Palermo, 15 dicembre 2025 – Una mattina diversa dal solito, quella vissuta oggi dai bambini ricoverati all’Ospedale dei Bambini “Giovanni Di Cristina” di Palermo. Grazie all’iniziativa “Natale con la Fise”, promossa dalla Federazione Italiana Sport Equestri insieme alla direzione sanitaria, è tornato un po’ di colore in corsia. Per il terzo anno consecutivo, regali e sorrisi hanno fatto compagnia ai piccoli pazienti, rendendo più lieve il periodo delle feste per chi lo passa lontano da casa.
Sport, solidarietà e sorrisi: la Fise porta il Natale in ospedale
Poco dopo le 10, tra le stanze del reparto pediatrico, sono arrivati – accolti da qualche timido applauso – alcuni rappresentanti della Fise Sicilia, insieme ad atleti in divisa e volontari. Tra pacchi colorati e canti natalizi diffusi dagli altoparlanti del corridoio centrale, i bambini hanno ricevuto piccoli doni: libri illustrati, peluche e materiale scolastico. Dettagli che, come raccontano medici e genitori, fanno davvero la differenza. “Vedere il sorriso dei nostri bambini, anche solo per qualche minuto, è qualcosa che non si può spiegare”, confida Antonella Licata, infermiera del reparto.
L’idea dietro questa iniziativa è semplice: avvicinare i più piccoli al mondo del cavallo anche quando la malattia li costringe a una pausa forzata. “Portiamo la nostra passione fuori dai campi gara – spiega Gianluca Di Lorenzo, presidente regionale Fise – perché crediamo nel valore sociale dello sport equestre. In giornate come queste il cavallo diventa simbolo di speranza e rinascita”.
La reazione dei bambini e l’impegno della Federazione
Qualcuno dei più coraggiosi ha indossato la classica giacca rossa degli atleti Fise; altri si sono limitati a scartare i regali con occhi pieni di curiosità, seduti accanto ai familiari sul letto. “Mio figlio aspettava il Natale da settimane – racconta Rosa Palmisano, mamma di un paziente – ma temeva di perderlo in ospedale. Oggi invece si è sentito davvero parte della festa”. Tra stelle di carta e fili dorati che decorano le corsie non sono mancati selfie di gruppo e piccole esibizioni degli atleti. Hanno raccontato storie di gare e cavalli con foto e aneddoti semplici ma coinvolgenti.
La Federazione Italiana Sport Equestri, attiva da anni in Sicilia con progetti nelle scuole e nei centri giovanili, conferma così la sua attenzione verso l’inclusione. “Non si tratta solo di sport – sottolinea Di Lorenzo –, ma di prendersi cura della crescita dei ragazzi più fragili”. Parole che trovano eco nelle dichiarazioni della direttrice sanitaria Anna Rita Lima: “Iniziative come questa aiutano i bambini a non sentirsi soli. E danno forza anche a noi operatori”.
Un’iniziativa che si rinnova: come nasce “Natale con la Fise”
Secondo gli organizzatori, “Natale con la Fise” è nata nel 2022 come evento limitato ad alcuni ospedali della provincia. “Era il periodo della pandemia – ricorda Silvia Scuderi, referente eventi Fise Sicilia – volevamo far sentire la nostra vicinanza. All’inizio ci collegavamo in videochiamata; oggi invece possiamo esserci di persona”. Con il tempo l’iniziativa si è allargata ad altri centri pediatrici della regione. Quest’anno appuntamenti simili sono previsti anche a Catania e Messina.
Il progetto trova sostegno sia in alcune aziende locali – che donano materiale scolastico –, sia in privati cittadini. Non mancano le adesioni spontanee: giovani volontari, spesso atleti delle società affiliate Fise, che nelle settimane prima del Natale aiutano a raccogliere regali o organizzare momenti di gioco.
Solidarietà e sport: un binomio sempre più presente
Nel panorama delle attività sociali promosse dalle federazioni sportive, la solidarietà sta prendendo sempre più spazio soprattutto durante le festività. “Il messaggio che vogliamo mandare – aggiunge Di Lorenzo – è che lo sport può essere uno strumento concreto per creare legami e dare una mano”. Nel corridoio dell’ospedale palermitano intanto spiccano i disegni dei bambini: cavalli sorridenti circondati da ghirlande colorate.
Un piccolo gesto quello della federazione ma capace di accendere speranze diverse. La mattinata si chiude tra foto ricordo e saluti ai pazienti più grandi, molti dei quali torneranno a casa per Capodanno. Restano le parole di qualche genitore: “A Natale basta davvero poco per sentirsi meno soli”. Ed è proprio qui che questo tipo di iniziative trova il suo senso più profondo.





