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Tragedia nell’Agrigentino: bracciante investito da autocarro perde la vita

Un tragico incidente sul lavoro ha scosso la comunità agricola di Licata, in provincia di Agrigento, dove un bracciante agricolo romeno di 67 anni, Alexandru Suciu, ha perso la vita. L’episodio si è verificato la sera del 10 ottobre 2023, all’interno di un fondo agricolo della zona. Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti, Suciu sarebbe stato investito da un autocarro mentre svolgeva le sue mansioni lavorative.

Il veicolo coinvolto nell’incidente era guidato da un giovane immigrato di 25 anni, il quale, secondo le informazioni disponibili, era impiegato in nero all’interno dell’azienda agricola. Questo aspetto solleva ulteriori preoccupazioni riguardo alla sicurezza sul lavoro e alla regolarità delle assunzioni nel settore agricolo, soprattutto in un contesto come quello siciliano, dove la manodopera straniera è spesso utilizzata per lavori stagionali in condizioni precarie.

indagini in corso

La notizia della morte di Alexandru Suciu ha suscitato una reazione immediata da parte delle autorità locali e dei sindacati. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità dell’incidente. Sia il giovane autista dell’autocarro che il titolare dell’azienda agricola sono stati denunciati in stato di libertà per omicidio colposo. Questa accusa evidenzia la gravità della situazione e la necessità di garantire maggiori tutele per i lavoratori, specialmente quelli impiegati in settori ad alto rischio come l’agricoltura.

sicurezza sul lavoro in agricoltura

L’incidente ha anche riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in agricoltura, dove spesso i lavoratori, molti dei quali sono migranti, si trovano ad affrontare condizioni di lavoro precarie e rischiose. Negli ultimi anni, diversi casi di incidenti mortali hanno messo in luce le problematiche legate alla sicurezza e alla regolarità delle assunzioni nel settore. Questo tragico evento non è isolato; infatti, nel 2022, la Federazione Nazionale dei Lavoratori Agricoli (FLAI) ha registrato un incremento significativo degli infortuni sul lavoro, richiamando l’attenzione su un problema che continua a persistere.

la necessità di un cambiamento

L’intervento tempestivo del personale del 118 sul luogo dell’incidente, purtroppo, non è stato sufficiente a salvare la vita di Suciu. L’arrivo dei soccorsi ha evidenziato l’urgenza di una maggiore attenzione alle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. Le condizioni di lavoro spesso precarie, unite alla mancanza di formazione adeguata, possono portare a conseguenze fatali come quella che ha colpito il bracciante romeno.

Il caso di Alexandru Suciu non è solo un triste episodio isolato, ma rappresenta un simbolo delle difficoltà che molti lavoratori agricoli affrontano quotidianamente. La presenza di lavoratori in nero è un fenomeno diffuso in molte aree rurali d’Italia, dove la domanda di manodopera è alta, ma la regolarità dei contratti di lavoro è spesso trascurata. Questo porta a situazioni di sfruttamento e di rischio, con lavoratori che non hanno accesso a tutele adeguate in caso di infortuni.

Le istituzioni locali e nazionali sono ora chiamate a fare un passo avanti per garantire che simili tragedie non si ripetano. È fondamentale implementare politiche più incisive per la sicurezza sul lavoro e per la regolarità dei contratti, affinché i diritti dei lavoratori siano rispettati. I sindacati e le associazioni di categoria stanno già mobilitando campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere un cambio di rotta nelle politiche lavorative, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro più sicuro e giusto per tutti.

Inoltre, è imperativo che venga promossa una maggiore formazione per i lavoratori, affinché possano essere informati sui rischi legati alla loro attività e sulle misure di sicurezza da seguire. Un adeguato addestramento potrebbe contribuire a ridurre il numero di incidenti mortali e infortuni, proteggendo così la vita dei lavoratori e garantendo loro le condizioni necessarie per operare in sicurezza.

Questo drammatico evento mette in luce non solo le vulnerabilità del sistema agricolo, ma anche la necessità di un impegno collettivo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di chi opera nei campi. Alexandru Suciu era un uomo che, come molti altri, ha cercato fortuna lontano dal suo paese d’origine, ma ha trovato una fine tragica in un settore che dovrebbe garantire dignità e sicurezza. La speranza è che la sua morte non sia stata vana, ma possa servire da monito per promuovere un cambiamento reale e duraturo nel mondo del lavoro agricolo.

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