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Arrestato a Messina 17enne con 64 candelotti esplosivi artigianali: detenzione illegale

Roma, 31 dicembre 2025 – Ieri sera, un uomo di 59 anni è stato bloccato dalla polizia nel quartiere Tiburtina, a Roma. Dentro casa sua, gli agenti hanno trovato 64 candelotti artigianali. Secondo gli investigatori, quegli ordigni erano fatti con materiali esplosivi facili da reperire e potevano servire a vari scopi. La polizia è arrivata intorno alle 19:30, dopo una segnalazione anonima al 112.

Blitz in via dei Durantini: la scoperta dei candelotti

Gli agenti della Squadra Mobile, insieme agli artificieri della Polizia di Stato, hanno fatto irruzione nell’appartamento in via dei Durantini. La perquisizione è durata più di due ore. Un operatore ha raccontato che già sulle scale si sentiva l’odore pungente della polvere da sparo. Durante le operazioni sono saltati fuori decine di tubi metallici, nastri adesivi e micce improvvisate. Il vero colpo d’occhio però è stato davanti a un armadietto chiuso a chiave: dentro c’erano ben 64 candelotti fatti in casa, messi con cura accanto a detonatori e polvere da sparo.

“Abbiamo lavorato con la massima attenzione”, ha detto l’artificiere capo, visibilmente stanco per l’intervento. “Questi oggetti possono esplodere anche per un semplice errore”. La zona intorno all’edificio è stata transennata fino a tarda sera. I residenti sono stati invitati a evitare le finestre fino alla fine delle operazioni, dichiarata solo alle 22:15.

L’uomo fermato e le indagini in corso

Il sospettato, M. C., romano, era già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati legati ai fuochi pirotecnici. Non aveva però nessuna autorizzazione per tenere esplosivi né precedenti per reati violenti. Gli investigatori stanno cercando di capire se quei candelotti artigianali fossero destinati al mercato nero dei botti, molto attivo proprio in vista del Capodanno romano.

Durante l’interrogatorio, l’uomo avrebbe ammesso in parte le proprie responsabilità. “Non pensavo fosse così grave”, avrebbe detto agli agenti sottovoce, spiegando che quei manufatti erano fatti per un “uso personale”. Ma la quantità trovata e il modo in cui erano conservati hanno insospettito la polizia. Al momento non emergono legami con gruppi eversivi o organizzazioni criminali, ma la Digos ha aperto un fascicolo esplorativo.

Paura tra i residenti e allarme sicurezza

Nel quartiere Tiburtina la notizia ha fatto scattare l’allarme tra chi abita lì vicino. Alcuni condomini si sono radunati davanti al portone subito dopo il sequestro, esprimendo paura e preoccupazione. “Qui vivono tante famiglie – ha raccontato una giovane mamma al quarto piano – pensare che uno possa nascondere certe cose fa davvero impressione”.

Le autorità hanno richiamato l’attenzione sui rischi legati agli ordigni artigianali fuori controllo. “Anche pochi grammi di queste sostanze possono causare danni gravissimi”, ha ricordato il dirigente della Questura durante un breve punto stampa notturno sul posto. Gli esperti avvertono che i fuochi illegali aumentano proprio nelle settimane prima del 31 dicembre: solo nel 2024 nella provincia di Roma sono stati sequestrati più di 350 chili di materiale esplosivo.

Cosa succede adesso: le mosse della Procura

L’uomo resta fermo al commissariato locale in attesa dell’udienza di convalida. La Procura di Roma ha aperto un’indagine per detenzione illegale di esplosivi; rischia una pena severa secondo le leggi vigenti. Nel frattempo la polizia scientifica sta analizzando sia i resti dei candelotti sia i dati contenuti in due cellulari trovati nell’appartamento, alla ricerca di possibili contatti o acquirenti.

Solo nelle prossime ore si capirà se si tratta davvero di un caso isolato o se dietro ci siano altre persone coinvolte. Intanto la questura invita tutti a segnalare qualsiasi movimento sospetto: “In giorni come questi – ha concluso il dirigente della Mobile davanti ai giornalisti – la collaborazione della gente può fare davvero la differenza”.

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