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Dodici sotto accusa per estorsioni e ‘cavallo di ritorno’

Nelle ultime settimane, la procura di Catania ha avviato un’importante operazione, denominata “Villa Glori”, che ha messo a nudo un gruppo criminale attivo in estorsioni, furti e traffico di sostanze stupefacenti. Questa operazione ha visto il coinvolgimento di oltre 100 militari del comando provinciale dei carabinieri, supportati da reparti specializzati dell’Arma, e ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare nei confronti di 12 indagati. Di questi, sei sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre altri sei hanno ricevuto l’obbligo di dimora.

la rete criminale

L’operazione ha rivelato una rete criminale ben organizzata, con una base operativa situata nel quartiere Picanello di Catania, precisamente in una struttura simile a una “stalla”. Qui, il gruppo ha utilizzato strumenti tecnologici avanzati per perpetrare una serie di furti di veicoli in tutta la provincia etnea. Le attività illecite non si limitavano al semplice furto; una volta acquisiti i veicoli, gli indagati impiegavano il noto metodo del “cavallo di ritorno”, un tipo di estorsione che comporta il contatto con i legittimi proprietari per richiedere ingenti somme di denaro in cambio della restituzione dei mezzi. Le somme richieste variavano a seconda del valore di mercato del veicolo rubato, raggiungendo importi che superavano le migliaia di euro.

traffico di sostanze stupefacenti

Le indagini hanno rivelato un coinvolgimento significativo del gruppo anche nel traffico di sostanze stupefacenti, in particolare marijuana, hashish e droghe sintetiche. Gli indagati avrebbero utilizzato i proventi delle estorsioni e dei furti per finanziare il loro traffico di droga, creando un circolo vizioso che alimentava ulteriormente la loro attività criminale.

Le forze dell’ordine, oltre ai 12 indagati già colpiti da misure cautelari, stanno eseguendo anche perquisizioni domiciliari e hanno in corso informazioni di garanzia nei confronti di ulteriori otto soggetti attualmente in stato di libertà. Questo suggerisce che l’operazione “Villa Glori” potrebbe non essere giunta al termine e che la rete criminale potrebbe essere più vasta di quanto inizialmente ipotizzato.

il ruolo delle tecnologie nella criminalità

Il “cavallo di ritorno” rappresenta una delle forme più subdole di estorsione, poiché sfrutta la vulnerabilità dei proprietari dei veicoli rubati, che si trovano spesso in una situazione di impotenza e disperazione. Questo metodo non solo infligge un danno economico alle vittime, ma genera anche un forte senso di insicurezza nella comunità. La polizia e i carabinieri, consapevoli dell’impatto di queste attività illecite, hanno intensificato le loro operazioni per contrastare la criminalità organizzata e restituire sicurezza ai cittadini.

In questo contesto, è importante considerare il ruolo delle tecnologie moderne nel facilitare le attività criminose. L’uso di dispositivi elettronici per il monitoraggio e il recupero dei veicoli rubati è diventato un elemento chiave per i gruppi criminali. Tuttavia, le stesse tecnologie possono essere utilizzate dalle forze dell’ordine per contrastare tali attività. L’adozione di tecnologie avanzate nella lotta alla criminalità è dunque fondamentale per migliorare l’efficacia delle indagini e garantire una risposta adeguata a queste sfide.

L’operazione “Villa Glori” non è solo un segnale forte da parte delle autorità competenti che intendono combattere senza tregua le attività criminali, ma anche un richiamo alla comunità per rimanere vigile e collaborare con le forze dell’ordine. La denuncia di attività sospette e la consapevolezza collettiva possono essere strumenti potentissimi nella lotta contro la criminalità organizzata. La collaborazione tra cittadini e istituzioni è essenziale per costruire un ambiente più sicuro e prevenire il ripetersi di episodi di estorsione e violenza.

In questo contesto, la lotta contro le estorsioni e i furti sembra destinata a proseguire, con le forze dell’ordine pronte a intervenire e a smantellare le reti criminali che minacciano la sicurezza e la tranquillità dei cittadini catanesi.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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