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Ci pensa il vento trionfa alla 68ª edizione dello Zecchino d’Oro e l’Antoniano dona 125mila pasti con Operazione Pane

Bologna, 1 dicembre 2025 – L’**Operazione Pane dell’Antoniano**, ormai un pilastro nella lotta alla povertà alimentare, ha raggiunto un nuovo importante traguardo: **125mila pasti distribuiti** nell’ultimo anno a Bologna e in altre città italiane. La notizia è stata data questa mattina dai responsabili dell’associazione durante una conferenza stampa nella storica sede di via Guinizelli. Il dato arriva a pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Volontariato e dipinge un quadro chiaro del bisogno che ancora persiste nelle periferie.

## Cresce l’emergenza alimentare nelle città italiane

Gli organizzatori raccontano che le richieste d’aiuto sono aumentate soprattutto negli ultimi mesi. “Le file davanti alla mensa si allungano sempre di più”, ha detto fra **Giovanni Bertuzzi**, responsabile del progetto, davanti a una decina di operatori e volontari. Solo a Bologna – città dove l’Antoniano è nato nel 1953 – sono stati distribuiti quasi 40mila pasti nel 2025, un numero che conferma quanto la struttura sia centrale nella vita della città. Ma l’impegno non si ferma qui: Milano, Roma, Palermo e anche centri più piccoli come Potenza e Crotone hanno ricevuto aiuti grazie alla rete delle mense partner.

La **distribuzione** non riguarda solo il cibo. I volontari raccontano che sempre più spesso chi bussa chiede anche una coperta, un conforto o informazioni su dove dormire. Il freddo intenso delle ultime settimane ha reso ancora più difficile la vita di molti senza fissa dimora. “Arrivano anche famiglie con bambini, non solo persone sole o anziani”, ha aggiunto **Sonia De Meo**, coordinatrice logistica. Dietro ogni piatto di pasta c’è spesso una storia che merita attenzione.

## La raccolta fondi e il cuore della città

Il traguardo dei **125mila pasti** è stato possibile grazie a una raccolta fondi partita lo scorso aprile. La campagna, promossa dall’Antoniano con il sostegno di emittenti locali e aziende private – tra cui una nota catena della grande distribuzione –, ha coinvolto persone di tutte le età. “Abbiamo ricevuto donazioni di ogni tipo: qualche euro, pacchi di alimenti… tutto conta”, ha ammesso fra Bertuzzi.

La risposta dei cittadini è stata decisiva. A fine settembre in piazza Maggiore c’è stata una maratona solidale che ha raccolto circa 50mila euro in poche ore. Anche le scuole si sono mosse: alcune classi elementari hanno preparato biglietti augurali per chi frequenta la mensa, un gesto piccolo ma prezioso.

## Oltre il pasto: un aiuto concreto per ripartire

Nel refettorio dell’Antoniano, aperto dalle 12 alle 14 (con cena il venerdì sera), i numeri raccontano solo metà della storia. Accanto al pasto caldo c’è un vero percorso di **accompagnamento sociale**: consulenze legali per chi perde il lavoro, sportelli per cercare casa, laboratori per tornare a inserirsi nella società. “Non basta riempire la pancia – dice fra Bertuzzi –, cerchiamo di ascoltare e aiutare le persone a ritrovare un equilibrio.”

Un aspetto importante è la collaborazione stretta con i servizi sociali comunali e con associazioni come Caritas, Croce Rossa e cooperative della zona universitaria. Grazie a questo lavoro comune si evitano sovrapposizioni e si riescono a coprire meglio le situazioni più difficili.

## Nuove sfide all’orizzonte

Nonostante il risultato raggiunto, la strada resta dura. Secondo l’Antoniano, negli ultimi due anni le richieste di pasti sono cresciute di oltre il 15%. Segnali evidenti della crisi sociale che investe anche aree considerate benestanti.

Gli operatori sono consapevoli che l’inverno che arriva porterà nuove difficoltà. “Serviranno risorse fresche”, dicono senza nascondere preoccupazione. Intanto il laboratorio musicale dell’Antoniano continua ad accogliere bambini e ragazzi con attività educative gratuite, nella speranza che la solidarietà diventi parte stabile della vita cittadina e non solo emergenza.

Le porte dell’**Operazione Pane** resteranno aperte anche nei giorni festivi. “Perché nessuno resti solo nemmeno a Natale”, ha concluso fra Bertuzzi mentre arrivavano i primi volontari del turno del pranzo.

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