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Il Festival Maccaferri: un viaggio nella magia della chitarra manouche

Dal 18 al 20 luglio 2024, le città di Cento (Ferrara) e Pieve di Cento (Bologna) si preparano ad accogliere la seconda edizione della Rassegna Maccaferri, un evento imperdibile per gli amanti della musica e della cultura gitana. Questa rassegna è parte integrante del Festival Entroterre e si propone di onorare l’eredità di Mario Maccaferri, un liutaio eccezionale originario di Cento, considerato il padre della chitarra manouche. Questo strumento, celebre per il suo utilizzo da parte del leggendario Django Reinhardt, ha conquistato un posto di rilievo nella storia del jazz europeo.

La manifestazione, che offre l’ingresso gratuito, si snoderà attraverso tre giornate ricche di musica, narrazione e artigianato artistico, con un programma variegato che coinvolge numerosi artisti di fama. La direzione artistica è affidata a Luca Damiani, il quale ha saputo mettere insieme un cartellone che promette di entusiasmare il pubblico.

La prima serata: un’intervista impossibile

La prima serata, il 18 luglio, avrà luogo a Cento e vedrà come protagonista un’interessante “intervista impossibile”. Luca Damiani avrà l’onore di dialogare con Mario Maccaferri, interpretato da Patrizio Roversi, il quale racconterà la vita e l’eredità di questo straordinario liutaio. Questo momento di narrazione sarà accompagnato dalle atmosfere musicali del Silence Duo, composto da Claudio Farinone alla chitarra e Rosario Bonaccorso al contrabbasso, i quali proporranno brani che evocano le sonorità della tradizione manouche.

La rassegna continua a Pieve di Cento

Il 19 luglio, la rassegna si sposterà a Pieve di Cento, dove il Giangiacomo Rosso Jazz Manouche Quartet si esibirà alle 19 con il concerto “Sulle orme di Django”. Questo spettacolo offrirà un affascinante viaggio tra le melodie della tradizione gitana e l’eleganza dello swing europeo. Successivamente, alle 21.30, sarà il turno del Maurizio Geri Swingtet, che presenterà “Anima Manouche”, un concerto che fonde il jazz gitano con la canzone d’autore italiana, creando un’atmosfera di festa e condivisione.

La chiusura del festival con Alex Britti

Il 20 luglio, la rassegna si concluderà a Cento con un concerto imperdibile del chitarrista francese Adrien Marco, che si esibirà in trio insieme a Tolga During, virtuoso della chitarra a due manici, e Pippi Dimonte al contrabbasso. Questo concerto promette di essere un’esperienza emozionante, ispirata alle sonorità di Django Reinhardt e caratterizzata da un mix di virtuosismo e poesia musicale. La serata finale si terrà a Pieve di Cento, dove Alex Britti, una delle figure più amate della musica italiana, chiuderà la rassegna con un live energico. Britti eseguirà alcuni dei suoi successi più noti, come “Oggi sono io”, “La vasca” e “7000 caffè”, ma anche le sue nuove hit come “Supereroi”, “Nuda” e “Tutti come te”. Il suo stile, che spazia tra blues, pop e cantautorato, rappresenta un perfetto coronamento per un festival dedicato alla chitarra.

Durante le tre serate, il pubblico avrà anche l’opportunità di visitare la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese, un luogo che rappresenta il cuore pulsante della tradizione liutaria locale. Qui, sono nate figure emblematiche come Luigi Mozzani e, naturalmente, Mario Maccaferri. La scuola non solo preserva l’arte della liuteria, ma offre anche corsi e workshop per aspiranti liutai, mantenendo viva una tradizione che affonda le radici nella cultura musicale italiana.

Il Festival Maccaferri non è solo un evento musicale, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della tradizione artigianale e sull’eredità culturale che essa rappresenta. La chitarra manouche non è semplicemente uno strumento, ma un linguaggio universale che unisce generazioni e culture diverse, portando con sé storie di passione e creatività. Questo festival è un tributo a quella storia e una celebrazione della musica che continua a ispirare artisti e pubblico in tutto il mondo.

La chitarra manouche, con le sue sonorità calde e avvolgenti, è un simbolo di convivialità e festa. Il Festival Maccaferri si propone di far rivivere queste atmosfere, invitando tutti a partecipare a un viaggio musicale unico, dove ogni nota racconta una storia e ogni artista porta con sé la propria visione della musica. Non resta che segnare le date sul calendario e prepararsi a vivere tre giorni di pura magia musicale.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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