Cosedil sotto accusa: condotta anti sindacale secondo Fillea e Feneal - ©ANSA Photo
Il recente intervento del Tribunale del lavoro di Catania ha segnato un’importante svolta nel panorama sindacale e nella tutela dei diritti dei lavoratori nel settore dell’edilizia. La corte ha dichiarato “antisindacale” la condotta della Cosedil S.p.A., azienda storica fondata dalla famiglia Vecchio, attualmente guidata da Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia. Questa decisione è stata accolta con entusiasmo dai sindacati Fillea Cgil e Feneal Uil, che hanno evidenziato l’importanza del rispetto della rappresentanza sindacale e dei diritti dei lavoratori.
La controversia è scaturita da un accordo aziendale firmato lo scorso febbraio tra Cosedil e la rappresentanza sindacale unitaria degli impiegati della sede di Santa Venerina. Secondo quanto stabilito dal giudice Chiara Cunsolo, l’accordo non ha valore generale per l’intera azienda, ma è applicabile solo ai lavoratori della specifica unità produttiva di Santa Venerina. Di conseguenza, i dipendenti che operano in altri cantieri e sedi, come Roma, Bologna, Enna e Siracusa, non sono vincolati da tale accordo.
Il provvedimento, recentemente depositato, è il risultato di un ricorso presentato dalle federazioni provinciali di Fillea Cgil e Feneal Uil, che hanno contestato l’estensione dell’accordo. La sentenza ha sottolineato che l’intesa, pur formalmente valida per i lavoratori di Santa Venerina, non può essere applicata ai dipendenti di altri cantieri a causa della sua natura limitata. I sindacati, assistiti da un team legale di esperti, hanno messo in evidenza come l’accordo introducesse deroghe peggiorative rispetto al Contratto collettivo nazionale dell’edilizia, influenzando negativamente aspetti cruciali come orari, straordinari e contratti a termine.
Durante una conferenza stampa, i sindacalisti hanno affermato che “questa sentenza riafferma il valore del contratto nazionale e della rappresentatività democratica nei luoghi di lavoro”. Hanno anche avvertito che “i diritti dei lavoratori non possono essere compressi da intese parziali e prive di reale legittimazione”. La condanna della Cosedil non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto di tensioni tra le aziende e i sindacati nel settore dell’edilizia, dove molte aziende cercano di adottare accordi più favorevoli a scapito dei diritti dei lavoratori.
In questo scenario, la sentenza del Tribunale di Catania rappresenta un segnale positivo per i sindacati e per tutti i lavoratori del settore, riaffermando l’importanza della contrattazione collettiva e della tutela dei diritti. I sindacati Fillea Cgil e Feneal Uil hanno dichiarato la loro determinazione a proseguire la lotta per il rispetto dei diritti dei lavoratori, sottolineando che ogni accordo deve essere frutto di un processo democratico e inclusivo.
In conclusione, la sentenza potrebbe avere ripercussioni significative su altre aziende del settore, spingendole a rivedere i loro accordi e a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori in tutte le loro sedi e cantieri. In un contesto in cui il lavoro nell’edilizia è spesso caratterizzato da precarietà e incertezze, questa sentenza rappresenta un’importante vittoria per i diritti sindacali e una conferma della necessità di mantenere alta l’attenzione sui diritti dei lavoratori.
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