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Rapina fallita all’Eurospin di Catania: quattro banditi legano dipendenti, Uiltucs denuncia violenza inaudita

Napoli, 17 dicembre 2025 – Un tentativo di rapina ha agitato la mattinata in una filiale della Banca Popolare Vesuviana di via San Giovanni a Teduccio, alla periferia est di Napoli. Erano circa le 9:30 quando quattro uomini armati e con il volto coperto sono piombati all’interno, bloccando due impiegati con delle fascette di plastica. Ma il colpo è durato poco: un allarme silenzioso ha messo in fuga i malviventi, che sono scappati senza prendere nulla.

Rapina lampo e fuga senza bottino

La polizia ha ricostruito i fatti: i banditi sono arrivati poco prima dell’apertura della banca e si sono introdotti mentre gli impiegati iniziavano le operazioni di routine. “Non hanno detto niente, solo ordini secchi: ‘stare fermi e zitti’”, ha raccontato una delle vittime, ancora scossa a distanza di ore. In meno di cinque minuti hanno immobilizzato una donna di 44 anni e un uomo intorno ai cinquanta usando fascette da elettricista.

Uno dei malviventi ha tentato di forzare la cassaforte temporizzata, ma è scattato subito un allarme silenzioso. Poco dopo sono partite le sirene esterne mentre sul posto arrivavano le prime volanti. “Hanno capito che non avevano tempo”, dice un investigatore della Mobile. Così hanno deciso di andarsene in fretta, lasciando tutto sul posto.

Immagini e indagini in corso

Gli agenti della Squadra Mobile e la scientifica sono rimasti tutta la mattina in banca per raccogliere impronte e cercare tracce utili. Hanno preso i filmati delle telecamere interne ed esterne. Le immagini mostrano chiaramente i quattro malviventi: due con giacche scure e cappelli, gli altri due con il volto nascosto da sciarpe. Sono fuggiti a bordo di una berlina grigia, rubata pochi giorni fa nel quartiere Ponticelli. Gli investigatori non escludono collegamenti con altre rapine avvenute nella zona nelle ultime settimane.

Non ci sono feriti, ma uno degli impiegati è stato soccorso dal 118 per un malore dovuto allo shock. La direzione della banca ha deciso di tenere chiusa la filiale per tutta la giornata per consentire i rilievi e tutelare i lavoratori. “Siamo stati fortunati, poteva andare molto peggio”, ha commentato una collega trattenuta fuori dai locali dalle forze dell’ordine.

Quartiere sotto choc: parla il sindacato

Il fatto ha riacceso la paura nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove furti e aggressioni si susseguono da mesi. Poco lontano dalla banca, alcuni residenti si sono fermati a parlare dell’accaduto: “Qui ormai non ci si sente sicuri nemmeno di giorno”, dice Michele, pensionato del posto. Il sindacato dei bancari Fabi ha espresso vicinanza ai dipendenti coinvolti e chiesto più protezione: “Serve una presenza costante delle forze dell’ordine nelle zone più esposte”, ha detto Gianni Ruotolo, segretario locale.

Rapine a ripetizione, sicurezza sempre al centro

Non è la prima volta che la Banca Popolare Vesuviana finisce nel mirino: lo scorso marzo una filiale era stata assaltata da una banda armata. Allora la polizia riuscì ad arrestare uno dei rapinatori durante la fuga. Da quel momento gli istituti del gruppo avevano rafforzato i sistemi di sicurezza e migliorato le procedure interne per rispondere più rapidamente agli allarmi.

Fonti vicine alle indagini parlano di un gruppo già noto per episodi simili tra Napoli est e Portici. Nessuna pista è esclusa: “Il modo in cui hanno agito ricorda altre rapine recenti”, spiega un investigatore. La scientifica punta sulle immagini e sulle impronte raccolte per identificare almeno uno dei quattro nelle prossime ore.

Intanto resta alta la tensione tra i lavoratori: “In banca non si sta mai tranquilli”, confessa un impiegato fuori dalla filiale. “Si lavora sempre con il pensiero che possa succedere ancora”. La polizia continua a mantenere un presidio fisso in zona anche dopo il tentativo fallito. La banca riaprirà solo quando arriverà l’ok dalle autorità competenti.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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