Riconoscere un neo maligno può salvarti la vita: ecco a cosa fare particolare attenzione

Ne abbiamo tutti nelle zone più disparate del corpo: a cosa fare attenzione quando si tratta di nei, gli elementi da valutare.

Si tratta di un accumulo di melanociti che portano alla formazione, sull’epidermide, delle classiche “macchie” che chiamiamo “nei”. Ne abbiamo tutti in vari punti del corpo e, di solito, non causano alcun particolare problema. Fondamentale, tuttavia, è imparare ad analizzarli e valutarli per capire se e quando è il caso di fare un controllo e rivolgersi ad un esperto. Riconoscerne uno sospetto potrebbe davvero fare la differenza per la nostra salute.

Nei come controllarli e riconoscere i sospetti
Nei, come riconoscere quelli sospetti (arabonormannaunesco.it)

Prestare particolare attenzione a questi elementi può contribuire, nei casi in cui queste macchie dovessero nascondere qualcosa di più serio e preoccupante, ad arrivare velocemente ad una diagnosi. E, di conseguenza, permetterci di intervenire in modo tempestivo. Quali sono, dunque, i dettagli da tenere a mente nella valutazione?

Neo, come riconoscerne uno sospetto e a cosa fare attenzione

Come anticipato, generalmente i nei non causano problemi e non sono pericolosi. Questo, tuttavia, vale solo se il suddetto non subisce alterazioni di alcuni e particolari tipi. L’autovalutazione dell’epidermide, dunque, è essenziale per avere un quadro tempestivo e complessivo della nostra situazione. A darci una mano ci pensa l’alfabeto: il metodo ABCDE è una risorsa da non sottovalutare. Ecco come funziona.

Controllare i nei fattori da considerare
Nei, gli elementi da considerare: il metodo ABCDE (arabonormannaunesco.it)

Sono diversi gli elementi da considerare quando si valuta un neo. Si inizia dalla lettera “A”, che sta per asimmetria. Un neo benigno, di solito, è tondeggiante: se risulta deformato o irregolare, potrebbe essere il caso di farlo controllare. Passiamo dunque alla lettera “B”, che pone l’attenzione sui bordi. Di solito sono netti e ben chiari, quando, invece, risultano frastagliati potrebbe essere un campanello d’allarme.

Ancora, la lettera “C” ci mette in guardia sul colore. Se questo cambia o sono presenti discromie, sarebbe il caso di fare un consulto. Si arriva così alla lettera “D”, che sta per dimensioni. Pensare che un neo molto piccolo non possa mai essere qualcosa di sospetto è un errore da non commettere. Infine, ma non per importanza, la lettera “E”, ovvero evoluzione. Se il nostro neo cambia in modo repentino in un arco di tempo molto breve, rivolgersi ad un esperto potrebbe essere fondamentale.

Ovviamente, non bisogna lasciarsi prendere dal panico: valutare tutti i fattori nell’insieme e nel tempo è altrettanto importante. Se, però, nutriamo qualche sospetto, allora un controllo potrà rassicurarci e farci dormire sonni tranquilli.

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