Milano, 4 dicembre 2025 – Oggi a Milano è stata svelata l’immagine ufficiale della prossima Fiera Internazionale della Fotografia, evento che dal 21 al 24 marzo 2026 riunirà fotografi, curatori e appassionati da ogni parte del mondo negli spazi di Superstudio Più, in via Tortona. L’immagine scelta — un bianco e nero intenso che ritrae una figura femminile in controluce — è stata presentata alle 11 durante una conferenza stampa affollata di addetti ai lavori e curiosi. Dietro quell’obiettivo c’è Giada Mazzoleni, giovane fotografa classe 1998 già apprezzata a livello internazionale per i suoi scatti intimi.
Un’immagine che parla
“Volevamo un’immagine che racchiudesse pluralità e uno sguardo moderno”, ha spiegato il direttore artistico Paolo Sartori. Lo scatto si distingue per un’estetica pulita e diretta che, secondo lui, vuole “mostrare la complessità del linguaggio fotografico di oggi senza perdere forza visiva”. Non è stata una scelta facile: “Sono arrivate oltre 340 proposte da tutto il mondo, molte firmate da giovani”, ha aggiunto la curatrice Marta Colombo. “Quel volto parzialmente nascosto nell’ombra richiama la ricerca d’identità che molti artisti emergenti stanno affrontando.”
Una fiera che cresce
L’appuntamento di marzo 2026 segna la sesta edizione della Fiera Internazionale della Fotografia di Milano. Nato nel 2019, l’evento ha attirato sempre più attenzione sia dal pubblico che dagli operatori del settore. L’anno scorso hanno varcato le porte circa 27 mila visitatori; stavolta si punta a superare i 30 mila. E non è solo questione di numeri: la manifestazione allargherà gli spazi anche ai nuovi linguaggi digitali e all’intelligenza artificiale legata all’immagine. “Abbiamo ricevuto richieste da gallerie di Parigi, Berlino e New York”, ha raccontato Sartori. “L’interesse degli espositori stranieri cresce: Milano si sta imponendo come capitale europea della fotografia contemporanea”.
Scommettere sulle nuove leve
Scegliere una fotografa under 30 come volto della fiera non è stato un caso. La presidente del comitato scientifico, Annalisa Venturi, sottolinea come “dare spazio a uno sguardo giovane e femminile fosse ormai indispensabile”. Nelle sale della fiera ci sarà grande attenzione alle nuove generazioni: previsto un padiglione dedicato ai talenti emergenti con workshop e incontri guidati da nomi noti come Massimo Vitali e Petra Szekely. “Non vogliamo solo mostrare immagini — spiega Venturi — ma riflettere su come sta cambiando la fotografia e cosa significa essere fotografi oggi”. Anche l’Accademia di Belle Arti di Brera sarà coinvolta con laboratori aperti al pubblico.
Primi commenti tra curiosità e consenso
La presentazione ha acceso interesse e discussioni tra i presenti. “Colpisce il contrasto forte e l’intensità dello sguardo”, ha detto Alberto Fiorini, critico del settore. “Ma soprattutto apprezzo il coraggio degli organizzatori: potevano scegliere un nome già famoso, hanno preferito puntare su un talento emergente”. La giovane fotografa sarda Francesca Ledda è sulla stessa linea: “Finalmente c’è spazio per chi ancora non ha una fama internazionale”. L’immagine sarà protagonista della campagna promozionale con manifesti già visibili in città e sui social sotto l’hashtag #MilanPhoto2026.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Da gennaio partiranno le prime iniziative collaterali: incontri con autori stranieri alla Triennale, letture portfolio gratuite e presentazioni di libri fotografici indipendenti. Gli organizzatori stanno anche lavorando con i comuni dell’hinterland milanese per portare mostre temporanee nei quartieri periferici. “L’obiettivo — dicono dal comitato — è portare la fotografia oltre il centro città, coinvolgendo scuole e associazioni”.
La vendita dei biglietti aprirà il prossimo 15 gennaio sul sito ufficiale. I prezzi restano gli stessi dell’anno scorso: 14 euro per l’ingresso giornaliero, con sconti per studenti e over 65. Il programma completo sarà online dal 10 febbraio.
Aspettando la primavera e l’inaugurazione ufficiale, quel volto in bianco e nero firmato Giada Mazzoleni sembra già destinato a entrare nell’immaginario dell’edizione 2026. Un segno chiaro di continuità con il passato della fiera ma anche una promessa per il futuro della fotografia italiana.





