Categories: Spettacolo e Cultura

Il Mantello di Rut: la chiesa di Roma che ha protetto bambine ebree

La storia della Chiesa di Roma durante l’occupazione tedesca è un capitolo ricco di atti di coraggio e di scelte morali difficili. Tra i racconti più toccanti emerge quello narrato nel libro “Il Mantello di Rut” di Paolo Rodari, che racconta le vicende di venti bambine ebree salvate da alcune suore e da un parroco nella chiesa della Madonna dei Monti. Questo romanzo, pur ancorato a una specifica realtà storica, offre spunti di riflessione sulla ricerca personale di fede e sull’importanza delle scelte etiche in tempi di crisi.

La trama del romanzo

La narrazione si sviluppa su due piani distinti: da un lato, la drammatica esistenza delle bambine che cercano di sfuggire alla persecuzione nazista; dall’altro, la crisi interiore di un sacerdote, don Remo, che si confronta con la sua vocazione e il suo ruolo nella società. Durante l’occupazione tedesca di Roma, dal settembre 1943 al giugno 1944, molte bambine ebree furono nascoste nel Collegio dei catecumeni, gestito dalle suore con il sostegno del parroco della chiesa adiacente.

La scoperta della storia

Rodari, giornalista di lungo corso e vaticanista, ha scoperto questa storia nel 2007 grazie a un articolo dell’Osservatore Romano. L’autore descrive con dettagli vividi il modo in cui le bambine venivano portate in salvo attraverso un cortile interno, utilizzando una scala a chiocciola che conduceva alla cupola della chiesa. Qui, in una stanza segreta, trovavano rifugio dai rastrellamenti dei soldati nazisti. In caso di pericolo imminente, le bambine venivano condotte in un’ulteriore soffitta, un luogo di salvezza e speranza.

  1. Le bambine venivano portate in salvo attraverso un cortile interno.
  2. Utilizzavano una scala a chiocciola per raggiungere la cupola della chiesa.
  3. Trovavano rifugio in una stanza segreta, lontano dai rastrellamenti.

“Ci sono ancora dei disegni che hanno fatto le bambine sui muri mentre erano nascoste, è tutto rimasto come ottant’anni fa”, racconta Rodari, sottolineando l’importanza di questa memoria storica.

Il ruolo della Chiesa cattolica

Il romanzo esplora anche il “comportamento ambivalente” della Chiesa cattolica durante la Shoah, un tema di complesso dibattito. Pio XII, al tempo Papa, è stato spesso al centro di controversie riguardo alla sua azione (o inazione) nei confronti delle persecuzioni. Attraverso la narrazione, Rodari invita i lettori a riflettere su come la fede e la moralità possano influenzare le scelte in momenti di grande crisi, rendendo “Il Mantello di Rut” non solo un’opera di fiction, ma anche un importante strumento di riflessione storica e spirituale.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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