Vasco Rossi e il forte legame con i Rolling Stones: “Ho detto di no a Mick Jagger”, ma c’è un perché

Il rocker italiano non ha mai negato la sua passione per la band di Mick Jagger, eppure, in tempi non sospetti ha rifiutato la possibilità di salire sul palco con lui: ecco perché

In Italia c’è un unico re del rock: Vasco Rossi. Il cantautore di Zocca, nella provincia modenese, è stato il capostipite di una sregolatezza, anzi di una “spericolatezza”, della musica italiana che ha modellato – e continua a modellare – generazioni e generazioni di pubblico adorante. Per sua stessa ammissione, Vasco è un “provocautore”, capace di calcare il palco con una presenza scenica monumentale. Un’arte, quella di fare performance, che Rossi ha “imparato” dal sacro Graal del rock mondiale: i Rolling Stones. Già, da sempre il rocker italiano ha ribadito quanto Mick Jagger e i suoi abbiano influito sul suo modo di fare musica, sul suo modo di essere un performer, sul suo modo di essere Vasco. Anche quando molti colleghi hanno iniziato ad avere perplessità sulla musica dei Rolling Stones, il cantautore italiano ne ha sempre difeso e ribadito l’insostituibile contributo offerto al rock. Eppure, c’è un piccolo aneddoto impensabile che riguarda proprio il rocker di Zocca e Mick Jagger, con un cliffhanger che in pochi si sarebbero aspettati.

Già, perché 30 anni fa, nel 1990, Vasco Rossi ebbe l’opportunità di aprire i concerti dei Rolling Stones, ma rifiutò. Ci credete? Dopo le sue esibizioni a San Siro e al Flaminio di Roma, che registrarono un successo senza precedenti, i Rolling Stones chiamarono Vasco per unirsi a loro nei tre concerti, previsti il 25 e 26 luglio a Roma e il 28 a Torino, dopo otto anni dalla loro ultima data italiana. Infatti, nonostante la band inglese si aspettasse  le aspettative di un triplice sold-out, le vendite in realtà furono più modeste del previsto. Dunque, il promoter David Zard, di fronte alla necessità di ravvivare l’interesse, pensò di aggiungere un artista italiano di peso alla lineup. Vasco Rossi fu la soluzione proposta a pochi giorni dal primo concerto. Tuttavia, inaspettatamente, il rocker italiano declinò l’offerta. La decisione di Vasco di dire no a un’opportunità così prestigiosa rimane un episodio sorprendente nella storia della musica italiana. Ma perché?

Le parole di Vasco Rossi 

Vasco è sempre stato un grande cultore della band di Mick Jagger. Più volte durante la sua carriera ha ammesso di esserne stato ispirato fin dagli esordi, ribadendo l’importanza cruciale che i Rolling Stones hanno avuto nella sua vita. La loro influenza si estende oltre il solo ambito musicale, coincidendo con la passione condivisa per il rock. Tuttavia, è soprattutto sul fronte motivazionale che Mick Jagger, Keith Richards e i loro compagni hanno lasciato un’impronta indelebile su Vasco. Dalla celebre band britannica, Vasco ha imparato l’arte della provocazione. Dalle memorabili esibizioni di Mick Jagger, il cantautore italiano ha tratto una lezione artistica che ha sempre incarnato sul palco, mirando a scioccare e provocare il suo pubblico. Per Vasco, l’influenza dei Rolling Stones non si limita a una mera ispirazione musicale: i musicisti inglesi sono stati piuttosto la musa della sua performance. Grazie a loro, Vasco Rossi ha imparato a essere, prima di tutto, un autentico performer.

Per questo non è  così sbagliato affermare come i Rolling Stones siano stati il faro del rocker di Zocca. Quando ha visto Mick Jagger per la prima volta a intorno ai quattordici anni, Vasco è stato folgorato dalla loro capacità di provocare, imparando da loro che durante le esibizioni dal vivo è necessario offrire uno spettacolo “totale” con contenuti completi, una band solida, potenza del suono, luci e scenografia che suscitino spettacolarità. Solo in questo modo, i fan tornano a casa sconvolti dalle emozioni, felici, sognanti e con qualche speranza in più. L’artista, in fondo, ha il compito di prendere per mano il pubblico, farlo volare e far credere che niente è impossibile.

