Riscaldare alcuni alimenti avanzati può essere estremamente pericoloso: il gravissimo caso di un giovane americano.
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo mangiato avanzi di cibo del giorno prima dopo averli riscaldati in padella o in forno. Se non ci è successo niente siamo stati molto fortunati perché è proprio in questo modo che si possono contrarre infezioni anche molto gravi, che possono portare ad effetti negativi terribili come quelli che ha dovuto sopportare uno studente americano.
![pericolo intossicazione mangiare cibo riscaldato](https://www.arabonormannaunesco.it/wp-content/uploads/2024/05/pericolo-riscaldare-cibo-15052024-arabonormannaunesco.it_.jpg)
Il giovane ha mangiato riso cucinato il giorno prima e riscaldato per essere consumato il giorno successivo. Ha dovuto affrontare un’intossicazione alimentare così forte che ha costretto i medici ad amputargli le gambe e le dita.
A quanto è emerso dalle indagini dei medici, l’intossicazione si è sviluppata a causa della cattiva conservazione del cibo che il giovane ha consumato: si trattava essenzialmente di riso e pasta.
Il giovane aveva infatti cotto il cibo il giorno prima, poi lo aveva conservato a temperatura ambiente per tutto il giorno e quello successivo, quindi aveva deciso di riscaldarlo e consumarlo. Secondo i medici i batteri si sono sviluppati in maniera incontrollata nel periodo in cui il cibo è stato a temperatura ambiente, poiché i batteri in esso contenuti hanno trovato le condizioni ideali per moltiplicarsi in maniera incontrollata.
Pericolo intossicazione alimentare: attenzione a riscaldare gli avanzi
A quanto pare sì, anche se molto raramente si sviluppano sintomi gravi come quelli dello sfortunato paziente americano. Il problema nasce dal fatto che la pasta e il riso possono contenere microorganismi dannosi in grado di resistere anche alle alte temperature della cottura.
![pericolo intossicazione mangiare cibo riscaldato](https://www.arabonormannaunesco.it/wp-content/uploads/2024/05/mal-di-pancia-15052024-arabonormannaunesco.it_.jpg)
Durante la cottura, però, i microorganismi restano “dormienti”. Nel momento in cui la temperatura si abbassa, ed essi vengono a contatto con l’ossigeno contenuto nell’aria e l’acqua residua contenuta nel cibo che ha raggiunto una temperatura ambiente, cominciano a moltiplicarsi.
Naturalmente, più tempo rimangono nelle condizioni ideali, più efficacemente si riproducono fino ad arrivare a concentrazioni di batteri che possono diventare dannosi per la salute.
Per evitare qualsiasi tipo di problema è importante seguire delle semplici ma essenziali regole di corretta conservazione del cibo:
- mangiare il cibo subito dopo averlo cucinato, quando è ancora fumante
- non lasciare mai il cibo a temperatura ambiente per troppo tempo, soprattutto non lasciarlo mai scoperto
- conservare il cibo cotto in bassi contenitori di plastica dotati di coperchio e conservarli in frigorifero appena saranno diventati tiepidi.