Roma, 30 dicembre 2025 – Questa mattina il Comitato “Esistono i diritti” ha chiesto ufficialmente un incontro al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per parlare della situazione delle persone senza fissa dimora nella capitale e nel resto della regione. L’iniziativa arriva dopo settimane di proteste, sit-in e raccolte firme che si sono concluse con un appello diretto al presidente della giunta regionale: “Vogliamo risposte concrete e tempi certi“, si legge nella nota diffusa dal comitato.
Un appello urgente sulle emergenze sociali
Nel documento consegnato in via Cristoforo Colombo, i rappresentanti del comitato – tra cui Marta Rossi e Sandro Cavallari, volti noti delle mobilitazioni in piazza Santi Apostoli – chiedono di affrontare finalmente, “senza più rinvii”, l’emergenza abitativa e i servizi di assistenza sanitaria per chi vive ai margini. “Non possiamo più aspettare mentre centinaia di persone passano la notte tra le stazioni, sulle panchine, sotto i portici,” ha detto Cavallari al telefono poco dopo l’invio della richiesta.
Il Comitato “Esistono i diritti” è nato lo scorso ottobre dopo la chiusura di alcuni dormitori pubblici nella zona di Ostiense e il moltiplicarsi delle segnalazioni su casi di malnutrizione e carenze igieniche. Da allora i membri hanno organizzato turni notturni per monitorare la situazione, raccolto testimonianze e stretto rapporti con diverse realtà del volontariato, inclusi operatori di Caritas e Sant’Egidio.
Le richieste che non ammettono ritardi
Nella lettera indirizzata a Rocca, il comitato chiede cose precise: riaprire i dormitori chiusi da settembre, potenziare i servizi di pronto intervento sociale e aggiornare la mappatura delle presenze nei municipi più colpiti dall’emergenza. “Chiediamo anche risorse per la medicina di strada,” si legge nel testo firmato dal direttivo, “e un tavolo tecnico aperto alle associazioni.”
Il tema torna d’attualità dopo gli ultimi dati dell’Istat: secondo l’ultimo censimento (pubblicato il 20 novembre), nel Lazio vivono circa 6.300 persone senza una casa, almeno la metà solo a Roma. E gli operatori temono che questi numeri aumenteranno con l’arrivo del freddo.
Le istituzioni per ora restano in silenzio
Dalla Regione non arrivano risposte ufficiali. Fonti vicine a Rocca spiegano che la richiesta sarà esaminata “con attenzione”, soprattutto alla luce degli interventi già avviati per fronteggiare l’emergenza freddo. Ma secondo quanto raccolto da alanews.it, nei prossimi giorni non sono previste convocazioni formali.
Nel frattempo, a piazza del Campidoglio, la tensione resta alta. “Ci sono persone che rischiano la vita ogni notte,” ha ricordato ieri sera una volontaria del centro Baobab Experience, impegnata nelle distribuzioni di coperte vicino alla stazione Tiburtina. “Non possiamo limitarci alle solite promesse,” ha aggiunto sottolineando quanto sia “indispensabile” un confronto istituzionale chiaro e aperto.
Emergenza senza fine nelle strade di Roma
Sul campo le situazioni difficili si accumulano senza sosta: da Termini a San Lorenzo, il volontariato segnala un aumento degli accessi ai servizi mobili e alle mense serali. Il fenomeno non riguarda solo adulti stranieri: secondo l’associazione Nonna Roma, circa un terzo degli assistiti a dicembre sono italiani, spesso persone rimaste senza lavoro negli ultimi mesi.
“Ci sentiamo invisibili,” racconta Giuseppe, 54 anni, ospite temporaneo in una struttura nel municipio IV da due settimane. “Ho lavorato trent’anni nei cantieri. Poi è finita così, senza sapere dove andare.” Storie come la sua – raccolte dagli attivisti in queste settimane – continuano ad aumentare la pressione sulla Regione perché passi dai proclami ai fatti concreti.
Attesa ma pronta a nuove mobilitazioni
Il Comitato “Esistono i diritti” aspetta una risposta ufficiale. Intanto promette nuove azioni se tutto rimarrà come prima: sit-in, conferenze stampa e momenti pubblici sono già fissati per i primi giorni del nuovo anno davanti alla sede della Regione Lazio.
“Speriamo che questa volta ci ascoltino davvero,” confida Marta Rossi con una punta di stanchezza ma anche determinazione. La richiesta è sul tavolo; ora tutto dipende dal presidente Rocca e dalla sua giunta.