Vasco Rossi sul palco
Vasco Rossi sul palco | FACEBOOK @vascorossi

Ma torniamo indietro al 1990, quando Vasco Rossi registrò un clamoroso sold out a San Siro, mentre persino i Rolling Stones faticavano a vendere biglietti. Fu per questo motivo che il manager dei Rolling Stones propose che l’astro del rock italiano potesse “combinare” qualcosa con Mick Jagger e il resto della band. Un sogno che si avvera per quell’adolescente di Zocca che aveva imparato la musica da quei ragazzacci inglesi. Ma ancora una volta, Vasco sorprese tutti rifiutando l’offerta e andando avanti . Ovviamente, il rifiuto fece scalpore, ma si trattava di una presa di posizione identitaria.

I motivi del rifiuto

Un duetto con Mick Jagger avrebbe dovuto avere un senso artistico ben preciso, non poteva essere basato su una mera strategia  commerciale. Inoltre, per una volta i cantanti italiani si erano dimostrati più capaci di catalizzare le vendite del botteghino rispetto ai loro colleghi internazionali, da sempre costi come le uniche vere star da idolatrare. In più, era Vasco che aveva già registrato più sold out in un colpo solo. San Siro compreso. Oggi è normale affittare uno stadio, ma una volta non era così. Nel secolo scorso, si partiva dalle balere, passando per le discoteche, fino ad arrivare al massimo ai palasport o a piccole arene all’aperto. Ma Vasco aveva fatto di più: era arrivato agli stadi.

Come dichiarato allora da Enrico Rovelli, ai tempi manager di Vasco: “La proposta è lusinghiera sia per me sia per Vasco, candidato a salvare i concerti del mitico gruppo. Fatta oggi, però la riteniamo affrettata, e pertanto impossibile. Una collaborazione a questo livello va organizzata seriamente molto tempo prima e non in extremis”. I Rolling Stones saranno stati pure i Rolling Stones. Ma Vasco era Vasco.

I Rolling Stones e il rock italiano

“Non so se il rock come forma di musica abbia un futuro, se durerà ancora a lungo o se vivrà in una forma fossilizzata – ha dichiarato di recente nel corso di un’intervista il cantante dei Rolling Stones Mick Jagger Certo, oggi mi stupisce che la più grande rock band nel mondo sia italiana. L’Italia ha una tradizione musicale fantastica, ma non è certo conosciuta per le rock band”. Sapete di chi stava parlando? Ovviamente dei Maneskin.

La rock band romana composta da Damiano, Vic, Ethan e Thomas aveva già avuto l’onore di aprire il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas nel 2021, riscuotendo un grandissimo successo tra il pubblico, al punto da guadagnarsi la sincera ammirazione di Mick Jagger. Non a caso, i Maneskin sono stati spesso celebrati come il gruppo rock del nuovo millennio, raccogliendo record come se piovessero. Poi, se l’affermazione del leader dei Rolling Stones sia un complimento alla musica italiana – e al talento dei Maneskin – o una constatazione amara che qualcuno abbia rubato lo scettro del rock all’Inghilterra, è un giudizio che non ci compete.

L'incoronazione @tvboy
L’incoronazione @tvboy | FACEBOOK

Sicuramente, si tratta di un’ammissione importante, che ha colpito non pochi fan. Tra questi, anche il celebre  street artist Tvboy, che ne ha tratto ispirazione per una nuova opera d’arte. Infatti, l’artista ha deciso di decorare a suo modo il muro di un edificio in vicolo del Fico a Roma, ritraendo Mick Jagger intento ad incoronare Damiano David, il frontman dei Maneskin. In poco tempo, il murales, dall’iconico titolo “L’incoronazione” ha fatto il giro del Web, tanto che lo stesso frontman dei Maneskin lo ha ricondiviso suoi suoi profili social.

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