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Sicilia: 3,5 milioni di euro per il sostegno all’acquisto di libri

Palermo, 18 novembre 2025 – Si è chiuso lo scorso 29 ottobre il bando della Direzione generale biblioteche del Ministero della Cultura per assegnare i contributi destinati all’acquisto di libri, anche in formato digitale, nelle biblioteche italiane. L’iniziativa, prevista dal Decreto cultura, mette sul piatto per il biennio 2025/2026 un totale di 60 milioni di euro. Di questi, 3,54 milioni sono finiti a 255 enti siciliani, disegnando una fotografia chiara della vitalità — ma anche delle differenze — del panorama bibliotecario regionale.

Sicilia, Messina in testa con 62 contributi: la classifica provincia per provincia

Dopo i controlli formali e le valutazioni tecniche, sono state accolte 4.522 domande da enti pubblici, istituzioni private e biblioteche statali in tutta Italia. Qui in Sicilia, la provincia con il maggior numero di contributi è Messina, con 62 richieste finanziate e un totale di 877.368 euro. All’estremità opposta c’è Caltanissetta, che si ferma a sole 7 domande per poco più di 95 mila euro.

Guardando nel dettaglio, la distribuzione dei fondi appare piuttosto variegata: ad Agrigento sono arrivati 281.898 euro per 20 domande; a Catania, 592.302 euro per 43 richieste; ad Enna, 294.567 euro per 20 domande; a Palermo, 655.650 euro per 46 istanze; a Ragusa, 139.365 euro per 11 domande; a Siracusa, 288.232 euro per 22 richieste; infine, a Trapani, 319.906 euro per 24 domande.

Un aiuto concreto per le biblioteche sul territorio

Il Ministero della Cultura sottolinea che il contributo vuole sostenere sia le biblioteche pubbliche che quelle private, favorendo l’aggiornamento delle loro collezioni e promuovendo la lettura. “È un intervento che rafforza le biblioteche come punti di riferimento culturali nelle comunità”, ha detto un funzionario della Direzione generale biblioteche. Il bando ha dato spazio all’acquisto sia di libri cartacei sia di quelli in formato digitale, per rispondere alle nuove abitudini dei lettori e ai cambiamenti del mondo editoriale.

Dagli uffici regionali emerge che la risposta degli enti siciliani è stata “ampia e articolata”, pur con differenze tra province. “In certi luoghi — spiega un responsabile di una biblioteca palermitana — la partecipazione è stata più complicata per mancanza di personale o risorse tecniche”. Nonostante tutto, il quadro generale conferma una presenza diffusa di biblioteche attive, specialmente nei centri più grandi.

Reazioni a caldo: tra soddisfazione e qualche riserva

Tra chi ha ricevuto i fondi, le reazioni sono diverse. A Messina, dove si registra il maggior numero di domande accolte, la notizia è stata accolta con entusiasmo dagli operatori del settore. “Questi finanziamenti ci daranno la possibilità di ampliare l’offerta e coinvolgere nuovi lettori”, ha commentato la direttrice di una biblioteca comunale nel centro città.

Diversa la situazione a Caltanissetta, dove il numero ridotto di domande approvate ha creato qualche malumore. “Le difficoltà organizzative pesano ancora troppo”, ammette un bibliotecario locale, che sottolinea come la mancanza di personale specializzato renda difficile partecipare a bandi nazionali.

Cosa ci aspetta: investimenti e nuove sfide per le biblioteche siciliane

I 60 milioni di euro messi a disposizione a livello nazionale rappresentano uno degli investimenti più importanti degli ultimi anni nel settore bibliotecario italiano. Il Ministero della Cultura punta a “rafforzare la rete delle biblioteche come luoghi di incontro e formazione continua”. Qui in Sicilia, i fondi potrebbero tradursi già nei primi mesi del 2026 in nuove acquisizioni di libri.

Resta però da vedere se questo contributo basterà a colmare il divario tra territori più organizzati e zone più periferiche. “Solo una programmazione costante può garantire risultati duraturi”, osserva un esperto del settore. Intanto, nelle sale di lettura siciliane si aspetta l’arrivo dei nuovi volumi: un segnale concreto per chi continua a credere nella cultura, anche al di fuori delle grandi città.

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