Milano, 25 novembre 2025 – Domani, martedì **26 novembre**, il **Teatro Elfo Puccini** di Milano sarà il teatro di un incontro fatto di note e voci. Sul palco saliranno **Wataru Mashimo**, insieme alle sorelle **Beatrice ed Eleonora Dallagnese**, per uno dei concerti più attesi della stagione autunnale milanese. L’appuntamento è alle **20.30** nella sala Fassbinder, dove musica classica e repertorio contemporaneo si mescoleranno grazie alla complicità dei tre artisti. Un’occasione per ascoltare ma anche per scoprire da vicino il lavoro di giovani talenti che da mesi attirano l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori.
## Un trio originale sul palco dell’Elfo Puccini
**Wataru Mashimo**, pianista giapponese da quasi dieci anni in Europa, sarà affiancato dalle sorelle venete **Beatrice ed Eleonora Dallagnese**, rispettivamente al violino e al violoncello. Il gruppo è nato proprio qui a Milano, nei circuiti delle scuole civiche. «Ci siamo incontrati per un progetto di musica da camera», racconta Mashimo. Da allora hanno collezionato diverse date in Lombardia e Veneto, ma questa sarà la prima volta che tornano insieme nella città che ha fatto da sfondo alla loro amicizia.
«Milano per me è stata casa, soprattutto negli ultimi due anni», confida Mashimo durante le prove. Per Beatrice ed Eleonora, invece, entrambe ormai trasferite a Torino, si tratta di un vero e proprio ritorno alle radici: «Abbiamo studiato qui – dicono – e ogni volta è come ritrovare un vecchio tappeto di casa», aggiungono con un sorriso a margine della conferenza stampa.
## Classico e contemporaneo: il programma della serata
Il concerto propone brani di **Schubert**, **Brahms** e una pagina contemporanea scritta appositamente per loro dalla giovane compositrice milanese **Marta Zoppi**. «È un ponte tra generazioni – spiega Beatrice Dallagnese –. Ci piace far convivere partiture antiche e nuove nello stesso respiro». La scelta del repertorio non è casuale: gli organizzatori dell’Elfo Puccini puntano da tempo su formule miste che avvicinano pubblici diversi.
Si parte con il **Trio op. 8 di Brahms**, seguito dall’interludio breve di Zoppi; a chiudere sarà il celebre Trio op. 100 di Schubert.
L’appuntamento fa parte di una tournée autunnale che ha preso il via a Verona lo scorso 15 novembre e si concluderà a Genova entro fine mese. Numeri contenuti ma costanti: circa **200 spettatori a serata**, secondo gli organizzatori. Il pubblico? Variegato: dai giovani studenti dei conservatori agli appassionati più navigati della musica classica.
## Giovani musicisti già sotto i riflettori
Le sorelle **Beatrice ed Eleonora Dallagnese** hanno appena ricevuto una menzione speciale al Premio “Sivori” di Torino per l’esecuzione cameristica. Il loro percorso passa dal Conservatorio Verdi di Milano fino al Santa Cecilia di Roma, spesso intrecciato con progetti rivolti alle nuove leve della musica.
Wataru Mashimo invece vanta collaborazioni con l’Orchestra della Svizzera Italiana e lo scorso anno ha debuttato come solista al Festival Mito.
«Siamo cresciuti ascoltando cose molto diverse – racconta Eleonora – e vogliamo portare in scena qualcosa di vivo, senza paura nemmeno quando si tratta di un brano contemporaneo». E proprio il rischio non manca mai: molti spettatori più anziani ammettono qualche dubbio sulle novità proposte, ma la curiosità è forte. «Dopo i concerti spesso ci chiedono spiegazioni sulle scelte fatte», aggiunge Beatrice sorridendo.
## Non solo musica: dialogo tra artisti e pubblico
L’appuntamento del **26 novembre** non è solo un concerto. La collaborazione tra Elfo Puccini e il trio risponde anche a una domanda crescente – soprattutto dopo la pandemia – di eventi culturali dove artisti e spettatori possano incontrarsi davvero.
Dopo l’esibizione, infatti, è prevista una breve conversazione informale con i musicisti: «Sarà l’occasione per scambiare qualche parola senza formalità», sottolinea la direzione del teatro.
I biglietti sono disponibili online e in biglietteria, con prezzi che vanno dai **15 ai 25 euro**; previsti sconti per studenti e under 25. L’ingresso apre alle ore 20; chi vorrà potrà restare per un piccolo rinfresco nel foyer, momento ideale per avvicinarsi agli artisti.
In sintesi, domani torna sul palco una formazione nata a Milano ma cresciuta su strade diverse. Tre giovani musicisti impegnati in un repertorio che alterna pagine famose a incursioni nel contemporaneo. Il loro obiettivo? Accorciare le distanze tra chi suona e chi ascolta. Solo così – forse – la musica può davvero tornare a vivere nella città.
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