Roma, 26 novembre 2025 – La **polizia di Stato** ha lanciato questa mattina, poco dopo le sei, un’operazione su larga scala contro un presunto **traffico di hashish** nei quartieri a sud della capitale. Sette persone sono finite sotto indagine: tutte abitano tra Tor Marancia e Garbatella e, secondo gli inquirenti, sarebbero al centro di una rete che avrebbe movimentato centinaia di grammi di droga nel giro di qualche settimana. Gli investigatori della squadra mobile raccontano di un gruppo che avrebbe gestito un punto chiave per la vendita al dettaglio, usando canali informali e contatti diretti per evitare i controlli.
## Blitz all’alba tra Tor Marancia e Garbatella
Fin dalle prime luci del giorno, agenti in borghese insieme alle unità cinofile hanno circondato alcuni palazzi in via delle Sette Chiese e via Cristoforo Colombo. Le perquisizioni, coordinate dalla Procura di Roma, si sono concluse intorno alle nove. In due appartamenti sono stati trovati circa 400 grammi di **hashish**, bilancini di precisione, dosi già pronte e alcune mazzette di soldi in banconote da venti e cinquanta euro. Il commissario Riccardo De Felice ha spiegato che gli indagati “lavoravano in modo coordinato, ognuno con un ruolo preciso”. Le indagini andavano avanti da almeno due mesi dopo diverse segnalazioni arrivate da residenti e genitori del quartiere.
## Un giro d’affari ben radicato
Dai verbali emerge che la clientela era soprattutto giovane: studenti delle superiori e universitari. I contatti passavano tramite telefono e chat criptate, con scambi veloci vicino alle fermate della metro o davanti ai bar più frequentati. Un vicino ha raccontato sotto i portici di piazza Bartolomeo Romano: “Di recente c’era un via vai strano la sera, anche oltre le undici. Non erano solo ragazzi del quartiere”. Negli ultimi giorni la tensione è salita: “Due notti fa abbiamo chiamato i carabinieri perché uno sconosciuto stazionava vicino all’ascensore”.
## I sette indagati: chi sono
Gli investigatori hanno identificato **sette indagati**, tutti italiani tra i 20 e i 35 anni. Almeno quattro hanno precedenti per spaccio o altri reati legati alla droga. Gli altri tre non risultano mai coinvolti in reati simili; uno lavora come rider per una catena di consegne a domicilio, un altro studia economia alla Sapienza. Il commissario De Felice non esclude che “il gruppo possa essere solo una parte locale di una rete più grande”, anche se finora non ci sono collegamenti certi con organizzazioni criminali maggiori. Il materiale sequestrato ora sarà analizzato dal laboratorio della polizia scientifica per capire l’origine della sostanza e se ci siano tracce di sostanze taglianti particolari.
## Tra paura e sollievo nel quartiere
La notizia ha fatto presto il giro del quartiere Garbatella: tra chi frequenta i bar in via Passino si mescolano disagio e sollievo. Una madre davanti alla scuola media dice: “Abbiamo paura per i nostri figli, ormai è da anni che sentiamo parlare di droga venduta vicino ai locali”. Un commerciante commenta: “Finalmente qualcosa si muove, magari adesso si respira un’aria più tranquilla”. Ma c’è anche chi sottolinea come il problema sia più profondo: “Ogni tanto ne beccano qualcuno, ma poi cambiano i nomi e tutto ricomincia”, racconta un pensionato al circolo.
## Le mosse degli inquirenti nelle prossime ore
La Procura di Roma sta valutando le posizioni dei sette indagati; entro 48 ore sono previsti gli interrogatori. Per ora nessuno è finito in carcere; quattro sono agli arresti domiciliari, gli altri devono firmare ogni giorno al commissariato di Tor Marancia. Il procuratore aggiunto Silvia Moretti avverte: “Non escludiamo sviluppi nelle prossime settimane. Stiamo verificando se ci siano rapporti con altri gruppi o fornitori fuori regione”.
Nel fascicolo ci sono ancora diverse piste aperte: i nomi emersi dai tabulati telefonici potrebbero dare il via a nuove indagini. Gli investigatori mantengono la prudenza: “C’è ancora molto lavoro da fare prima di poter dire che la rete è stata smantellata”. Nel frattempo il quartiere resta in attesa degli sviluppi mentre la tensione sulle piazze dello spaccio romano non accenna a calare.