Roma, 26 dicembre 2025 – Ieri sera, nel cuore della capitale, Nuovo IMAIE ha consegnato un premio speciale a Matteo Paolillo, ricordando con emozione la figura di Antonello Fassari. L’attore e cantante, noto soprattutto per il ruolo di Edoardo Conte nella serie “Mare Fuori”, è stato scelto dalla società di collecting italiana per l’impegno e il talento mostrati negli ultimi mesi. La cerimonia si è svolta al Teatro Quirino, poco dopo le 21, davanti a una platea di professionisti e artisti. Un momento breve ma intenso, carico di applausi e con la partecipazione dei familiari di Fassari.
Il premio dedicato ad Antonello Fassari
Quest’anno il premio Nuovo IMAIE ha assunto un significato particolare. L’ente, da anni impegnato a difendere i diritti degli artisti interpreti ed esecutori in Italia, ha deciso di intitolare questa menzione speciale alla memoria di Antonello Fassari, scomparso lo scorso aprile. “Abbiamo voluto ricordare un uomo che ha lasciato un segno nella televisione e nel teatro italiani – ha detto il presidente Andrea Miccichè –. Affidare questo riconoscimento a una voce giovane come Paolillo ci è sembrato il modo migliore per far vivere la sua eredità nel futuro”.
Il Teatro Quirino si è riempito già dalle 20. Tra gli spettatori volti noti come Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi. L’atmosfera era raccolta, quasi intima. Poi è arrivato l’annuncio del vincitore, le telecamere si sono accese e un applauso ha rotto per qualche secondo il silenzio.
Matteo Paolillo: “Una responsabilità”
Quando è salito sul palco, Paolillo si è fermato un attimo. Ha guardato il pubblico stringendo la statuetta con il nome di Fassari. “Questo premio non è solo mio – ha detto –, ma rappresenta un percorso condiviso. Sento sulle spalle una grande responsabilità”. Il pubblico lo ha ascoltato in silenzio, quasi trattenendo il respiro.
Negli ultimi mesi, l’attore ha vissuto una vera svolta: “Mare Fuori” è diventato un fenomeno nazionale e oltre, portando la sua voce nelle case di tanti giovani. “Vengo da una famiglia semplice – ha raccontato a margine –. Per me questi riconoscimenti servono soprattutto a non dimenticare da dove si parte”.
Classe 1995, nato e cresciuto a Salerno, prima della tv Paolillo si era fatto strada nella musica con piccoli live nei locali della città. Nuovo IMAIE lo ha scelto proprio per l’“energia nuova che sta portando nel panorama degli interpreti italiani”, si legge nella motivazione ufficiale.
Il ricordo di Fassari
L’emozione più forte è arrivata quando hanno preso la parola i familiari di Antonello Fassari. Sua sorella ha ringraziato “per questo gesto che tiene vivo il suo nome tra le nuove generazioni”. Sul palco sono saliti anche due storici colleghi: Massimo Ghini e Lunetta Savino, che hanno parlato con affetto di chi – come Fassari – “è stato maestro senza mai mettersi al centro”.
Fassari, scomparso all’età di 71 anni lo scorso aprile, aveva segnato con la sua presenza sia il cinema degli anni Ottanta sia la fiction italiana più recente. Rimane indelebile per molti la sua interpretazione del burbero ma ironico Diego Lopez in “I Cesaroni”. Durante la premiazione scorrevano immagini tratte dai suoi lavori più famosi; in sala si percepivano risate soffuse e qualche occhiata commossa.
Nuovo IMAIE e tutela degli artisti
Fondata nel 2010, Nuovo IMAIE gestisce i diritti degli artisti interpreti ed esecutori in tutta Italia. Ogni anno organizza eventi e bandi per sostenere i giovani dello spettacolo. Secondo i dati forniti durante la serata, sono oltre 30mila gli iscritti in Italia.
“Premiare Paolillo nel nome di Fassari significa credere in una continuità”, ha sottolineato il presidente Miccichè dopo l’evento. Il premio speciale torna così al centro dell’attenzione dopo una stagione difficile per il mondo dello spettacolo italiano: fatta di grandi successi ma anche di perdite importanti.
Solo allora, tra un applauso e qualche abbraccio dietro le quinte, la cerimonia si è chiusa senza clamori eccessivi. Paolillo si è fermato a parlare con alcuni giovani colleghi: “Bisogna studiare sempre”, ha detto sorridendo.
Nel foyer restava ancora nell’aria l’eco delle parole appena dette. E per quella sera Roma ha fatto da ponte tra generazioni diverse: tra la memoria di Fassari e l’entusiasmo di chi sta iniziando adesso.





