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Verbania presenta 30 opere di Troubetzkoy mai viste prima

Dal primo settembre 2025, il Museo del Paesaggio di Verbania si prepara a un’importante transizione artistica, con un evento di grande rilevanza per gli amanti dell’arte. Quarantatré sculture di Paolo Troubetzkoy, il celebre scultore e ritrattista, lasceranno temporaneamente le sale del museo per essere esposte in prestito al prestigioso Musée d’Orsay di Parigi. La mostra, intitolata “Paul Troubetzkoy. Le prince sculpteur,” si svolgerà dal 30 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, rappresentando un’opportunità unica per valorizzare il talento di questo artista che ha saputo unire la tradizione scultorea europea con l’evoluzione del panorama artistico americano.

Dopo Parigi, le opere di Troubetzkoy saranno trasferite alla Gam – Galleria d’Arte Moderna di Milano, dove saranno esposte dal 27 febbraio al 28 giugno 2026. Questo tour espositivo è un riconoscimento significativo per Troubetzkoy, che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte. Tuttavia, in attesa di questo prestigioso scambio culturale, il Museo del Paesaggio di Verbania non rimarrà a bocca asciutta: dal 6 settembre 2025, infatti, il museo presenterà una selezione di circa trenta sculture, opere che fino ad ora erano conservate in deposito.

Le opere in mostra

La direttrice artistica e conservatrice del Museo del Paesaggio, Federica Rabai, ha anticipato alcune delle opere che saranno esposte. Tra queste spicca una grande scultura del 1929 che ritrae Jean Bugatti, il figlio del fondatore della celebre casa automobilistica Bugatti, mentre guida un’auto. Questo pezzo non è solo un esempio della maestria di Troubetzkoy nel ritrarre figure umane, ma è anche un simbolo della connessione tra arte e industria, un tema ricorrente nelle opere dell’artista.

Un’altra sezione della mostra sarà dedicata al periodo americano di Troubetzkoy, un capitolo fondamentale nella sua carriera che ha visto l’artista interagire con le icone di Hollywood. Le sculture di star del cinema, pellerossa e cowboy rappresentano non solo la versatilità del suo talento, ma anche la sua capacità di catturare l’essenza dei tempi in cui viveva. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Troubetzkoy divenne un punto di riferimento per molti artisti e celebrità, il cui fascino si riflette nelle sue opere.

La vita e l’eredità di Troubetzkoy

Paolo Troubetzkoy nacque a Verbania nel 1866, figlio del principe russo Pietro e della cantante americana Ada Winans. Questa duplice eredità culturale influenzò profondamente la sua formazione artistica. Dopo aver trascorso parte della sua giovinezza a Milano e in Russia, Troubetzkoy si trasferì a Parigi, dove iniziò a farsi notare nel panorama artistico europeo. La sua carriera decollò realmente quando, nel 1914, si trasferì negli Stati Uniti, dove visse tra New York e Los Angeles. Qui, si dedicò ai ritratti di personaggi famosi del cinema, consolidando la sua reputazione come scultore di grande talento.

Oltre ai ritratti, Troubetzkoy è noto per le sue opere che celebrano la vita animale e la natura. Fu un fervente sostenitore della causa animalista, e le sue sculture di animali sono considerate tra le più significative del suo repertorio. La sua attenzione per il mondo animale non era solo una questione estetica, ma rifletteva anche una profonda sensibilità verso la vita e la natura, che permeava ogni sua creazione.

Un’importante occasione culturale

La mostra che si terrà a Verbania rappresenta un’importante occasione per riscoprire il lavoro di un artista che ha saputo interpretare il suo tempo con uno sguardo originale e innovativo. Le opere esposte, solitamente in deposito, offriranno ai visitatori un’opportunità unica per apprezzare la varietà e la ricchezza del suo linguaggio artistico. La selezione delle sculture sarà arricchita da un contesto storico e culturale che aiuterà a comprendere meglio l’impatto di Troubetzkoy sia sulla scena artistica del suo tempo sia sulle generazioni successive.

Questa iniziativa non solo celebra la figura di Troubetzkoy, ma sottolinea anche il ruolo fondamentale del Museo del Paesaggio come custode della memoria e della cultura locale. La decisione di esporre opere che normalmente rimangono nell’ombra dei depositi è un gesto che riflette il desiderio di rendere l’arte accessibile a tutti, promuovendo un dialogo tra passato e presente.

Il Museo del Paesaggio, quindi, non è solo un luogo di conservazione, ma un vero e proprio centro di diffusione culturale, pronto a valorizzare i tesori artistici di Verbania e a collocarli nel contesto più ampio della storia dell’arte. Con l’avvicinarsi della mostra, l’aspettativa cresce, e non rimane che attendere con entusiasmo l’apertura di questa finestra sul mondo di Paolo Troubetzkoy.

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