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Il Museo Egizio del Cairo si rinnova con il dialogo tra culture e le opere di Giulia Tubelli

Milano, 26 novembre 2025 – Nel cuore di Milano, tra le mura bianche della **galleria d’arte contemporanea Spazio 27** in via Farini, è partita oggi una collettiva che mette sotto i riflettori i giovani talenti italiani. Tra loro spicca la milanese **Giulia Tubelli**, classe 1991, che presenta alcune delle sue opere più recenti. La mostra, aperta al pubblico fino al 10 dicembre, vuole dare spazio alla nuova scena artistica della città.

## **Giulia Tubelli e le sue opere protagoniste**

Dalle 18 in poi, una folla si è raccolta negli spazi puliti di Spazio 27. Molti si sono fermati davanti ai lavori di **Tubelli**, colpiti dalla sua tavolozza semplice e da immagini che giocano tra figurazione e astrazione. Opere come “Cemento” e “Brezza” hanno già girato sui social, immortalate da visitatori attenti. “La materia diventa gesto, quasi un segno da leggere”, ha raccontato un osservatore con il taccuino in mano.

La stessa Tubelli, presente all’inaugurazione con un abito nero e un sorriso leggero, ha spiegato che il filo che lega le sue opere è il “tempo sospeso”: quello delle città vuote o dei paesaggi dopo la pioggia. Il suo linguaggio è asciutto, nei colori come nei titoli: niente fronzoli, solo piccoli dettagli – l’ombra di una grondaia o una porta appena socchiusa – che lasciano spazio a chi guarda per immaginare.

## **“Nuovi sguardi”, la collettiva che guarda avanti**

La mostra, intitolata **“Nuovi sguardi”**, riunisce una decina di artisti tra i 25 e i 35 anni tutti legati a Milano. Promossa dall’associazione culturale **ContemporaneaMente** e curata da Silvia Parenti, questa rassegna offre un palco alle voci più interessanti del momento. La selezione spazia dalla pittura alla scultura fino alle video-installazioni e alla fotografia.

Parenti racconta che la scelta è nata da una chiamata aperta in primavera: “Abbiamo ricevuto più di cento candidature e ne abbiamo scelte dieci con progetti ben definiti.” Tra loro spicca Tubelli per l’attenzione alla materia. “Nei suoi quadri – dice Parenti – si sente una tensione silenziosa che cattura chi osserva”.

## **Un pubblico curioso in fermento**

Nelle prime due ore si sono visti collezionisti, studenti di Brera, galleristi noti come **Luca Raimondi** e critici d’arte. Nel corridoio si sentivano commenti su come Milano stia cambiando anche grazie ai giovani artisti. “Qui c’è energia nuova”, ha detto una ragazza con zaino e blocco per schizzi. Proprio la presenza degli artisti locali attira molta curiosità: “Voglio capire cosa raccontano le nuove generazioni”, ha aggiunto un uomo sulla cinquantina vicino a un’opera di Tubelli.

Diversamente da altre iniziative simili – spiegano gli organizzatori – qui si punta molto sul dialogo diretto tra artisti e visitatori. Durante l’inaugurazione alcuni autori hanno accompagnato piccoli gruppi raccontando aneddoti sulle loro opere. La stessa Tubelli ha mostrato la sua tecnica con spatole e pigmenti, catturando l’attenzione di due bambini seduti davanti alla tela.

## **Le prime impressioni della critica**

Tra gli addetti ai lavori le reazioni sono positive. Paolo Ferrando, critico d’arte milanese, sottolinea come Giulia Tubelli “doni equilibrio e intensità a questa collettiva”. Le sue opere sono già passate per la Fabbrica del Vapore e il MIA Photo Fair ma – dice Ferrando – è qui che emerge “la maturità raggiunta nell’ultimo anno”.

Tubelli stessa confida di essere al lavoro su una nuova serie dedicata ai “non-luoghi” urbani, tema centrale per lei. Anche gli altri artisti non risparmiano elogi: “Le sue texture sono immediatamente riconoscibili”, commenta Elisa Neri, giovane scultrice presente in mostra.

## **Come vedere la mostra e cosa aspettarsi**

**La mostra resta aperta fino al 10 dicembre**, dal martedì alla domenica dalle 15 alle 20 (chiuso lunedì). L’ingresso è libero. Spazio 27 si trova in via Farini 27; sul sito dell’associazione si trovano informazioni sugli eventi collaterali previsti nei prossimi giorni. Gli organizzatori aspettano molta gente soprattutto nel weekend.

Per **Giulia Tubelli** – come per tutti gli artisti coinvolti – questa mostra è un’occasione concreta per confrontarsi col pubblico milanese e sperimentare nuovi modi di esprimersi. Tra calici di vino e chiacchiere informali l’atmosfera era rilassata: si percepiva davvero qualcosa di vivo nel fermento dell’arte contemporanea cittadina.

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