Ti svegli con il mal di testa? La causa che mai avresto voluto sapere, meglio farsi controllare subito

Il mal di testa può trasformarsi in un vero e proprio problema. Ecco come comportarsi se si presenta al risveglio: le cause scatenanti.

Il mal di testa è un sintomo comune, ma molto fastidioso. Un simile disturbo, se cronico, può avere un impatto non indifferente sulla vita di tutti i giorni. La concentrazione diminuisce, così come il desiderio di stare con gli altri e di esporsi alla luce solare. Alcuni soggetti affermano di avvertirlo fin dal risveglio. In questi casi, bisogna fare particolare attenzione perché potrebbe essere la spia di qualcosa di serio.

Svegliarsi con il mal di testa
Le cause del mal di testa al risveglio – arabonormannaunesco.it

Tale sensazione non andrebbe mai sottovalutata. Il fattore discriminante risiede nella sua cronicità. Episodi frequenti dovrebbero essere sottoposti sempre all’attenzione del medico curante.

Le cause del mal di testa al mattino: attenzione a questa condizione

Il mal di testa è particolarmente comune nelle persone adulte, ma può colpire anche i bambini. Le cause scatenanti sono molteplici e non sempre è possibile fare una diagnosi accurata. A volte, i motivi alla base rimangono celati. In certe circostanze, è sufficiente apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita per avere miglioramenti. In altri, al contrario, tutti i numerosi sforzi sembrano vani.

Le cause del mal di testa al mattino
Questa condizione non va assolutamente sottovalutata – arabonormannaunesco.it

Una persona che si sveglia sempre con il mal di testa può attribuire questo sintomo a diversi elementi. Il medico, solitamente, prende in esame i seguenti fattori:

  • Bruxismo: consiste nel digrignare i denti durante la notte
  • Alcool: può causare mal di testa a causa dell’impatto sui neurotrasmettitori del cervello
  • Emicrania: si tratta di una condizione cronica, che può essere tenuta sotto controllo dall’uso di farmaci

Una tra le cause più sottovalutate e più pericolose, tuttavia, risiede nella sindrome dell’apnea notturna. Essa si verifica nel momento in cui un individuo smette di respirare, per pochi secondi, durante il sonno. Questo provoca tanti microrisvegli e una riduzione dell’ossigeno nel sangue. Le persone, nella maggior parte dei casi, non sono consapevoli di essere affette da tale condizione.

Le conseguenze a lungo termine possono essere davvero serie. Questi pazienti hanno un rischio aumentato di sviluppare ipertensione, problemi cardiaci e problemi neurologici. Per scongiurare tali pericoli è importante farsi visitare. Le apnee notturne possono essere combattute con un approccio multidisciplinare. Bisogna assicurarsi di eliminare qualsiasi ostruzione legata alle vie aeree superiori e di perdere il peso in eccesso. Anche l’uso smodato di sonniferi e alcool dovrebbe essere tenuto sotto controllo.

La diagnosi è di tipo clinico, ma lo specialista può avvalersi di alcuni esami strumentali per avere la conferma e per analizzare la situazione nel modo corretto. In questi casi, si effettuano la polisonnografia e la poligrafia respiratoria.

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