Tumore al seno, con l’autodiagnosi puoi salvarti la vita: ecco cosa devi fare

L’autopalpazione del seno è un’importante pratica per la prevenzione del tumore al seno devi sapere come e quando farla.

L’autopalpazione del seno è un esame che si può fare in autonomia e che permette di rilevare precocemente eventuali cambiamenti nelle dimensioni e nella forma del seno. Questo semplice gesto può essere eseguito da ogni donna ed è il primo passo per la prevenzione del cancro al seno.

Autopalpazione del seno, perché è importante
Autopalpazione del seno con i guanti, perché è importante (arabonormannaunesco.it)

È inoltre utile per familiarizzare con il proprio seno e riconoscere i suoi normali mutamenti durante la crescita e il corso della vita . Per prevenire ogni tipo di problematica è consigliabile praticare l’autopalpazione del seno almeno una volta al mese. Tutte le donne devono farlo a partire dai 20 anni di età.

Un’autopalpazione regolare può ridurre significativamente il rischio di diagnosi di tumore al seno in fase avanzata. Questo solo se si esegue la manovra correttamente e se vengono segnalati i cambiamenti sospetti o presenza di noduli per tempo.  Ma quando si fa l’autopalpazione e come si compie correttamente?

Quando fare l’autopalpazione del seno?

L’autopalpazione del seno va eseguita ogni 30 giorni, preferibilmente quando il seno è meno teso, cioè una settimana dopo la fine del ciclo mestruale. In menopausa o in gravidanza, può essere praticata in qualsiasi momento del mese senza alcun problema.

È importante scegliere il momento giusto per eseguire la manovra di autopalpazione. Il seno può subire variazioni legate agli ormoni che possono influire sulla sua struttura e compromettere le corrette sensazioni sotto le dita. In particolare, bisogna, ricordare che la palpazione del seno deve essere eseguito più spesso e con maggiore attenzione dopo i 40 anni. In questa fascia di età, infatti, il rischio di sviluppare un cancro aumenta notevolmente.

Autopalpazione, le manovre da eseguire
Autopalpazione seno, le manovre da eseguire (arabonormannaunesco.it)

Come si fa l’autopalpazione e come si riconosce un nodulo al seno? Il nodulo al seno è spesso il primo segno di cancro, anche se non l’unico. Di solito non provoca dolore, ma può essere sentito sotto le dita. La palpazione del seno coinvolge l’esame tattile della mammella e si svolge in due fasi: la palpazione vera e propria e l’esame del capezzolo.

Per una corretta autopalpazione è necessario:

  • Piega il braccio e tieni una mano dietro la nuca mentre il gomito è in posizione laterale rispetto al capo.
  • Palpa la mammella utilizzando i polpastrelli delle dita indice, medio e anulare che devono essere uniti.
  • Fai movimenti circolari su ogni cm del seno procedendo lentamente più volte aumentando sempre più la pressione delle dita.
  • Muoviti lentamente dall’alto verso il basso.
  • Compi movimenti partendo dai capezzoli verso l’esterno.
  • Esamina il cavo ascellare palpando e cercando eventuali noduli o malformazioni, esamina anche la zona vicino allo sterno.

Fare movimenti circolari permette di individuare eventuali noduli e indurimenti del tessuto mammario. Per avere la sicurezza di un controllo completo ed efficace è importante eseguire la palpazione delle mammelle, sia in posizione eretta che supina. L’esame del capezzolo, invece, consiste nel premere delicatamente tra indice e pollice per rilevare eventuali fuoriuscite di liquido e controllarne il colore. Ogni anomalia deve essere segnata al medico curante immediatamente.

Gestione cookie