epoca e di uno stile di vita, destinato a rimanere nel cuore dei consumatori per molti anni a venire.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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