Il Ravenna Festival si appresta a ospitare un evento straordinario il 7 giugno alle ore 21:00, quando il Teatro Alighieri accoglierà “Surrogate Cities”, un’opera audace del compositore e regista tedesco Heiner Goebbels. Questo festival, noto per la sua eccellenza culturale, offre un palcoscenico ideale per un’opera che unisce musica, teatro e architettura sonora in un’esperienza immersiva e multisensoriale. Goebbels, originario di Neustadt an der Weinstraße, è uno degli artisti contemporanei più influenti, capace di intrecciare diversi generi musicali e di guidare il pubblico in un viaggio sensoriale unico.
un’opera innovativa e immersiva
“Surrogate Cities” si distingue per la sua struttura aperta e per la capacità di coinvolgere gli ascoltatori in un’esperienza che va oltre il semplice ascolto. Goebbels afferma: “La mia intenzione non è stata quella di realizzare una fotografia, ma di cercare di leggere la città come fosse un testo”. Questo approccio riflette la sua visione artistica, in cui la musica diventa un mezzo per interpretare le complessità urbane. L’opera, diretta da Andrea Molino e interpretata dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, promette di essere un evento memorabile.
i protagonisti della serata
- Andrea Molino – Direttore d’orchestra e compositore di fama.
- Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – Fondata da Riccardo Muti, rappresenta una fucina di nuovi talenti.
- Solisti:
- Alípio Carvalho Neto ai sassofoni
- Aurore Ugolin
- John De Leo
- Jack Bruce
Questi artisti porteranno il loro stile unico all’interno di un contesto sonoro innovativo.
un paesaggio sonoro dinamico
Heiner Goebbels è rinomato per il suo approccio audace e sperimentale. La sua capacità di integrare suoni, rumori, improvvisazioni e campionamenti crea un paesaggio sonoro in continua evoluzione. In “Surrogate Cities”, la mise en espace, curata dallo stesso Goebbels in collaborazione con Norbert Ommer come sound director, trasforma il palcoscenico in un ambiente vivente e interattivo, offrendo un’esperienza artistica coinvolgente.
Questa “opera-mondo” permette all’ascoltatore di muoversi liberamente, evocando l’arte del flâneur moderno, come descritto dal poeta francese Charles Baudelaire. Le sonorità vertiginose e le visioni di modernità sconvolgente invitano a riflettere sulla nostra relazione con l’ambiente urbano.
ispirazioni letterarie e artistiche
L’ispirazione di Goebbels per “Surrogate Cities” proviene da una varietà di fonti letterarie e artistiche, tra cui autori come Paul Auster, Hugo Hamilton e Heiner Müller. Questi scrittori hanno fornito al compositore una ricca tavolozza di idee, tradotte in musica attraverso un attento studio delle strutture urbane e dei suoni che caratterizzano la vita quotidiana nelle città moderne. L’accostamento tra orchestra e campionatore permette di incorporare suoni e rumori in un modo innovativo.
La produzione di “Surrogate Cities” al Ravenna Festival non è solo un evento di grande importanza, ma rappresenta anche un’opportunità per celebrare il contributo di Heiner Goebbels alla musica contemporanea. Con il suo approccio originale, il pubblico sarà invitato a riflettere sulle dinamiche delle città moderne e sul nostro rapporto con esse. L’innovazione e la versatilità di “Surrogate Cities” promettono di lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente di chi avrà la fortuna di assistervi, rendendo il Ravenna Festival un palcoscenico privilegiato per la musica contemporanea.