Acido folico, una vitamina troppo spesso sottovalutata: come assumerla e in cosa può aiutarti

L’acido folico è una vitamina dagli incredibili benefici per l’organismo. Scopriamo quando e come assumerla per sfruttarne ogni virtù.

Noto anche come vitamina B9, l’acido folico è un elemento multiuso, dai molteplici benefici per l’organismo dei bambini e degli adulti.

Quando assumere acido folico
Quando assumere acido folico (Arabonormannaunesco.it)

L’acido folico appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili che non possono essere accumulate sistematicamente nell’organismo. Il calcio viene accumulato, il grasso anche, l’acido folico invece no e di conseguenza occorre assumerlo tramite l’alimentazione per permettere al nostro corpo di metabolizzare la quantità di cui ha bisogno.

La vitamina B9 è coinvolta nei processi essenziali della crescita cellulare, è impiegata nella sintesi del DNA (ecco perché viene prescritto alle donne in gravidanza) e previene gravi malformazioni congenite del feto. Inoltre l’acido folico protegge dalla possibile insorgenza di patologie cardiovascolari riducendo i valori dell’omocisteina nel sangue. Previene anche l’anemia grazie alla sintesi cellulare dell’emoglobina. L’importanza di questa vitamina, dunque, è fuori discussione ma come introdurla nel nostro corpo?

Come assumere acido folico per tutelare la nostra salute

Assumere acido folico è importante soprattutto in periodi di stress oppure durante la gravidanza o l’allattamento. Gli alimenti che contengono vitamina B9 sono principalmente le verdure a foglia larga come insalata e spinaci o a foglia verde come carciofi, asparagi, broccoli.

Quali alimenti contengono acido folico
Quali alimenti contengono acido folico (Arabonormannaunesco.it)

L’acido folico si trova anche nella rucola, nel radicchio, nell’invidia e nella bietola e in quantità importanti anche nei pomodori, nelle rape rosse e nel cavolfiore. La carne di fegato contiene la vitamina B9 così come il latte e i cereali integrali.

Per quanto riguarda la frutta, l’acido folico è contenuto nella frutta secca (mandorle, noci, pistacchi, nocciole) e nelle arance, limoni, kiwi, mandarini, clementini e avocado. Anche i legumi hanno la vitamina e contribuiscono all’assimilazione dell’acido folico.

Pur mangiando molti di questi alimenti l’accumulo, come già spiegato, non è possibile. Significa che si potrebbe andare incontro ad una carenza soprattutto se il cibo viene cotto dato che l’acido folico risente del calore eccessivo. In caso di dosaggio insufficiente, potrebbe essere utile coprire il fabbisogno giornaliero con integratori. La carenza potrebbe essere legata ad un abuso di alcool, al diabete mellito, alla celiachia o a fattori di origine genetica.

Tra i sintomi di una carenza segnaliamo la debolezza muscolare e la sensazione di stanchezza diffusa, difficoltà di concentrazione, cefalea, pallore, perdita di peso e inappetenza. Infine nei casi gravi si va incontro all’anemia. In caso di sintomi è bene consultare il proprio medico di famiglia che saprà consigliare la strada da seguire.

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