Calabria e Basilicata: il sorprendente 58% dei cittadini è appassionato di lettura - ©ANSA Photo
In Calabria e Basilicata, la situazione della lettura è allarmante: solo il 58% della popolazione sopra i 15 anni ha letto almeno un libro a stampa nell’ultimo anno. Questo dato evidenzia un divario significativo rispetto alla media delle regioni del Centro-Nord, che si attesta al 73%. La carenza di librerie e le limitate attività delle biblioteche contribuiscono a creare un ambiente culturale poco stimolante, aggravando ulteriormente la situazione.
Un’indagine condotta dall’Associazione Italiana Editori (AIE) ha rivelato che il 90% dei comuni calabresi e lucani non ha una libreria. Le biblioteche gestiscono in media soltanto 16 prestiti per mille abitanti, mentre nel Centro-Nord il numero sale a 741. Questo divario non solo limita la crescita culturale dei cittadini, ma ha anche ripercussioni sullo sviluppo economico e sociale delle comunità.
Durante lo Sciabaca Festival, che si svolgerà a Soveria Mannelli il 20 settembre, si terrà un dibattito dal titolo “Libri, biblioteche e politiche per la lettura”. I candidati alla presidenza della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico, discuteranno di come promuovere la lettura e la cultura nella regione. Florindo Rubbettino, consigliere AIE per il Sud, ha sottolineato l’importanza di investire nelle biblioteche per trasformarle in centri di aggregazione e servizi culturali.
Sebbene in Basilicata e Calabria il numero di biblioteche per mille abitanti sia leggermente superiore rispetto al Centro-Nord (0,16 contro 0,13), la qualità e quantità del patrimonio librario sono nettamente inferiori. Si registrano solo 1.127 libri per mille abitanti, rispetto ai 3.244 del Centro-Nord. Inoltre, solo il 19,9% delle biblioteche dispone di un bibliotecario, contro il 63% nel Centro-Nord.
In termini di librerie, le due regioni sono in grave difficoltà: sono attive solo 102 librerie, e il 90% dei comuni non ne ha una. Questo è particolarmente problematico anche nei centri più grandi, dove il 12% della popolazione in città con più di 10.000 abitanti non ha accesso a una libreria.
Studi internazionali dimostrano che un maggiore livello di lettura può influenzare positivamente il Prodotto Interno Lordo (PIL) di una regione. È fondamentale che le politiche culturali siano considerate parte integrante di una strategia di sviluppo socio-economico, e non solo un elemento attrattivo per il turismo. Il dibattito di Soveria Mannelli rappresenta un’opportunità per i cittadini di ascoltare e confrontare le proposte politiche sulla promozione della lettura.
L’AIE e diverse associazioni della filiera sono impegnate a offrire competenze e idee per migliorare la situazione della lettura nel Sud Italia. L’obiettivo è far emergere impegni concreti da parte delle istituzioni, affinché la lettura diventi una priorità nelle politiche regionali. La sfida è grande, ma il potenziale per un cambiamento positivo è reale, e avviare un percorso di crescita culturale è un passo fondamentale verso un futuro migliore per il Sud.
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