Parigi, 27 novembre 2025 – Dal **29 aprile** il **Musée Marmottan-Manet** di Parigi si prepara ad accogliere una mostra dedicata a uno dei maestri più riservati e originali del Novecento italiano: **Giorgio Morandi**. L’annuncio è arrivato questa mattina dalla direzione del museo, nel quartiere sedicesimo, durante una conferenza stampa gremita nella storica sala affacciata sul giardino. La rassegna, dal titolo semplice e diretto “Morandi”, promette di offrire uno sguardo completo sull’intera carriera del pittore bolognese. Un’occasione pensata per “riavvicinare il pubblico francese a una voce dell’arte italiana ancora troppo poco conosciuta oltre le Alpi”, come hanno sottolineato gli organizzatori.
## **Morandi al Musée Marmottan-Manet: un incontro tra silenzio e luce**
La mostra, aperta fino alla fine di settembre 2025, raccoglie più di **80 opere**, tra oli, acquerelli e disegni provenienti da musei italiani e collezioni private. Tra i pezzi più attesi c’è la celebre **Natura morta del 1956** della Pinacoteca di Bologna, insieme ad alcune tele rare della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano. Le opere saranno esposte accanto a documenti d’archivio, fotografie e lettere che raccontano la dimensione più intima dell’artista.
È la prima volta in quasi vent’anni che una mostra così vasta su Morandi arriva in Francia. “Abbiamo cercato un equilibrio tra i suoi capolavori più noti e opere meno conosciute, scegliendo lavori che raccontano la sua ricerca lenta e tenace”, ha spiegato **Marianne Mathieu**, direttrice scientifica del Marmottan-Manet.
## **Il viaggio: dalla Bologna degli esordi al riconoscimento internazionale**
Il percorso comincia negli anni **Venti**, quando Morandi si misura con le avanguardie europee pur mantenendo uno stile tutto suo. “Ogni oggetto è un pretesto per cercare la luce, l’armonia, la distanza giusta dalle cose”, scriveva in una lettera del 1934 all’amico pittore Licini. La mostra segue poi l’evoluzione successiva: dai paesaggi rarefatti delle colline bolognesi alle composizioni intime della sua stanza-studio in via Fondazza.
Il comitato scientifico ha lavorato insieme alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e al Museo Morandi. Tra i curatori figura anche **Maria Cristina Bandera**, già responsabile di importanti retrospettive a Londra e Madrid.
## **Parigi riscopre l’essenzialità di Morandi**
La scelta del Marmottan non è casuale. “Morandi, come Monet, ha saputo fermare il tempo e dare valore al silenzio”, ha detto la presidente del museo, Claire Durand-Ruel. Per Parigi, che quest’anno festeggia il centenario dell’Impressionismo, questa retrospettiva vuole essere un ponte tra le tradizioni italiane e francesi. In questi mesi la capitale ospita diverse mostre dedicate al rapporto tra pittura e modernità.
Tra le reazioni raccolte stamattina spicca quella dello storico dell’arte Michel Ciment: “Per molti visitatori sarà una sorpresa. La pittura di Morandi non si impone subito allo sguardo, ma lo conquista piano piano”.
## **Eventi paralleli e visite guidate per tutti**
Durante tutta la durata della mostra il Marmottan ha organizzato un fitto calendario di appuntamenti: conferenze serali, laboratori per studenti e visite guidate in italiano e francese. Per alcune date — soprattutto a giugno e luglio — sarà necessario prenotare online per via delle grandi richieste. Il biglietto d’ingresso resta quello abituale del museo (12 euro), mentre le attività extra avranno prezzi variabili dai 5 ai 20 euro.
Non mancheranno poi pubblicazioni dedicate: è già pronto il catalogo ufficiale (Edizioni Gallimard), con saggi critici firmati da studiosi italiani e francesi. Sarà inoltre disponibile una selezione video con immagini d’epoca che mostrano il maestro al lavoro nel suo studio.
## **La comunità italiana a Parigi attende con entusiasmo**
Per la nutrita comunità italiana della città — fatta di studenti universitari, imprenditori e famiglie — questa mostra è un momento importante. “Ci sentiamo un po’ a casa — racconta Giuseppe Baldini, architetto bolognese trasferito qui da vent’anni — vedere Morandi a Parigi significa portare un pezzo della nostra memoria dentro la città”. Anche gli istituti culturali italiani sono coinvolti nel programma con iniziative nelle settimane precedenti l’inaugurazione.
Le prenotazioni online apriranno dal prossimo **15 marzo** sul sito ufficiale del museo. Nel frattempo, tra i viali del Trocadéro e nelle gallerie della Rive Gauche si respira già aria di attesa: silenziosa come quelle bottiglie dipinte da Morandi sulle sue tele; un’attesa che solo l’apertura delle sale saprà sciogliere davvero.