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Il primo videogioco della storia: probabilmente molti lo ricordano ancora

Tutti abbiamo familiarità con i videogiochi e ne abbiamo provato almeno uno nella vita, ma qual è stato il primo in assoluto?

Come molte delle invenzioni tecnologiche di cui fruiamo regolarmente al giorno d’oggi, anche i videogiochi sono nati casualmente mentre si cercava di sviluppare dell’altro. A metà del XX secolo gli ingegneri informatici lavoravano sui primi rudimentali calcolatori, gli antenati dei computer, e cercavano un modo in cui testarne le effettive capacità.

Sapete qual è stato il primo videogame? Molti ancora se ne ricordano -Arabonormannaunesco.it

Così tra gli anni ’50 e ’60 furono creati dei programmi per simulare delle partite a scacchi. Lo scopo era quello di capire se un computer potesse raggiungere la complessità di elaborazione dell’essere umano o potesse addirittura superarla. Un test che poi divenne una sfida di risonanza mondiale che raggiunse il culmine nel 1996, quando il campione russo di scacchi Garry Kasparov sfidò e batté un super computer programmato proprio per gli scacchi.

Se la prima idea di “videogame” può essere rintracciata in questi programmi di scacchi, il primo videogioco a fine ludico ma non commerciale fu Spacewars del 1961. Il gioco era ancora molto rudimentale, non prevedeva infatti un software per la IA nemica e poteva essere giocato solamente co-op da due giocatori.

D’altronde Russell – suo creatore – lo sviluppò casualmente quando stava progettando un modello matematico al computer. In quel frangente, infatti, si accorse che utilizzando il programma fornitogli dal MIT una funzione disegnava delle immagini su schermo. Russell decise dunque di disegnare delle forme ellittiche grazie alla funzione seno e coseno del programma Del e in tre mesi creò la prima versione di Spacewars.

Negli anni successivi il gioco ha ricevuto degli aggiornamenti e dei miglioramenti fino a giungere alla versione definitiva che tutti conosciamo, quella in cui due astronavi si affrontano a colpi di missili per distruggere l’avversario. Possiamo dire con assoluta certezza che la creazione di Russell è stato il primo archetipo del videogame come lo conosciamo, tuttavia non il primo in senso stretto.

Il primo videogame commerciale è noto a tutti: ecco di quale si tratta

La storia del videogame dunque inizia da due casualità differenti. Da un lato c’era il bisogno di testare le capacità di calcolo dei primi computer con programmi che prevedessero la ripetizione e la creazione di nuove routine comportamentali, dall’altro la scoperta casuale della finalità ludica di simili software.

Pong è ritenuto comunemente il primo videogame della storia, ma possiede anche degli antenati – screenshot @wikipedia – arabonormannaunesco.it

L’idea alla base dei primi programmi computerizzati di scacchi e quella avuta da Russell di creare un mondo di gioco virtuale che fungesse da passatempo con gli amici si fusero nel decennio successivo, quando vennero creati i primi videogame commerciali. Questi erano dei passatempi da giocare in solitaria o in compagnia di un amico, in cui vigevano delle regole fisiche come in Spacewars ed in cui i giocatori dovevano sconfiggere delle routine comportamentali computerizzate.

Ma qual è stato dunque il primo videogame commerciale, il primo comprendente le due caratteristiche di cui abbiamo parlato e in grado di veicolare la passione per questo medium? Comunemente si ritiene che si tratti di Pong, videogioco di tennis da tavolo uscito nel 1972 e divenuto primo fenomeno videoludico globale.

Pong è stato il primo vero system seller (o Killer App per utilizzare un termine caro a chi fa console war), visto che Atari (azienda produttrice) costruì la sua prima console casalinga – nonché prima della storia – l’home pong,  proprio per permettere a tutti di giocarlo.

Il resto, come si dice, è storia. Dal successo di Pong è nata l’epoca d’oro del gaming Arcade tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, con Space Invaders e Pac Man a farla da padrone, quindi è giunta l’epoca d’oro delle console casalinghe grazie a Nintendo, con Super Mario e Zelda come icone riconoscibili. Infine quella che possiamo considerare l’epoca ancora attuale, ovvero quella in cui Sony e Microsoft hanno introdotto la propria offerta console ed in cui si è sviluppato contemporaneamente anche il PC gaming.

Fabio Scapellato

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