Roma, 10 dicembre 2025 – Dal 10 al 12 febbraio 2026, torna a Roma la nuova edizione di “Agrifood Next”, un evento che mette insieme imprese, istituzioni e realtà internazionali per tre giorni interamente dedicati al futuro del settore agroalimentare italiano. Come negli anni scorsi, la manifestazione si terrà nel cuore dell’EUR, negli spazi del Roma Convention Center – La Nuvola. Confermata la partecipazione di delegazioni dalle principali Regioni italiane e da diversi Paesi europei.
“Agrifood Next non è solo una vetrina per mostrare le eccellenze, ma soprattutto un laboratorio dove nascono idee nuove”, ha detto Paolo Ferri, coordinatore dell’evento, durante l’incontro con la stampa di questa mattina. Le date scelte – dal 10 al 12 febbraio – sono studiate per intercettare l’attenzione degli operatori nazionali e stranieri nel momento chiave della loro programmazione annuale. “Aspettiamo oltre settemila visitatori: aziende, enti locali, buyer internazionali. Il coinvolgimento delle Regioni è stato molto ampio: Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia, ma anche Sicilia e Veneto hanno già confermato la loro presenza con stand e workshop”, ha aggiunto Ferri.
Non mancheranno poi operatori da Spagna, Francia e Germania. “Le richieste sono arrivate già a settembre. Solo allora abbiamo capito che serviva dare più spazio agli incontri diretti, al business-to-business e ai laboratori sull’innovazione digitale”, ha spiegato l’organizzatore.
Quest’anno i temi principali saranno sostenibilità ambientale, filiere corte e trasformazione digitale. Non più questioni secondarie: oggi sono il fulcro delle strategie di sviluppo del settore. “Parlare di agricoltura significa anche parlare di tutela del territorio e uso responsabile delle risorse”, ha commentato Maria Giulia De Lorenzi, responsabile ricerca del CREA. Gli incontri tecnici toccheranno argomenti concreti: dal riuso delle acque reflue all’applicazione di tecnologie smart in campagna e in serra.
“La sostenibilità non può più aspettare. Gli operatori vogliono risposte pratiche”, ha sottolineato De Lorenzi. In programma anche sessioni su innovazione varietale e strumenti finanziari per la transizione green. Tra gli ospiti attesi ci sono nomi come Barilla, Mutti e startup specializzate in agritech.
Rispetto alle passate edizioni, quest’anno ci sono alcune novità pensate per avvicinare ancora di più mondo accademico e imprese. L’area formazione ospiterà workshop tenuti da docenti dell’Università di Bologna e della Federico II di Napoli, con focus su blockchain e tracciabilità alimentare. Chi punta all’estero potrà partecipare agli incontri con delegati commerciali dell’ICE e consultare desk informativi sulle nuove rotte dell’export agroalimentare.
“L’Italia esporta quasi il 30% della sua produzione agricola”, ha ricordato un rappresentante della Coldiretti durante la presentazione romana. “Dare strumenti alle piccole imprese per affrontare i mercati esteri resta una priorità”. Saranno presenti anche consorzi che tutelano prodotti Dop e Igp – Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Olio Toscano – con degustazioni guidate pensate per operatori stranieri.
Non mancheranno momenti istituzionali importanti. Alla cerimonia d’apertura ci sarà il ministro dell’Agricoltura; nel pomeriggio del secondo giorno si terrà un confronto tra rappresentanti delle Regioni e amministratori locali su fondi PNRR e investimenti infrastrutturali. “Solo unendo le esperienze pubbliche e private possiamo far crescere davvero il settore”, ha evidenziato Paolo Ferri.
Tra le partnership siglate spiccano sponsor tecnici come Enel X, che porterà progetti pilota sull’energia verde nelle filiere agricole. Saranno presenti studenti degli istituti agrari laziali; infine sarà assegnato un premio alle migliori startup under 30.
L’attesa cresce tra gli addetti ai lavori. “Questi appuntamenti sono fondamentali soprattutto oggi che l’agricoltura deve affrontare cambiamenti profondi”, ha detto Matteo Corsi, produttore toscano contattato ieri sera al telefono. L’obiettivo è costruire una rete più solida tra territori diversi e valorizzare il ruolo chiave delle Regioni nell’innovazione.
Le iscrizioni aperte da metà novembre segnano numeri in crescita rispetto allo scorso anno. Gli organizzatori puntano a una partecipazione forte sia dall’Italia sia dall’estero; la risposta degli espositori stranieri sembra confermare questo trend. A febbraio, fra le vetrate della Nuvola, si capirà davvero quale strada prenderà il futuro dell’agroalimentare italiano.
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