Il Rione Sanità, uno dei quartieri più affascinanti e complessi di Napoli, ha vissuto negli ultimi anni una straordinaria trasformazione grazie all’impegno della cooperativa La Paranza. Questa iniziativa ha saputo coinvolgere la comunità in un progetto di rinascita culturale e sociale, partendo dal 2006 con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del rione, un’area storicamente segnata da degrado e marginalizzazione.
la rinascita delle catacombe
La prima tappa di questo percorso è stata l’apertura delle Catacombe di San Gaudioso, seguita da quella delle Catacombe di San Gennaro, una delle più importanti attrazioni turistiche di Napoli. Il lavoro di restauro avviato dalla cooperativa ha portato a un incremento esponenziale del numero di visitatori, passando da 6.000 nel 2008 a 230.000 nel 2023. Questo dato non rappresenta solo un successo economico, ma segna anche un cambiamento nella percezione del Rione Sanità, che fino a poco tempo fa era evitato persino dai napoletani stessi.
Le Catacombe di San Gennaro, con i loro affreschi e mosaici, rappresentano un tesoro artistico di inestimabile valore. Qui si possono ammirare le tombe dei primi vescovi di Napoli e i resti di antiche famiglie, recuperati e restaurati con cura. La basilica paleocristiana costruita nel V secolo d.C., situata all’uscita delle Catacombe, aggiunge ulteriore fascino a un luogo già carico di storia.
il cimitero delle fontanelle e la tradizione napoletana
Un’altra testimonianza della ricchezza culturale del Rione Sanità è il Cimitero delle Fontanelle, simbolo della tradizione napoletana legata al culto delle anime pezzentelle. Questo sito, chiuso dal 2020 per motivi di sicurezza, dovrebbe riaprire nei prossimi mesi sotto la gestione della cooperativa La Paranza. Qui, le “capuzzelle”, ovvero i crani delle anime abbandonate, venivano adottate dai napoletani in cambio di protezione. La riapertura del cimitero rappresenta un’importante opportunità per il turismo culturale, con audioguide che racconteranno le testimonianze delle donne che hanno custodito queste tradizioni.
un itinerario ricco di storia e cultura
Oltre alle catacombe e al cimitero, il Rione Sanità offre una ricca varietà di attrazioni. Il Miglio Sacro, un itinerario di circa tre ore, attraversa il quartiere e include visite a luoghi storici come:
- Basilica di Santa Maria della Sanità
- Presepe Favoloso dei Fratelli Scuotto
- Palazzo Sanfelice
- Palazzo dello Spagnuolo
Ogni tappa racconta storie di arte, fede e tradizione, mentre la Chiesa di Santa Maria ai Cristallini, con i suoi ritratti di persone del quartiere, offre uno spaccato della vita quotidiana e delle radici culturali della comunità.
La serie televisiva “Noi del Rione Sanità”, diretta da Luca Miniero, ha portato alla ribalta la figura di don Giuseppe, ispirata a don Antonio Loffredo, ex parroco del Rione. Don Antonio ha svolto un ruolo cruciale nel ridare vita al quartiere, promuovendo iniziative culturali e sociali che hanno coinvolto i giovani e le famiglie del luogo. La fiction, in sei episodi, è un tributo alla resilienza della comunità e alla sua capacità di affrontare le sfide, trasformando il Rione Sanità in un esempio di rinascita e speranza.
Il lavoro della cooperativa La Paranza va oltre la semplice gestione di attrazioni turistiche. Essa ha creato una rete di piccole cooperative, artigiani, associazioni di commercianti e centri educativi, contribuendo a una crescita economica e sociale a livello locale. Oggi, La Paranza impiega circa 70 persone e ha restaurato oltre 13.000 metri quadrati di patrimonio, dimostrando come un progetto ben congegnato possa generare occupazione e sviluppo in un’area storicamente svantaggiata.
Il Rione Sanità sta così diventando un modello di lotta contro il degrado e la marginalizzazione, un esempio di come la cultura e la comunità possano unirsi per affrontare le sfide del presente e del futuro. La riapertura di luoghi storici e la promozione di itinerari culturali rappresentano una grande opportunità per il quartiere, capace di attrarre turisti e far riscoprire ai napoletani le bellezze del proprio territorio.
In un contesto dove la camorra ha storicamente esercitato il suo dominio, il Rione Sanità sta dimostrando che è possibile costruire un futuro migliore, basato sulla cultura, sulla solidarietà e sul rispetto delle tradizioni. Attraverso l’impegno della cooperativa La Paranza e il coinvolgimento della comunità, il Rione Sanità sta riscoprendo il suo valore, trasformando il degrado in bellezza e l’emarginazione in opportunità.





