Attenzione ai sussidi Inps: ecco come sono cambiati gli importi massimi e come vengono regolamentati nel corso del 2024.
Le indennità legate alla disoccupazione rappresentano delle preziose forme di aiuto rivolte a coloro che involontariamente rimangono senza lavoro. Un sostegno economico che consente ai dipendenti che non hanno un’occupazione di non ritrovarsi senza entrate e di poter, in questo modo, mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro con una maggiore tranquillità.
![Gli importi massimi per indennità di disoccupazione nel](https://www.arabonormannaunesco.it/wp-content/uploads/2024/02/Banconote-arabonormannaunesco.it-05022024.jpg)
Ma gli importi legati ai vari sussidi, ed in particolare le cifre massime, possono essere soggetti annualmente a variazioni. Vediamo dunque cosa succederà, da questo punto di vista, nel 2024.
Importi massimi delle indennità di disoccupazione: le cifre per il 2024
Con indennità di disoccupazione facciamo ad esempio riferimento alla NASpI e alla DIS-COLL, ma anche alla cassa integrazione e ad altri sussidi come l’assegno di integrazione salariale o l’indennità di disoccupazione agricola. Gli importi massimi sono di recente stati resi noti dall’Inps attraverso la circolare numero 25 del 29 gennaio.
![Indennità di disoccupazione, quali sono gli importi massimo](https://www.arabonormannaunesco.it/wp-content/uploads/2024/02/inps_01022024_arabonormannaunesco.it_.jpg)
Partiamo dai trattamenti d’integrazione salariale come la cassa integrazione ordinaria e quella operai agricoli, la cassa integrazione straordinaria e l’assegno d’integrazione salariale. Gli importi al lordo e al netto sono 1.392,89 e 1.311,56 euro, cifre oggetto di aumenti in specifiche casistiche; ad esempio per intemperie stagionali nel caso delle imprese del settore edile e lapideo.
Passando alla NASpI e alla DIS-COLL, l’importo massimo mensile è nel primo caso pari a 1.550,42 euro prendendo come riferimento per il calcolo una retribuzione pari a 1.425,21 euro. Nel caso della DIS-COLL l’importo massimo mensile è il medesimo della NASpI, così come la retribuzione da prendere come riferimento per effettuare il calcolo.
Tra le altre indennità troviamo l’importo fondo credito istituito nel 1996 e riguardante le prestazioni creditizie e sociali rivolte a quei dipendenti pubblici che alimentano il fondo stesso mediante specifica contribuzione. In questo caso il massimale è pari a 1.377,31 euro se la retribuzione lorda mensile è inferiore a 2.535,95 euro. Qualora invece essa sia superiore alla cifra ed inferiore a 4.008,71, il massimale sarà di 1.587,52 euro. Al di sopra l’importo massimo passa a 2.005,56 euro.
Ancora, per quanto riguarda il fondo credito cooperativo, utilizzato in caso di situazioni di crisi riguardanti i lavoratori (compresi processi di riorganizzazione aziendale, di ristrutturazione, di trasformazione di attività lavorative), l’assegno è stabilito in base alla fascia retributiva. Ammonta al lordo a 2.720,80 euro (2.561,91 al netto) fino a 45.910,43 euro. Al di sopra e fino a 64.032,97 ammonta a 3.659,53 euro. Infine al di sopra di 64.032,97 euro l’importo è pari a 4.256,38 euro.