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Edy tamajo sostiene i ceramisti di caltagirone in un momento cruciale

In un periodo di sfide economiche per le piccole e medie imprese, l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha sottolineato l’importanza di sostenere le aziende ceramiche di Caltagirone. Questo distretto è un simbolo della tradizione artigianale siciliana e rappresenta un patrimonio culturale e artistico di grande valore. Recentemente, Tamajo ha incontrato a Palermo il responsabile del Consorzio Asi del Calatino e altre figure istituzionali per affrontare le problematiche che affliggono le aziende produttrici di ceramiche nella zona industriale di Caltagirone.

la questione degli sfratti

Durante l’incontro, è emersa una questione cruciale: molte di queste imprese rischiano di essere sfrattate dai capannoni che attualmente occupano. Questa situazione è particolarmente preoccupante per diversi motivi:

  1. Patrimonio culturale: Le aziende ceramiche rappresentano un patrimonio culturale e artistico per la Sicilia.
  2. Occupazione: Queste imprese sono una fonte fondamentale di occupazione per il territorio.
  3. Diritto di prelazione: Le aziende hanno richiesto un diritto di prelazione per l’acquisto degli immobili in cui operano, essenziale per garantire la continuità delle loro attività.

Edy Tamajo ha espresso la sua disponibilità a sostenere queste aziende, affermando che “essere al fianco delle imprese è fondamentale per salvaguardare un settore che rappresenta un’eccellenza per la Sicilia e tutelare i posti di lavoro”. La ceramica di Caltagirone è riconosciuta sia a livello locale che internazionale per la sua qualità e unicità. La perdita di questi laboratori non comporterebbe solo un danno economico, ma anche la perdita di un’identità culturale radicata nella regione per secoli.

l’impegno per una soluzione

Tamajo ha ribadito l’importanza di un impegno concreto da parte del Consorzio Asi, sottolineando la necessità di trovare rapidamente una soluzione per evitare il rischio di sfratto. Ha chiesto un “confronto serrato e costruttivo” per giungere a una soluzione rapida nell’interesse del distretto produttivo del Calatino e del suo futuro. Questo tipo di dialogo è cruciale non solo per affrontare le difficoltà immediate, ma anche per pianificare uno sviluppo sostenibile a lungo termine per il settore.

La ceramica di Caltagirone è un simbolo di tradizione e innovazione. Negli ultimi anni, molti artigiani hanno cercato di rinnovare le loro tecniche, integrando nuovi design e approcci sostenibili nella produzione. Tuttavia, senza una base solida e sicura in cui operare, questi sforzi rischiano di risultare vani. La questione degli sfratti non riguarda solo gli spazi fisici, ma ha ripercussioni sulle capacità produttive, sulle opportunità di investimento e sulla creatività delle aziende.

la cultura siciliana in pericolo

È fondamentale che le istituzioni locali e regionali ascoltino le esigenze delle imprese e agiscano in modo tempestivo. Tamajo ha annunciato un ulteriore incontro con tutte le parti coinvolte per monitorare i progressi e garantire che le richieste degli imprenditori vengano prese in seria considerazione. La ceramica di Caltagirone non è solo un’attività economica; è una parte integrante della cultura siciliana, riflettendo le sue tradizioni, colori e forme.

Le imprese ceramiche sono custodi di una storia secolare, e la loro sopravvivenza è cruciale per il mantenimento di questa eredità. Il rischio di sfratto rappresenta quindi una minaccia non solo per l’economia locale, ma anche per la cultura e l’identità della regione.

Inoltre, una soluzione positiva a questa crisi potrebbe fungere da esempio per altre realtà in difficoltà. La capacità di creare un dialogo efficace tra istituzioni e imprenditori potrebbe portare a modelli di sviluppo replicabili in altri settori, contribuendo a una ripresa economica più ampia per la Sicilia.

Le aspettative sono alte e l’impegno di Tamajo è un segnale chiaro della volontà di affrontare le sfide che si presentano. La ceramica di Caltagirone ha bisogno di supporto, e il sostegno delle istituzioni è fondamentale per garantire che questo settore continui a prosperare, mantenendo viva una tradizione che arricchisce non solo la Sicilia, ma anche il patrimonio culturale dell’umanità.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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