Visita fiscale, cosa rischia il dipendente se non viene trovato in casa

Che cosa succede se il dipendente non si fa trovare a casa nel corso della visita fiscale: quali sono i rischi e a cosa si può andare incontro.

Partiamo dal presupposto che i dipendenti che hanno problemi di salute a prescindere dal tipo, possono chiedere e hanno diritto ad avere l’indennità di malattia per potere riposare e guarire con la giusta tempistica senza rinunciare alla retribuzione: tutto quello che devono fare è presentare un certificato medico e garantire la reperibilità in alcune fasce orarie.

Visita fiscale, quali sono le conseguenze se non si è a casa?
Visita fiscale -arabonormannaunesco.it

Questo punto è fondamentale e serve per le visite fiscali che vengono fatte come controllo e che sono richieste dall’Inps o dal datore di lavoro stesso per verificare che il lavoratore stia male davvero e che sia a casa, infatti la persona incaricata deve confermare che il certificato medico sia esatto.

Ma che cosa succede nel caso in cui il lavoratore non venisse trovato a casa come è giusto che sia in quel determinato periodo di tempo: quali sono le decisioni che poi verranno prese e quali le conseguenze? Entriamo nel merito della questione.

Visita fiscale, che cosa rischia chi non viene trovato a casa

Quindi è davvero importante che il lavoratore che chiede la malattia si faccia trovare a casa per i controlli, le fasce orarie sono diverse in base al fatto che il lavoratore sia privato o pubblico: nel primo caso è chiesta la reperibilità dalle ore 10 alle ore 12 del mattino e dalle ore 17 alle ore 19 del pomeriggio tutti i giorni della settimana (festivi compresi).

Visita fiscale, se non si è a casa ci sono delle conseguenze
Visita fiscale -arabonormannaunesco.it

Per capirci meglio, come da ultime decisioni, gli orari sono stati estesi per chi è dipendente pubblico ed è costretto alla reperibilità per ben sette ore giornaliere: solo in questo modo viene assicurato il riconoscimento dell’indennità.

Le conseguenze per il lavoratore assente alla visita fiscale possono cambiare a secondo della situazione in cui ci si trova e quindi:

  • Se si tratta della prima assenza o di un comportamento ripetuto;
  • se l’assenza viene poi giustificata o meno;
  • quando doveva avvenire la visita rispetto alla prognosi;
  • le eventuali urgenze.

Per quello che invece è il piano economico, le conseguenze sono:

  • Il lavoratore assente alla prima e unica visita fiscale perde l’indennità di malattia per i primi 10 giorni;
  • assenza alla prima visita fiscale: perdita dell’indennità per 10 giorni o, se minore, per il tempo che precede la seconda visita;
  • assente alla seconda visita fiscale perde l’indennità per il periodo residuo dei primi 10 giorni di malattia e subisce una riduzione del 50% dell’indennità per i giorni rimanenti;
  • assente alla terza visita subisce l’interruzione dell’indennità dal giorno stesso, ma il trattamento riprende con la successiva visita che conferma la prognosi;
  • assente alla visita fiscale per dei motivi che poi sono giustificati e che non si presenta alla visita ambulatoriale perde l’indennità per i primi 10 giorni di malattia;
  • se non si viene trovati alla visita fiscale e non c’è una giustificazione ma si sottopone alla visita ambulatoriale che ne conferma la prognosi perde l’indennità di malattia per il periodo tra l’assenza e la visita.
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