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Il ritorno del cinema internazionale al Festival Tribeca di Lisbona

Lisbona, 30 ottobre 2024 – Tre giorni di cinema internazionale e incontri con gli autori animano Lisbona da oggi fino al primo novembre con la seconda edizione del Tribeca Festival di Lisbona. L’evento, versione europea del famoso festival newyorchese fondato da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff, porta in città film, dibattiti e ospiti di spicco, trasformando alcuni dei luoghi più noti della capitale portoghese in un vero e proprio crocevia creativo. Nato nel 2002 dopo gli attentati dell’11 settembre, il festival newyorkese voleva sostenere la rinascita culturale ed economica di una città ferita. Oggi, a oltre vent’anni di distanza, la sua versione lisboeta raccoglie lo stesso spirito: dare voce alle storie per aprire un dialogo.

Lisbona si accende con il Tribeca Festival: il cinema al centro

Unicorn Factory, Teatro Ibérico e Convento do Beato sono i luoghi scelti per ospitare proiezioni, incontri e podcast dal vivo. Già dalle prime ore si respira un’aria di festa e attesa. “Lisbona è pronta a diventare un punto di riferimento per il cinema europeo”, ha detto uno degli organizzatori durante l’apertura. Il pubblico, composto da tanti giovani ma anche da addetti ai lavori, si è radunato davanti alla Unicorn Factory sin dal tardo pomeriggio, in attesa del film d’apertura.

Julian Schnabel apre con “In the Hand of Dante”

Mercoledì 30 ottobre alle 20.30 ha preso il via la rassegna con l’anteprima europea di “In the Hand of Dante” firmata da Julian Schnabel. L’artista e regista americano, celebre per il suo stile visivo unico e per film come “Lo scafandro e la farfalla”, ha presentato il suo nuovo lavoro di fronte a una sala gremita. “Raccontare storie vuol dire anche mettersi in gioco”, ha detto Schnabel in un breve incontro con la stampa. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Tosches, mescola passato e presente in un racconto che unisce letteratura e mistero.

Michel Franco e il cinema che fa riflettere

Tra i protagonisti di questa edizione c’è anche il regista messicano Michel Franco, che porta a Lisbona il suo ultimo film, “Dreams”. Franco, già premiato a Cannes, si è detto “felice di poter confrontarsi con un pubblico internazionale”, sottolineando come il festival rappresenti “un’occasione per parlare di temi che riguardano tutti”. La proiezione del film è in programma giovedì sera al Teatro Ibérico, seguita da un dibattito aperto con spettatori e critici.

Star internazionali in città: Meg Ryan, Giancarlo Esposito, Kim Cattrall ed Edie Falco

Non mancano nemmeno i volti noti del cinema e della tv. Tra gli ospiti più attesi ci sono Meg Ryan, icona delle commedie romantiche americane; Giancarlo Esposito, attore italoamericano famoso per “Breaking Bad” e “The Mandalorian”; l’inglese Kim Cattrall, indimenticabile Samantha Jones di “Sex and the City”; e Edie Falco, protagonista de “I Soprano”. Gli incontri con il pubblico si svolgeranno tra giovedì e venerdì in diversi spazi della città.

Un festival che punta al dialogo e alla comunità

Il tema di questa seconda edizione è chiaro: “il potere delle storie di creare dialogo”. E si vede nella varietà degli eventi in programma. Oltre alle proiezioni, ci saranno workshop per giovani autori, tavole rotonde su cinema e società, registrazioni dal vivo di podcast sulle nuove tendenze audiovisive. “Vogliamo che Lisbona diventi un laboratorio aperto tutto l’anno”, ha spiegato Jane Rosenthal in collegamento video da New York.

Lisbona, tre giorni da capitale europea del cinema

Per Lisbona è una scommessa importante. Le autorità locali hanno sostenuto il progetto fin dall’inizio, convinte che il festival possa alzare il profilo internazionale della città. Gli organizzatori stimano oltre 10mila spettatori in tre giorni. Un segnale forte, dicono gli operatori culturali, che il cinema resta uno strumento potente per incontrarsi e crescere insieme.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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