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Un giardino della memoria a Saponara per onorare le vittime della frana

Oggi segna un’importante tappa per la comunità di Saponara, un comune della provincia di Messina, dove ha preso avvio la demolizione dell’edificio situato in via Roma 321. Questo luogo, che nel 2009 fu teatro di una delle più tragiche frane della storia recente, si prepara a trasformarsi in un Giardino della Memoria, uno spazio dedicato al ricordo delle vittime di quel drammatico evento. Tra le 11 persone che persero la vita si trovano il piccolo Luca Vinci, che all’epoca aveva solo 10 anni, e Luigi e Giuseppe Valla, rispettivamente di 52 e 25 anni, un padre e un figlio strappati alla vita in un momento di grande vulnerabilità per il paese tirrenico.

La frana che colpì Saponara è stata il risultato di condizioni meteorologiche estreme e di una gestione del territorio non sempre adeguata. La devastazione che ne seguì ha lasciato segni indelebili nella memoria collettiva degli abitanti, rendendo necessaria una riflessione profonda sulle misure di sicurezza e prevenzione da adottare per evitare simili tragedie in futuro. In questo contesto, il Giardino della Memoria non solo rappresenta un omaggio a chi ha perso la vita, ma anche un impegno concreto verso la sicurezza del territorio.

L’importanza della memoria e della prevenzione

«Ricordiamo le vittime di quel tragico evento e rinnoviamo il nostro impegno nella prevenzione e nella tutela del territorio», ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, presente all’evento. Schifani, in qualità di leader della Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, ha sottolineato l’importanza di investire in sicurezza per salvaguardare vite umane e proteggere i luoghi che caratterizzano la nostra identità culturale e sociale.

Durante la cerimonia di avvio dei lavori, il sindaco di Saponara, Giuseppe Merlino, ha espresso il suo sostegno alla realizzazione del giardino e ha evidenziato come questo progetto possa diventare un simbolo di resilienza e speranza per la comunità. «La memoria è fondamentale per non dimenticare il passato e per costruire un futuro migliore», ha affermato il sindaco, sottolineando l’importanza della partecipazione della popolazione locale nel processo di riqualificazione e nel mantenimento della memoria storica.

Interventi di messa in sicurezza

L’operazione di demolizione è stata affidata alla Damar Costruzioni srl, che, insieme ai tecnici comunali e al direttore della Struttura Commissariale, Sergio Tumminello, stanno coordinando i lavori di consolidamento e messa in sicurezza del territorio. Questi interventi non si limitano alla sola demolizione dell’edificio, ma includono un piano di recupero e messa in sicurezza della frazione di Scarcelli e delle aree circostanti, particolarmente vulnerabili a frane e smottamenti.

Il progetto, che prevede un investimento di tre milioni di euro da parte della Struttura Commissariale, dovrebbe concludersi entro marzo 2026. Gli interventi previsti includono:

  1. Rimodellamento del pendio nelle zone con maggiore pendenza.
  2. Rafforzamento delle aree più critiche attraverso l’installazione di paratie in legno e reti metalliche.
  3. Soluzioni per la regimentazione delle acque, comprese una rete di drenaggi e canalizzazioni.
  4. Pulizia dell’alveo del torrente per migliorare la sicurezza idraulica della zona.

È fondamentale che le opere siano eseguite con attenzione per garantire la stabilità del terreno e prevenire futuri disastri.

Un futuro di responsabilità collettiva

La comunità di Saponara, nel suo percorso di recupero e rinascita, dimostra una grande capacità di resilienza, affrontando con determinazione le sfide legate alla sicurezza del territorio. Il Giardino della Memoria non solo sarà un luogo di contemplazione e ricordo, ma anche un simbolo della lotta contro l’erosione del territorio e della necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla gestione del rischio idrogeologico.

L’iniziativa che sta prendendo forma a Saponara si inserisce in un contesto più ampio di attenzione e intervento sul dissesto idrogeologico in Sicilia. La regione, infatti, è storicamente esposta a eventi meteorologici estremi, e la necessità di una pianificazione attenta e di interventi strutturali diventa sempre più urgente per salvaguardare la vita dei cittadini e la bellezza dei suoi paesaggi. La creazione del Giardino della Memoria rappresenta dunque un passo significativo verso una maggiore responsabilità collettiva e un impegno condiviso per il futuro.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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