Vite al limite, il percorso è difficilissimo ma alla fine Michael diventa un esempio per tutti

“Vite al Limite”, il programma televisivo offre uno spaccato sulle condizioni di pazienti patologicamente obesi. Alcuni di essi ritrovano salute e benessere grazie all’aiuto del Dr Nowzaradan. La storia di Michael Blair.

“Vite al Limite” è uno show televisivo che apre, stagione dopo stagione, una finestra sulle battaglie quotidiane di pazienti che affrontano gravi disturbi alimentari e dipendenze fino ad arrivare ad un’obesità patologica. 

Vite al limite Michael Blair
Vite al limite, l’incredibile trasformazione di Michael Blair (Screenshot da YouTube) Arabonormannaunesco.it

Il programma segue da vicino il percorso di queste persone, offrendo loro un sostegno professionale attraverso l’aiuto di esperti del settore bariatrico come il rinomato Dr. Nowzaradan.

Il chirurgo interviene attraverso un’operazione di bypass gastrico. Tuttavia, chiede ai suoi pazienti di impegnarsi con dieta ed esercizio fisico, impartendo una routine che possa modificare per sempre le loro abitudini. Vi raccontiamo la storia incredibile di uno di essi: Michael Blair.

Vite al limite: Michael Blair è stato uno dei più grandi successi del Dr. Nowzaradan

Il nono episodio della nona stagione di “Vite al limite” è stato dedicato al paziente Michael Blair. L’uomo aveva 43 anni, originario di Conroe, nello stato del Texas; aveva raggiunto il peso straordinario di 276 kg. 

Vite al limite Michael Blair
Michael Blair, ecco com’è oggi. (Facebook @Kimberly Blair) Arabonormannaunesco.it

A causa delle sua mole, le sue attività quotidiane erano fortemente limitate. Si vergognava del suo aspetto, si sentiva spesso depresso e disperato. Sentiva come se fosse costantemente a contatto con una bomba a orologeria pronta ad esplodere: non avrebbe vissuto ancora a lungo. Aveva paura per sua moglie; non voleva lasciarla sola.  Michael aveva timore perfino di uscire con la famiglia, non se la sentiva di assistere agli eventi scolastici dei figli e soffriva di agorafobia.

I suoi problemi con il cibo sono sorti dopo che il padre lo abbandonò quando era solo un bambino. Michael andò a vivere dai nonni e lì veniva rimpinzato di dolciumi per dargli consolazione. Crescendo le cose non migliorarono; è stato vittima di bullismo da parte dei suoi coetanei e continuava a mangiare per trovare conforto.

Pertanto, decise che era giunto il momento di chiedere un aiuto professionale. Si è rivolto con fiducia al Dr. Nowzaradan e ha seguito con scrupolo tutte le sue indicazioni. Si è attenuto il più possibile alla dieta e al programma di esercizi fisici. Inoltre, ha iniziato un percorso di psicoterapia per affrontare il suo pesante bagaglio emotivo.

Ha perso una quantità immane di peso. Dal profilo social di sua moglie Kimberly è possibile notare il suo cambiamento. Michael oggi pratica arti marziali e fa regolarmente meditazione come parte delle sue abitudini giornaliere.

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