Ricalcolo pensione: attenzione, queste due vie offrono importi diversi, come avere il massimo

Il ricalcolo della pensione è fondamentale per determinare l’importo dell’assegno mensile. Ecco come orientarsi tra le due strade.

Si fa un gran parlare di pensioni. Sia sotto il profilo politico, sia per quel che concerne i contribuenti. Ci si concentra sull’età pensionabile e sugli importi degli assegni pensionistici, elementi senza dubbio cruciali. Un tema assai spesso sottovalutato è quello riguardante la scelta del sistema di calcolo, che può influenzare significativamente l’importo finale. Proviamo a fare chiarezza.

Ricalcolo pensione
Il ricalcolo della pensione: un tema spesso sottovalutato – (arabonormannaunesco.it)

Ovviamente la raccomandazione è quella di sempre: analizzare attentamente la propria situazione e consultare un esperto previdenziale può aiutare a fare la scelta migliore per il proprio futuro pensionistico. Il sistema fiscale e pensionistico italiano è tra i più complessi al mondo e pensare di potersi orientare da soli è quantomeno presuntuoso e avventato.

I sistemi di ricalcolo della pensione

Il sistema contributivo, rispetto ai sistemi retributivo e misto, solitamente porta a una pensione inferiore, poiché si basa esclusivamente sui contributi versati durante la vita lavorativa e non sulle ultime retribuzioni percepite, rivalutate secondo l’indice Foi. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il calcolo contributivo può risultare più vantaggioso rispetto al misto. Vediamo quali sono.

Anziano calcola pensione
I sistemi di ricalcolo della pensione – (arabonormannaunesco.it)

Il sistema di calcolo contributivo si applica a chi ha iniziato a lavorare e a maturare anzianità contributiva a partire dal 1° gennaio 1996. Questo sistema si basa esclusivamente sui contributi versati. Il sistema retributivo, invece, riguarda coloro che vantano anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 2011 e che avevano almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. In questo caso, la pensione si calcola sulla media delle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro, generalmente le più alte percepite.

Il sistema misto combina entrambi i metodi, considerando sia la media degli ultimi stipendi sia il montante contributivo accumulato nel corso della carriera. Normalmente, il sistema retributivo o misto offre un importo finale più elevato. Tuttavia, ci sono eccezioni in cui il ricalcolo interamente contributivo può risultare più vantaggioso.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, esistono scenari specifici in cui il ricalcolo della pensione con il sistema contributivo offre un trattamento finale più elevato rispetto al misto. Facciamo qualche esempio, partendo dal pensionamento anticipato, ossia la scelta di uscire dal mondo del lavoro anticipatamente, con l’opzione donna o la quota 103.

In questo caso il ricalcolo contributivo può risultare più conveniente. Se si decide di computare la pensione presso la Gestione Separata, il calcolo contributivo può risultare più favorevole. Oppure, quando si sceglie la totalizzazione, che combina periodi contributivi non coincidenti, il contributivo può offrire vantaggi. Se ci sono significativi vuoti contributivi, il calcolo contributivo può compensare meglio rispetto al misto.

Il ricalcolo contributivo della pensione può essere richiesto dal beneficiario tramite l’apposita procedura disponibile sul sito dell’Inps. È un’opzione da considerare attentamente, valutando i benefici in base alla propria situazione lavorativa e contributiva.

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