Se un ausiliare del traffico ti ha fatto una multa aspetta a pagare: tutti i casi in cui la contravvenzione è nulla

L’ausiliare del traffico è una figura che ricopre un ruolo ben preciso, ma spesso va oltre e allora le multe possono essere annullate.

I Comuni, si sa, devono far rispettare le regole ma spesso si approfittano di alcune situazioni – come lo shopping natalizio – per sciorinare multe a destra e a manca, facendo letteralmente “cassa”. Gli automobilisti devono ovviamente rispettare il codice stradale, ma anche le figure che assistono le forze dell’ordine – come gli ausiliari del traffico – devono ricordare che non hanno poteri illimitati.

quando si può far annullare una multa
Gli ausiliari del traffico a volte oltrepassano le loro competenze – arabonormannaunesco.it

Ecco che in alcune circostanze le multe emesse dagli ausiliari possono essere impugnate e fatte annullare, e solamente conoscendo le normative si può ottenere giustizia, se spettante.

Quando si possono annullare le multe fatte dagli ausiliari del traffico, ecco tutto quello che c’è da sapere

Innanzitutto ricordiamo che il ruolo di ausiliario del traffico è espletabile da tre tipologie di soggetti: i dipendenti di un Comune, i dipendenti di una società privata o quelli di un’azienda di trasporto pubblico.

limiti di potere degli ausiliari del traffico
Non sempre chi ci lascia la multa sul parabrezza ha l’autorità per farlo – arabonormannaunesco.it

Il compito degli ausiliari è quello di supportare le funzioni degli agenti di polizia municipale, ma hanno dei limiti di potere esecutivo, se così vogliamo definirlo. Il fatto è che spesso i cittadini ignorano questo fatto e pagano le multe che magari potrebbero far annullare, come da normative vigenti.

Diciamo intanto che nelle multe lasciate sul parabrezza o inviate a casa, deve essere indicato anche chi ha effettuato la sanzione, e dunque anche nel caso delle tre figure sopra menzionate. Dobbiamo però guardare la multa e capire se l’ausiliario poteva emetterla, perché sono previsti dei limiti, come ad esempio:

  • il dipendente del Comune può emettere sanzioni ma solamente per le aree delimitate dalle strisce blu. Non può, ad esempio, fare multe per un accesso non consentito alla ZTL.
  • il dipendente di una società privata ha ancora più limiti di potere. Può fare multe di divieto di sosta nelle strisce blu o al massimo se la sosta impedisce l’accesso alle strisce blu. Nemmeno questa figura può fare multe, ad esempio, per violazioni commesse nel comparto ZTL.
  • il dipendente di un’azienda di trasporto pubblico ha più poteri ma deve seguire una procedura particolare; infatti deve segnalare la targa dell’auto ai Vigili, che poi invieranno la multa a casa.

Il cittadino che ritiene di aver ricevuto una multa non corretta può fare ricorso, entro 30 giorni, ricorrendo al Giudice di Pace. L’operazione costa però 43 euro e non c’è la certezza di ottenere ragione, quindi spesso le persone rinunciano al proprio diritto proprio per questo motivo.

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