Milano, 25 novembre 2025 – Dalle prime ore di oggi, **autobotti della Protezione civile** sono arrivate nei punti più critici di **Milano** e dell’**hinterland**, a causa della grave emergenza idrica che sta mettendo in difficoltà la città e diversi comuni vicini. Una scelta necessaria, spiegano dal Comune, per garantire l’acqua dove la pressione è scesa sotto i livelli minimi di sicurezza.
## **Emergenza acqua: le zone più colpite**
Sul posto, i mezzi della **Protezione civile** hanno raggiunto via Padova, corso Lodi, la zona di Lorenteggio e alcuni quartieri a nord come Affori e Bovisa. Le autobotti – circa una decina secondo le prime stime comunali – sono state piazzate anche davanti a scuole elementari e RSA. Ma non è solo Milano a soffrire: problemi simili arrivano da Sesto San Giovanni, Bresso, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo. Una residente in via Carissimi, zona Bicocca, racconta: «Siamo senza acqua dalle sei del mattino. Per lavare i bambini ho dovuto chiedere ai vicini». Un disagio che si ripete: già la scorsa settimana si erano registrati cali di pressione in molti condomini.
## **Le cause del blackout e le risposte delle istituzioni**
Qual è il motivo del problema? Secondo MM Spa, che gestisce l’acqua a Milano, è un mix tra lavori di manutenzione straordinaria sulla rete e un consumo più alto a causa delle temperature insolite di novembre. «Stiamo lavorando per sistemare tutto nelle prossime ore», ha detto ieri sera l’assessore ai Servizi civici Marco Granelli. Solo quando tutto tornerà normale verranno tolte le **autobotti**, fanno sapere dal Comune.
Nel frattempo, la **Protezione civile** continua a distribuire acqua potabile anche a chi ne ha bisogno in modo particolare. Stamattina, intorno alle 9.30 in via Ricotti, alcuni commercianti riempivano secchi e taniche: «Senza acqua nemmeno un caffè posso fare», confida un barista ormai alle strette. I tecnici di MM stanno controllando strada per strada, passando anche nelle cantine degli edifici coinvolti.
## **La reazione dei cittadini e i disagi ai servizi**
Non sono mancati momenti di tensione. In alcuni casi gruppi di residenti hanno chiesto spiegazioni direttamente agli operatori della **Protezione civile**, mentre le scuole hanno inviato comunicazioni alle famiglie per tranquillizzare sull’acqua disponibile nei bagni. La Prefettura segue da vicino la situazione e ha chiesto aggiornamenti ogni due ore.
Anche alcuni servizi pubblici hanno subito rallentamenti: l’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo segnala difficoltà nella gestione delle emergenze meno gravi – «Garantiamo solo gli interventi urgenti», spiegano dalla direzione sanitaria – e in alcune RSA sono state ridotte le docce agli ospiti.
## **Quando si tornerà alla normalità? Il nodo infrastrutture**
Secondo MM Spa, entro sera la pressione dovrebbe tornare normale nelle zone colpite. Però fonti interne avvertono che qualche problema potrebbe durare fino a domani mattina. Si riapre così il capitolo sulle vecchie tubature cittadine: la rete idrica milanese conta 2.300 chilometri di tubazioni, molte delle quali vecchie più di 50 anni.
«La siccità degli ultimi anni ci sta mettendo davvero alla prova», spiega al telefono Franco Spinelli, ingegnere idraulico che collabora con il Comune. Ma non è solo un problema milanese: «Molte città del Nord stanno vivendo la stessa situazione».
## **Un inverno fuori stagione: cosa ci aspetta**
Le temperature sopra la media (ieri si sono toccati i 17 gradi) peggiorano ancora la situazione. Le previsioni meteo per questa settimana parlano di poche piogge e venti secchi da nord-est. «Il rischio è che i pozzi non riescano a ricaricarsi», ammette un tecnico MM presente stamattina a Sesto San Giovanni.
Finché tutto non tornerà come prima – forse già domani secondo le previsioni ufficiali – l’allerta resta alta in molti quartieri. Le autobotti continueranno a fornire acqua finché la pressione non sarà completamente ristabilita. Nel frattempo il Comune invita tutti a usare l’acqua con parsimonia e a segnalare eventuali problemi al numero verde attivato.
Una situazione che mette ancora una volta sotto i riflettori il tema delicato della gestione delle risorse idriche nelle città, e il ruolo fondamentale della **Protezione civile** quando serve intervenire in fretta.